lunedì 31 ottobre 2011

Maschera-balsamo per capelli ai cristalli di lino

I capelli sono la dannazione di noi donne!!! Se son lisci li vogliamo ricci...se sono ricci li vogliamo lisci....se son scuri li vogliamo chiari e via dicendo. Il problema si pone maggiormente quando sono indomabili, sfibrati, secchi e difficilmente pettinabili!!! Allora ci facciamo ingannare dai più costosi prodotti in commercio pensando di fare un acquisto "positivo". Inizialmente, utilizzando tali prodotti, vediamo in realtà un miglioramento della nostra chioma....ma passate le 4 settimane canoniche di prova i nostri capelli sono punto e a capo!!!!
Lo smog, un'alimentazione scorretta,lo stress psico-fisico,i traumi da coloranti o decoloranti, le permanenti,il phon,le spazzole ecc. sono tutte cause della perdita di vivacità dei nostri capelli, ma c'è un piccolo rimedio casalingo, antico quanto la vanità femminile che tutt'oggi dà dei risultati sorprendenti: L'olio ricavato dai semi di lino tramite procedimento di estrazione a freddo!
L'olio di lino è da sempre utilizzato per dare lucentezza e corposità ai capelli, infatti crea un film protettivo grazie alla sua forte viscosità.
Certo in casa è difficile estrarre questo prezioso olio, ma ci possiamo avvalere dei semi di lino che si trovano in commercio presso qualsiasi supermercato!
I semi di lino contengono il 10% di mucillagini, che durante il processo di idrolisi generano acido galatturonico, galattosio, xilulosio, ramnosio e arabinosio e sono costituiti dal 25% di protidi e da una piccola percentuale di eteroside cianogenetico.
Quindi, data la facilità di reperimento di tale ingrediente possiamo creare da noi un balsamo nutriente, districante ed emolliente per i nostri capelli ribelli. 
Anche questa ricetta che vi descriverò è semplicissima e può essere preparata da chiunque, persino da un bambino!
MASCHERA-BALSAMO AI CRISTALLI DI LINO
Preparate circa 50 gr di semi di lino e frantumateli leggermente in un mortaio. Unite successivamente 100 gr di acqua calda e lasciate riposare il tutto per qualche ora (per agevolare questa operazione io mi avvalgo di un calzino di collant pulito che contiene i semi). Passato il tempo si sarà formato un gel, a questo punto togliete i semi di lino ed amalgamate il gel con 20 gr di olio di lino e mescolate energicamente il tutto per emulsionare bene le due soluzioni. Per rendere tutto più gradevole si possono aggiungere 15 gocce di olio essenziale di limone, 10 gocce di olio essenziale di rosmarino e 10 gocce di olio essenziale di tea tree che fungono da conservanti se la preparazione finale dovesse risultare eccessiva.
Cospargete questo balsamo dopo lo shampoo sui capelli tamponati e massaggiando tutta la lunghezza del capello; tenete in posa per almeno 5/7 minuti e passate al risciacquo, che consiglio di fare sempre con acqua tiepida ed infine utilizzando un pò di aceto di mele arricchito con qualche goccia del vostro olio essenziale preferito.
I capelli saranno soffici, lucenti, facili da pettinare e "composti".
Chi avesse voglia di utilizzarlo per avere un effetto bagnato  può usare questo balsamo su capelli asciutti inumidendo appena appena le punte.

domenica 30 ottobre 2011

Orecchiette alle cime di rapa

particolare orecchiette fatte in casa
Da buona salentina non posso non amare questo tipico piatto invernale ricco di germe di grano grazie alla farina di di semola di grano duro ( che mi regala sempre una mia zia) e ai sali minerali contenuti nelle rape!
Se non riuscite a preparare le orecchiette fatte in casa potete benissimo sostituirle con quelle che vendono nei comuni pastifici:
orecchiette fatte in casa
Queste che vedete le ho fatte in casa con sola farina ed acqua!
orecchiette comprate

Queste invece sono quelle comprate, ma fatte nello stesso modo: con sola farina e acqua!
Poi acquistate almeno un paio di chili di cime di rapa:
cime di rapa

ripulitele dalle foglie più dure e mettetele a bagno con una bella manciata di bicarbonato di sodio....sciacquatele più di una volta e scolatele nel comune scolapasta. Nel frattempo mettete la pentola colma d'acqua sul fuoco, salate e portate a bollore. Quando l'acqua inizia a bollire versateci le cime di rapa ben lavate ed iniziate la cottura.
cime di rapa a bgno con bicarbonato
 A parte preparate una padella grande dove ci verserete tre cucchiai d'olio extravergine d'oliva, un paio di spicchi d'aglio sminuzzati, qualche acciuga sott'olio, ed una spolverata di peperoncino piccante...portate sul fuoco dolce per soffriggere il tutto.
aglio, olio, peperoncino ed acciughe


rape cotte
Quando le cime di rapa saranno cotte, toglietele dall'acqua aiutandovi con un mestolino traforato (quello che si utilizza per le fritture) e adagiatele nella padella del soffritto. Con una forchetta iniziate a schiacciare per bene le verdure, fino a che non diventano cremose e lasciarle sul fuoco. Se vi è la necessità potete aggiungere un mestolo di acqua di cottura. Nel frattempo, nella pentola dove avete cotto le rape versateci le orecchiette e portate a cottura.
A cottura ultimata delle orecchiette, scolate e versate il tutto nella padella delle rape dove farete saltare la pasta a fiamma alta per pochi minuti:

rape saltate in padella


Appena si saranno asciugate e ben amalgamate con le verdure, servite in tavola cospargendole di formaggio pecorino sardo (va bene anche quello romano, l'importante è che sia un formaggio forte)!
orecchiette e formaggio
E' considerato un piatto unico in quanto la pasta insieme alle rape apportano un giusto quantitativo di calorie ed energie tali da poter fare a meno del secondo piatto.

mercoledì 26 ottobre 2011

Cosmesi made in home per principianti: Unguento contro raffreddore e malattie respiratorie

Quante fra di voi vorrebbero avvicinarsi al mondo della cosmesi naturale fatta in casa e invece, per paura di spender soldi a casaccio si intimoriscono e tornano sui propri passi? Certo, per realizzare una bella crema, o uno shampoo o ancora un detergente che sia quanto meno equiparabile a quelli che troviamo in commercio, la spesa iniziale in materie prime è un pò altina; specialmente se non si ha la dimestichezza necessaria si rischia di buttar via dei soldi e tempo prezioso. Ma non arrendetevi.....potete sempre cominciare con delle piccole sperimentazioni, tanto per prenderci un pò la mano. Tutto ciò che dovete fare è acquisire manualità con determinati attrezzi in cucina...cosa che penso non sia difficile; in secondo luogo   con un piccolo investimento iniziale potrete ritrovarvi  gli ingredienti necessari per preparare la vostra prima crema. In genere per chi è alle prime armi si inizia sempre dalla preparazione di unguenti piuttosto semplici e di facile fattura.
Per preparare un unguento è necessario utilizzare una base come la cera d'api vergine, il burro di cacao puro o semplicemente la lanolina (ingredienti che potete trovare tranquillamente in molte erboristerie specializzate o farmacie o addirittura in molti siti on line).
Tali ingredienti vanno sciolti a bagnomaria alla temperatura di circa 70°, poi li si arricchisce di oli vegetali come, per esempio, l'olio di mandorle dolci o quello di jojoba, a seconda dell'effetto che si desidera ottenere. Mescolate continuamente gli ingredienti e, non appena il composto si sarà intiepidito, potrete arricchirlo con alcune gocce di oli essenziali.
All'incirca le dosi per preparare unguenti e creme sono le seguenti:
2-5 ml di essenza
70 ml di olio vegetale
10-15 g di cera d'api vergine (o 15-20 g di lanolina, oppure 5-10 g di burro di cacao puro).
Detto questo passiamo alla preparazione di un unguento facile facile e per di più utile visto l'avvicinarsi della stagione fredda:
UNGUENTO CONTRO RAFFREDDORE E MALATTIE RESPIRATORIE
- 15 gr di cera d'api vergine
- 70 ml di olio di jojoba
- 15 gocce di o.e. di eucalipto
- 15 gocce di o.e. di pino mugo
- 15 gocce di o.e. di issopo
- 5 gocce di o.e. di timo
- 10 gocce di o.e. di lavanda
Sciogliete a bagnomaria la cera d'api e quando è del tutto diluita aggiungete l'olio di jojoba e mescolate continuamente per amalgamare bene. Mentre gli oli sono sempre sul fuoco dolcissimo, preparate un piccolo contenitore con acqua fredda che possa contenere il ciotolino dove state facendo scaldare gli oli. Quando vi rendete conto che la cera e l'olio si son ben amalgamati togliete dal fuoco e posate il vostro ciotolino nel contenitore con acqua fredda e sempre continuando a mescolare fate in modo che il composto si intiepidisca. Nel momento in cui vi siete accertate che gli oli si son raffreddati almeno un pò, potete aggiungere gli oli essenziali uno per uno e sempre continuando a mescolare fino a che il preparato sia ben omogeneo. Travasate il tutto in un barattolino, precedentemente sterilizzato ed asciugato e conservate nell'armadietto dei vostri cosmetici. Questa preparazione non ha bisogno di conservanti, in quanto è a base di soli oli, per cui se avrete rispettato tutte le norme igieniche ed avrete chiuso bene il vostro barattolino e riposto in un armadietto al buio e lontano da fonti di calore, il vostro unguento durerà per tutta la stagione invernale senza problemi!
Al momento del bisogno distribuite il composto così ottenuto sul petto 2-3 volte al giorno e/o applicatelo all'interno delle narici con l'aiuto di un bastoncino cotonato ogni 2-3 ore, prestando attenzione a non arrivare in profondità.
Le proprietà disinfettanti ed antimicotiche dell'olio di jojoba unite alle proprietà emollienti, idratanti e cicatrizzanti della cera d'api fanno sì che questo unguento non irriti la pelle, anzi previene addirittura le screpolature del naso dovute appunto al continuo uso di fazzolettini durante un brutto raffreddore. Poi gli oli essenziali con grandi proprietà espettoranti aumentano l'efficacia di questo prodotto artigianale che in inverno dona sollievo alle nostre vie respiratorie.
Per cui come si suol dire "chi ben comincia è a metà dell'opera!"
Il grado di difficoltà nella preparazione di questo composto è a dir poco inesistente, quindi potete tranquillamente cimentarvi nella semplice preparazione del vostro unguento e poi......fatemi sapere come è andata!

mercoledì 19 ottobre 2011

Cosmetici Naturali Eco-Bio made in home?

Proprio in questi giorni mi è capitato di vedere un servizio giornalistico sul dilagare della moda in internet dei video sui cosmetici fatti in casa e sui consigli del make-up e mi è venuto spontaneo un sorriso perchè in realtà è vero!!! In Italia sembra esplosa la moda della Bio cosmesi....ovviamente sempre in ritardo!, considerando che all'estero se ne parla già da molti anni. Ero piccola quando vivevo in Svizzera insieme ai miei genitori e ricordo le amiche di mia mamma che le davano lezioni di make-up e di Bio-cosmesi autoprodotta....erano fantastiche!!!! Da un semplice decotto di erbe traevano delle tinture per capelli, oppure con succo di limone e miele facevano la ceretta e tante altre cose che mi affascinavano.
Sbirciando su internet sembra che queste scoperte siano state fatte ora!!! Ma la cosa che più mi meraviglia è quella di scoprire che molta gente, che dice di preparare prodotti del tutto naturali, poi consigli di acquistare delle materie prime che NATURALI non sono!!! Forse sono un pò troppo tradizionalista e conservatrice per accettare il termine Naturale per un prodotto che invece contiene degli ingredienti ricavati sinteticamente! La domanda dunque nasce spontanea: "se devo acquistare ingredienti che hanno una etichetta INCI piuttosto simile a quella dei prodotti in commercio, che senso ha che io produca una crema, o uno shampoo, o una lozione per il corpo e via dicendo se con meno fatica mi basta rivolgermi ad una comune profumeria??" Per come la vedo IO, un prodotto naturale deve esserlo in tutto e per tutto!!! Non dovendo riempire gli scaffali di supermercati o farmacie o erboristerie coi miei prodotti, non ho bisogno di chissà quali ingredienti per preparare un piccolo cosmetico che al massimo in 30 giorni ho smaltito!!! Per piccole preparazioni autoprodotte la natura ci offre un'infinità di metodi per ottenere una buona conservazione dei nostri piccoli cosmetici quotidiani (pensiamo al benzoino, al rosmarino, all'aceto, all'alcool puro, all'acido citrico, alla vitamina E, alla vitamina C ecc ecc). In realtà i nostri preparati devono fungere da coadiuvanti di una sana ed equilibrata alimentazione perchè si sa che la salute (anche la bellezza) partono da dentro!!!! E' inutile che io mi spalmi addosso un cosmetico "miracoloso" se poi sto tutto il giorno seduta davanti ad un PC a mangiare patatine o schifezze varie!!!!
Le smagliature una volta che sono comparse, non vanno più via!! La cellulite può essere "smorzata" ma quella di base resta! Le rughe nel momento in cui si presentano non si tolgono a meno che non ci si rivolga ad un chirurgo estetico! Quindi perchè mai devo fare uso di una crema all'acido jaluronico, o ricca di collagene ed elastina, o un prodotto per capelli con pantenolo??? Sostanze che tra l'altro produce spontaneamente il nostro organismo in particolar modo se assumiamo vitamina C attraverso frutta e verdure!!!!!??? In molti credono che l'aggiunta di acido jaluronico possa dare risultati sorprendenti sulle nostre rughe! Magari all'apparenza è così, solo perchè si fa uso quotidiano di un ottimo idratante, ma in realtà tale sostanza, proprio perchè la sua percentuale nel composto di cui facciamo uso è minima, non ha alcun potere di penetrazione al di sotto dell'epidermide! Eppure si sa che la nostra pelle è composta da tre strati: l'epidermide che è lo strato esterno, formato da strati di cheratina; il derma, sede delle terminazioni nervose, costituito da tessuto connettivo, elastina e collagene, è sede dei bulbi piliferi, delle ghiandole sebacee e sudoripare; l'ipoderma, lo strato più profondo, che funziona da isolante termico e cuscinetto di protezione. Quindi, l'acquisto di determinati ingredienti in aggiunta alla mia crema, la ritengo oltremodo superflua se poi penso che l'olio di rosa mosqueta, l'olio di Argan, l'olio di germe di grano e tante altre sonstanze NATURALI producono dei benèfici effetti sulla tonicità della mia pelle. Non tutti sanno, per esempio, che dalla Ceratonia Siliqua o comunemente chiamato Carrubo, albero di grandi dimensioni che produce dei frutti, le note carrube si ricava una farina utilizzata sia dall'industria alimentare sia da quella cosmetica."L'importanza dei semi di carrubo nell'uso cosmetico è legata soprattutto alla presenza di galattomannani (mucillagini), polisaccaridi idrofili in grado di conferire alla pelle elasticità e idratazione. La capacità idratante delle mucillagini è dovuta al loro particolare comportamento in ambiente acquoso: questi eteropolisaccaridi naturali sono infatti in grado di assorbire notevoli quantità di acqua generando geli fluidi (idrocolloidi) che, applicati sulla superficie cutanea, formano un film sottile, elastico, trasparente e con pH isoepidermico, in grado di cedere acqua allo starto corneo dell'epidermide. E' importante sottolineare che l'acqua è trattenuta dalle micillagini per equilibrio di gelificazione e non per igroscopicità, per cui esse sono in grado di donare acqua allo strato corneo senza poi sottrargliela quando la temperatura ambiente è elevata e l'umidità bassa, oppure quando ci si espone direttamente al sole. Anzi, in condizioni climatiche sfavorevoli la sottile pellicola formata dalle mucillagini si essicca esternamente formando un vero e proprio scudo igrometrico che continua ad idratare la superficie cutanea ostacolando i processi di disidratazione. Oltre alle numerose verifiche sperimentali che dimostrano l’efficacia delle mucillagini di Carrubo nel limitare l’evaporazione di acqua attraverso la superficie epidermica (TEWL, Trans Epidermal Water Loss), alcuni studi condotti sull’uomo hanno evidenziato che l’applicazione protratta nel tempo dei principi funzionali dei semi di Carrubo riduce la ruvidità e la profondità dei solchi della pelle ed aumenta l’area delle superfici lisce tra le incisure cutanee, con evidente riduzione della rugosità. In virtù di tali proprietà, i galattomannani estratti dai semi del Carrubo rappresentano un ingrediente importante per la formulazione di cosmetici ad azione idratante, rigenerante e levigante della pelle. Rientrano pertanto nella formulazione di creme, latti e maschere per pelli mature e pelli secche, come anche per pelli delicate e facili all’arrossamento."

http://www.aboca.it/cosmesi/sostanze/dett_sostanze.asp?id_sos=19

 Tutto ciò per dire che dai semi di Carrubo si ricava il sostituto NATURALE dell'acido jaluronico!!!!
Per non parlare poi del pantenolo o provitamina B5!!! Il nostro comune lievito di birra è la fonte principale delle vitamine del gruppo B, quindi oltre ad essere un ottimo alimento che aiuta a rinforzare unghie e capelli lo possiamo anche utilizzare come cosmetico per uso topico magari aggiungendolo in qualche frizione o impacco per capelli ed unghie!!!!!
Se vogliamo andare avanti, avremmo solo l'imbarazzo della scelta!!!! Con una spesa minima e senza andare alla ricerca di siti che vendano materie prime, possiamo benissimo creare in casa la nostra piccola "industria cosmetica", più creativa, più ecologica e di facile smaltimento visto che si parla di ingredienti biodegradabili, e sicuramente più divertente!!!!!
Per tornare a noi, dunque vi chiedo: "meglio produrre un piccolo flaconcino di crema a base di cera d'api vergine, oli vegetali, oleoliti, lanolina, decotti ed infusi, oli essenziali e idrolati, conservanti naturali ,oppure è meglio una crema prodotta con ingredienti costosi, di difficile reperibilità e di cui non sappiamo assolutamente nulla della loro derivazione sintetica?"
A voi l'ardua sentenza!!!!
L'argomento è veramente lungo da trattare in un solo post, ma aspetto i vostri commenti per poter verificare se approfondire ulteriormente questi miei dubbi o se tenerli solo per me!
Aspetto con ansia una vostra partecipazione, sia nel bene che nel male, sarei veramente felice di potermi confrontare con le vostre opinioni al riguardo.
Per il momento vi auguro una deliziosa notte
Lalla

lunedì 17 ottobre 2011

Aioli a modo mio

L'Aioli è una salsa tipica utilizzata in Spagna per accompagnare piatti di pesce, carne, verdure oppure servita come antipasto insieme al pane e alle olive. La versione più comune prevede l'uso di aglio macinato in un mortaio al quale viene aggiunto a filo dell'olio extravergine d'oliva e sale e mescolando in continuazione fino a raggiungere un composto cremoso; praticamente il procedimento è simile a quello della maionese fatta in casa.
Tutti conosciamo le ben note proprietà dell'aglio, potente antibiotico naturale che con i suoi principi attivi disattiva i virus lasciando intatti i batteri utili all'organismo; infatti è molto utile a prevenire e curare i primi sintomi influenzali, di raffreddore o mal di gola. Senza parlare poi del suo potere contro il gonfiore causato dalle  punture di insetti o addirittura il potere di cicatrizzare foruncoli e ferite.
Comunque dopo aver elogiato il prezioso aglio passiamo ora al procedimento per preparare un'ottima salsina con cui accompagnare patate arrosto o lesse, carne, pesce e verdure varie.
AIOLI A MODO MIO
Ingredienti:
- uno spicchio d'aglio
- un albume d'uovo
- un pizzico di sale
- olio di semi di girasole spremuto a freddo (oppure semplice olio extravergine d'oliva)
Sbucciate l'aglio e spaccatelo a metà, togliendo la parte interna (quel filino da cui cresce poi la foglia) perchè è quella più amarognola. Pestatelo in un mortaio fino a renderlo quasi cremoso e tenetelo da parte.
Ora montate a neve ben ferma l'albume d'uovo con un pizzico di sale, proprio come fate quando preparate qualche dolcetto bello soffice. Quando vi rendete conto che l'albume è ben sodo aggiungete il vostro aglio e continuate a frullare con lo sbattitore elettrico. A questo punto iniziate ad aggiungere a filo l'olio....poco per volta e con molta delicatezza per non far "impazzire" la vostra emulsione. Aggiungete l'olio finchè il composto non abbia preso la consistenza di una comune maionese.
una crema bianca che fa venire l'acquolina in bocca
Il cucchiaio deve reggersi in piedi da solo....solo a quel punto il vostro composto è pronto per esser servito in tavola.
La nostra salsa Aioli è ora pronta per accompagnare i nostri piatti preferiti e...per stasera ho scelto le patate arrosto con una manciata di rametti di rosmarino e olio d'oliva.
una delizia con le patate arrosto
Non vi dico che delizia e, in una crema così, l'aglio si sente appena ed oltretutto non lascia il fiato pesante!!!
Ora vado a fare cena e vi auguro Buon Appetito


domenica 16 ottobre 2011

Brodetto di Orata

Niente di più semplice , nutriente e caldo in questa stagione che un bel brodetto di Orata.
Non bisogna essere delle grandi chef per preparare questa pietanza delicata e ricca di nutrienti. Tutti ormai conosciamo le benefiche proprietà del pesce, ricco di grassi "buoni", omega 3, fosforo, iodio, proteine e via dicendo; se poi lo abbiniamo alle verdurine/ortaggi ricchi di sali minerali e vitamine il nostro piatto diventa un concentrato di "salute", perchè si sa che la prima fonte della nostra salute parte proprio da un'alimentazione sana e bilanciata! Super sostenitrice della dieta mediterranea non mi faccio mai mancare nulla!!!!
Comunque passiamo ora alla preparazione del nostro brodetto:
BRODETTO DI ORATA
Adagiare su un tagliere le seguenti verdure: una costa di sedano, una carota, mezza cipolla, uno spicchio d'aglio, un ciuffetto di prezzemolo e tritarle finemente con la classica "mezza luna";

Porre il vostro trito in una pentola ovale, adatta per la cottura del pesce

aggiungendo qualche pomodorino tagliato a pezzetti. Riempite d'acqua, aggiustate di sale ed aggiungete un paio di cucchiai d'olio extravergine d'oliva. Ponete la pentola sul fuoco a fiamma dolce e lasciate cuocere. Nel frattempo lavate, eviscerate e desquamate la vostra Orata lasciandola sgocciolare in uno scolapasta, poi riponetela in un piatto da portata in attesa di cuocerla

Quando il vostro brodetto è pronto, cioè quando le verdurine hanno raggiunto la cottura, allora potete versare l'Orata e continuare a cuocere per un massimo di 15/20 minuti (per un'Orata di grandezza media).

A cottura ultimata, togliete il pesce dalla pentola e mettete da parte; portate a bollore il brodo ed aggiungetevi del riso, o la comune pastina (non all'uovo!!) di piccolo formato. Servite il riso o pastina in piatti fondi e colmi di brodo. Nel frattempo avrete pulito e deliscato l'Orata, tagliata a trancetti portate in tavola e.....BUON APPETITO!!!

Piccoli consigli "casalinghi"

Ieri dopo aver letto un commento che mi ha rilasciato Kenia mi è venuto in mente il periodo in cui avevo la mia sartoria e dove per un motivo o per un altro davo dei piccoli consigli alle mie clienti su come trattare i loro capi d'abbigliamento senza spender tanti soldi in tintorie e lavanderie varie.
Prima di confezionare qualsiasi abito, avevo l'abitudine di lavare i tessuti per verificarne gli effetti del lavaggio e per dare la possibilità alle clienti di lavare in casa i loro abiti confezionati su misura.
In linea di massima i miei piccoli consigli casalinghi erano i seguenti:
- Per sbiancare la lana, lasciarla a bagno per un giorno in acqua e succo di limone (2 limoni per ogni litro d'acqua); in alternativa al limone, 1 cucchiaio di acqua ossigenata ogni 3 litri d'acqua.
L'acqua tiepida con aggiunta di patate crude grattugiate evita che la lana si infeltrisca. L'importante è sciacquare bene.
Per ravvivare i capi di lana nera è ottima l'acqua della cottura degli spinaci o l'acqua di un decotto di foglie di edera.
Per mantenere belli a lungo i pullover di cachemire, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato nell'acqua del risciacquo.
Tre gocce di glicerina aggiunte nell'acqua di risciacquo fanno restare morbidi e vaporosi i capi di mohair.
- Per sbiancare la seta, sciacquarla con acqua fredda a cui siano stati aggiunti 2 cucchiai di latte e qualche goccia di acqua ossigenata.
Un capo di seta colorato si tiene a bagno per una notte in un catino con acqua ed aceto bianco o di mele affinchè col tempo non sbiadisca.
L'acqua di cottura della pasta, può essere riutilizzata per lavare seta, lana e delicati.
L'acqua in cui è stato fatto bollire un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone.
Se i vostri capi di seta hanno perso nel tempo e con i lavaggi la loro pregiata lucentezza, insaponateli, sciacquateli e poi lasciateli a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone. I vostri capi torneranno come nuovi.
L'acqua in cui sono stati lasciati in ammollo i legumi secchi è ottima come detersivo per la biancheria delicata.
- L'acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dà un leggero appretto a pizzi e tulle.
Per dare il colore ecru a pizzi e centrini, immergerli nel tè.
Per chi ama utilizzare l'appretto per i colli delle camicie o per stirare pizzi e merletti si usa diluire in un litro di idrolato di lavanda un paio di cucchiai scarsi di amido di riso. Si versa il liquido in un contenitore munito di nebulizzatore e si utilizza spruzzandolo sui capi a cui si vuol dare l'appretto.
Insomma le soluzioni Eco-Bio non sono poi così irraggiungibili come pensano in tanti. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo ritroviamo nella nostra comune cucina. Lavare i nostri capi con ingredienti semplicissimi è più semplice di ciò che si pensi, specialmente quando in casa abbiamo anche dei bimbi che per un motivo o per un altro soffrono di allergie a detergenti sintetici. I loro capi vanno trattati con delicatezza e senza usare detergenti aggressivi pieni di tensioattivi!!!!
In ogni caso seguendo questi piccoli accorgimenti facilitiamo anche la parte più "traumatica" del nostro bucato....ossia la stiratura. Un conto è stirare un capo rigido, indurito dal calcare; sbiadito e consumato a causa di lavaggi aggressivi ed un conto è stirare un capo dai colori brillanti, morbido e lucente come se fosse ancora nuovo!

mercoledì 12 ottobre 2011

Gel igienizzante mani

"....Bimbo! Viver sano vuoi? Di lavarti non ti incresca.....siano sempre amici tuoi il sapone e l'acqua fresca..."...Questa è l'ultima frase di una canzoncina che ci cantava mia mamma quando eravamo piccini per insegnarci che l'igiene è alla base della salute. Tutt'ora la canticchio a mio figlio per indurlo a lavarsi le mani come regola base di un'igiene personale. Si sa che le mani sono le prime ad essere esposte all'attacco di milioni di miliardi di batteri!!! Da qualche anno, infatti è esplosa la "manìa" di portarsi dietro il flaconcino dell'Amuchina gel per disinfettarci....dopo esser saliti su un treno, o un autobus o peggio ancora in metropolitana...dopo esser stati a contatto con penne, inchiostri, calamai ecc. sentiamo l'esigenza di lavarci le mani! Ma come tutti i prodotti in commercio, quando ci si sofferma sugli ingredienti con cui è composto un "tale" prodotto ci si rizzano i capelli e ci sorge spontanea una domanda "meglio tenersi le mani sudicie o igienizzarle con un prodotto che contiene degli ingredienti dannosi per la nostra pelle?" La risposta non è semplice, ma lo è sicuramente un prodotto che facilmente si può creare con ingredienti di facile reperibilità ed oltretutto non così dannosi come quelli chimici.
Vediamo un pò cosa ci serve per creare il nostro gel "fatto in casa".
GEL IGIENIZZANTE MANI
- un cucchiaio di semi di lino
- acqua demineralizzata o distillata o idrolato q.b.
- 50 ml alcool puro a 95°, quello per uso alimentare
- un pizzichino (la punta di un cucchiaino) di burro di Karitè
- qualche goccia di oleoresina di benzoino (facoltativo)
- 50 gocce di o.e. di limone
- 50 gocce di olio essenziale di arancio dolce
Come si prepara:
Innanzi tutto procuratevi un flaconcino che abbia la capacità volumetrica di circa 100 ml (lavatelo e disinfettatelo prima dell'uso se ne usate uno riciclato!).
In un bicchiere versare un cucchiaio colmo di semi di lino e ricoprirli con acqua demineralizzata, coprire con un tovagliolino e lasciare agire per una notte intera. Il giorno dopo versate il contenuto, compreso dei semi di lino, in un pentolino e scaldate a fiamma bassissima. Dopo circa 5/7 minuti spegnete e lasciate raffreddare il vostro "intruglio". Nel frattempo, in un altro bicchiere versate 50 ml di alcool puro, le gocce di olio essenziale e mescolate il tutto affinchè gli oli si sciolgano bene. Da parte invece scaldate dolcemente il burro di Karitè. A questo punto filtrate, attraverso un classico colino, i semi di lino e raccogliete il gel "bavoso" che si è formato, aggiungetevi il burro sciolto ed iniziate a frullare con un mini pimer o un semplice sbattitore elettrico; delicatamente aggiungete a filo l'alcool con gli oli essenziali continuando a frullare. Quando avrete finito di aggiungere tutto l'alcool smettete di frullare ed avrete ottenuto il vostro gel igienizzante:
gel igienizzante e flaconcino

Non fatevi ingannare dal colore tendente al giallino caramellato, perchè l'odore è ottimo.
Versate, attraverso un piccolo imbuto, il vostro gel nel contenitore che avete scelto (io avevo solo quello in formato spray!!!)....mettete in borsetta ed il gioco è fatto!!!! Adoperate questo igienizzante ogni qual volta ne sentite l'esigenza...versatene un pò sul palmo della vostra mano e strofinate fino a completo assorbimento, che avviene in pochissimi secondi. Vi lascerà un gradevolissimo profumo di agrumi e sarete disinfettati grazie al potere dell'alcool e delle proprietà antibatteriche degli oli essenziali adoperati.
Per chi non tollera l'alcool sulla propria pelle, vi è una versione simile ma con l'aggiunta di un conservante.
Basta aumentare il dosaggio dell'acqua per ricavare il gel dai semi di lino e senza aggiungere alcool bisogna arrivare a 100 ml di prodotto! Gli altri ingredienti non cambiano, ma in questo caso dobbiamo aggiungere per forza un conservante tra i seguenti: oleoresina di benzoino, oppure oleoresina di rosmarino, oppure un cucchiaino di acido citrico!!!
Lo utilizzo tutti i giorni ed ho sempre la sensazione di aver mangiato gli agrumi perchè sento sulle mie mani un buon odore di questi frutti da me tanto amati!!!!
Basta veramente poco per salvaguardare la nostra salute ed il nostro pianeta, cominciando dalla scelta di prodotti che usiamo giornalmente.....e poi vogliamo fare i conti col nostro portafogli in questi tempi così incerti e critici?????
PENSATECI!!! Risparmiare si può senza però dover rinunciare alle nostre piccole "manìe"!!!
Ecco il gel Eco-Bio nel flaconcino


martedì 11 ottobre 2011

SHAMPOO A SECCO

Una menzione particolare merita un certo tipo di shampoo: lo shampoo a secco!!!
Non sono rari i casi in cui, pur avendo bisogno di uno shampoo, un raffreddore o un altro malanno ben più grave, rende pericoloso farlo. In queste condizioni il buon senso suggerisce di non correre rischi; ma la situazione della chioma lo richiede, specialmente nel caso di capelli grassi, allora ecco in aiuto, ancora una volta, uno dei rimedi della nonna: uno shampoo secco completamente naturale, da attuare cospargendo il capo con un paio di cucchiai di FARINA DI POLENTA. Già!! avete capito benissimo....la farina di mais che si utilizza per fare un'ottima polenta!!!!
Farina di mais per polenta e stecche di cannella
Come procedere: prendiamo due cucchiai di farina di polenta ed aggiungiamoci un cucchiaino di cannella in polvere (o grattugiando quella in stecche); cospargiamo il capo con questo delizioso mix (senza aggiungere acqua nè altro liquido!!!!!). Fatto ciò, avvolgere la testa dentro un largo foulard di cotone o seta e lasciare agire il "prodotto". Dopo un quarto d'ora, tolta la copertura, spazzolare i capelli tenendo la testa in avanti. Poi spazzolarli in tutti i sensi, con delicatezza, finchè non saranno tornati lucidi e gonfi! Vi posso garantire che il risultato è sorprendente.....anche in questo caso ROBA DA NON CREDERCI!!!!
Spazzolando i capelli per bene, ma senza aggredirli, tutta la farina viene via che è una meraviglia e, poi la cannella oltre a disinfettare il cuoio capelluto, lascia un profumo delizioso! Chi invece, non sopporta la cannella, può usufruire comodamente delle scorze essiccate di qualche agrume di sua scelta: limone, arancio, pompelmo, bergamotto, lime, mandarino...oppure come ho fatto io con le scorze essiccate della mela...Adoro il profumo della mela sui capelli!
Insomma, se per qualche motivo non potete usufruire di un tradizionale shampoo, provate con questo sistema....NON VE NE PENTIRETE! Parola di Lalla.

giovedì 6 ottobre 2011

Noci Lavatutto

Era da tempo che cercavo un detergente super ecologico per il mio bucato. Non avendo avuto il tempo per cercare gli ingredienti giusti per fare un sapone adatto alla lavatrice, mi son sempre dovuta accontentare dei detersivi che ci sono in commercio. Ma devo essere sincera: mi sono sempre sentita colpevole nei confronti del nostro amato pianeta, in quanto tali prodotti hanno contribuito all'inquinamento globale.
Poi è successa una cosa stupenda: ero andata nella mia erboristeria di fiducia ad acquistare alcune erbe quando la gentile proprietaria mi ha proposto di utilizzare un sapone del tutto ecologico, biodegradabile ed addirittura utile per il compostaggio del terreno. Incredula le ho chiesto di cosa mi stesse parlando e lei mi tira fuori questo sacchetto:
questo è il sacchetto di noci da 250 g

Leggo con attenzione l'intera etichetta e con mio grande stupore scopro che è un prodotto del tutto naturale, vegetale e soprattutto senza additivi chimici. Bhè non vi dico la mia gioa nello scoprire che con delle "noci" avrei potuto fare il mio bucato senza sprecare più tanti soldi e senza inquinare il pianeta! Il risultato è meraviglioso.....ROBA DA NON CREDERCI!!!!
Ricopio con l'esattezza tutto ciò che c'è scritto nell'etichetta:
NOCI LAVATUTTO
il rivoluzionario detersivo naturale
Biodegradabili al 100% i gusci delle noci del Sapindus Mukorossi sono completamente naturali, lavano senza inquinare e una volta esaurite si decompongono completamente in poco tempo.
Efficaci: grazie all'alto contenuto di saponina (ho scoperto che ne contengono il 15%), hanno un forte potere detergente e un effetto ammorbidente naturale; per lo sporco più ostinato basta aggiungere al bucato un cucchiaio di smacchiante bio "inner life" all'ossigeno attivo (io ci metto un pò di perborato di sodio).
Economiche: con un chilo di noci si effettuano almeno 200 lavatrici, possono durare per un anno e non necessitano di additivi ammorbidenti (anche se io ci aggiungo sempre un cucchiaio di aceto, sia per ammorbidire che per togliere il calcare dalla lavatrice).
Ipoallergeniche: delicate sui tessuti e i colori, adatte per la pelle dei neonati e di chi ha allergie ai detergenti chimici.
Da fonti rinnovabili: provenienti da piante centenarie che combattono la desertificazione.
Inodore: con qualche goccia di olio essenziale puoi profumare delicatamente il tuo bucato in maniera naturale.
Adatto per tutti i tessuti, seta e lana, da 30° a 90°C
Direttamente dall'albero alla tua lavatrice!
Modo d'uso: in lavatrice mettere 5-7 mezzi gusci (ca. 10 g) sminuzzati nel sacchetto di cotone allegato (io adotto anche dei vecchi calzini di cotone....NON PUZZOLENTI!!!), posizionare in mezzo al bucato e selezionare il programma desiderato (30°-90°). I gusci possono essere riutilizzati 2-3 volte (infatti una volta tolti dalla lavatrice si tendono insieme agli altri panni per farli asciugare nel loro stesso sacchettino di cotone per poi riutilizzarli), dopodichè possono essere smaltiti nei rifiuti organici.
N.B. Sotto i 30°C le noci sono inattive consentendo un risciacquo efficace.
Solo per uso esterno-tenere lontano dalla portata dei bambini. Non inghiottire!
Paese d'origine:India
Non ci credevo, ma siccome sono più curiosa di una scimmia ho provato a fare il bucato con queste noci aggiungendo qualche goccia di olio essenziale di lavanda, un bel cucchiaio di aceto per preservare il mio elettrodomestico dal calcare, nonchè per ammorbidire ulteriormente i miei capi d'abbigliamento ed un cucchiaio di perborato di sodio...... e con immensa meraviglia ho notato che i miei abiti erano ben detersi, delicatamente profumati, morbidi e soprattutto PULITI!!!! Anche l'effetto "stiratura" è migliorato notevolmente....non mi son ritrovata i jeans induriti e difficili da stirare se non prima leggermente inumiditi!!!!!!
Insomma sotto tutti i punti di vista queste noci sono un vero portento!!!! Coi tempi che corrono sono un toccasana per i nostri portafogli....in più ci aiutano a salvaguardare l'ambiente che purtroppo a causa dell'inquinamento si sta deteriorando!
Cominciamo da queste piccole azioni per offrire un futuro migliore ai nostri pargoli!!!!

mercoledì 5 ottobre 2011

Olio balsamico eco-Bio

L'inverno è alle porte e, chi più chi meno ha già iniziato ad avere i primi sintomi di raffreddore....naso intasato, lacrimazione eccessiva, insonnia dovuta a mal respirazione, irritabilità, desquamazione della pelle intorno al naso ecc. ecc.....tutti sintomi che conosciamo benissimo, ma che nello stesso tempo vorremmo evitare!!!!!
In questi giorni , con le ragazze un pò pazzerelle del forum compro & spignatto ci siamo dedicate accuratamente alla ricerca di un metodo veloce e soprattutto ecologico per liberare il naso da quella fastidiosa sensazione che noi tutti conosciamo come "raffreddore".
Innanzi tutto devo ringraziare pubblicamente Khadi per avermi fatto conoscere queste ragazze ed il loro meraviglioso mondo dello spignatto!!!
Ero entrata a far parte da pochissime ore in questo forum, quando ho letto che l'amministratrice del suddetto forum era raffreddatissima e che non ne poteva più!!!! Mi son messa subito a cercare tra i miei appunti (vecchie scartoffie che conservo gelosamente) se poteva esserci una soluzione (quasi) immediata del suo piccolo problema!!! ET VOILA'....un rimedio del tutto naturale (ma non per questo senza controindicazioni!!!!) al suo stato di "persona momentaneamente irritata da un forte raffreddore".
Le ho proposto immediatamente di preparare da sè un olio balsamico con le seguenti direttive:
OLIO BALSAMICO ECO-BIO
Per una preparazione di 100 ml di olio:
- olio di ricino
- oleolito di menta
- olio di "mugolìo"
- 35 gocce di o.e. di lavanda
- 5 gocce di olio canforato
Giustamente la prima domanda che mi è stata posta è stata: "cosa è l'olio di mugolìo?
Il mugolìo non è altro che l'o.e. di PINO MUGO. In realtà vi è un "mugolìo composto" che è ricavato dai seguenti oli essenziali: Pino mugo, Tea treeeucalipto, mirto, timo e menta.
Conosciamo tutti le proprietà di questi oli.....balsamici...espettoranti....anticatarrali....antibatterici....antivirali.....analgesici blandi ecc. ecc.
Altra domanda che mi è stata posta è la seguente: "come si ottiene l'olio canforato"?
La canfora vegetale, viene venduta nelle migliori erboristerie...Sfusa, viene trattata coi guanti, di piccole dimensioni non uniformi e dall'odore inconfondibile (da non confondere con quella ricavata da petroli vari!!!!), bianca e porosa si diluisce in breve tempo sia in olio che in alcool (bastano solo un paio d'ore).
Ora, passiamo al nostro olio:
Scaldiamo a bagnomaria l'olio di ricino (che risulta sempre un pò vischioso e denso)...dopo aggiungiamo il nostro oleolito di menta piperita (preparato secondo le indicazioni per tutti i comuni oleoliti)...quando si sono ben sciolti gli oli, lasciamo raffreddare per un pò....poi ci aggiungiamo gli oli essenziali e l'olio canforato. Agitiamo il composto prima dell'uso ed utilizziamo quest'olio per frizionare delicatamente il setto nasale....il giovamento si sente da subito!!!
Per rendere tutto più semplice, Amelia La Strega ha proporzionato le dosi per un quantitativo approssimativo di 30 ml di prodotto, ricavando la seguente ricetta:
- 25 g olio di vinaccioli ( io preferisco utilizzare in questo caso l'olio di ricino come la ricetta d'origine)
- 15 gocce di oleoresina di benzoino 
- 15 gocce di olio canforato
- 15 gocce di o.e. di pino mugo
- 15 gocce di o.e. di lavanda
- 15 gocce di o.e. di tea tree
- 8 gocce di o.e. di menta piperita
Il procedimento è uguale...cioè si scalda a bagnomaria l'olio vettore (che in questo caso è quello di vinaccioli) e quando è tiepido (quasi raffreddato) si aggiungono tutti gli altri oli. Si travasa tutto in una boccetta da 30 ml (possibilmente fornita di pipetta aspira olio) e si utilizza come sopra.
olio balsamico Eco-Bio

Le ragazze che lo hanno utilizzato sono rimaste stupefatte del risultato!!!! Ovviamente c'è da dire che questo è un olio da usare in piccole dosi (data la mole di oli essenziali ci cui è composto) e che può dare  problemi di irritazione in soggetti predisposti ad allergie alle piante suindicate. In bambini piccoli se ne sconsiglia l'uso, a meno che no venga opportunamente evitato l'uso topico attraverso delle compresse di garza sterile. In particolar modo la canfora e la menta possono essere causa di allergie o di irritazioni cutanee...per cui se ne sconsiglia l'uso ai soggetti predisposti a tali allergie....In ogni caso, come sempre dico....se il problema è più grave di ciò che si pensa...rivolgersi immediatamente ad un medico prima di intraprendere qualsiasi forma di rimedio "casereccio"!!!! Con la salute non si scherza!!!
Le ragazze del forum sopra citato hanno battezzato quest'olio come "olio magico di Lalla", in quanto, in breve tempo ne hanno ottenuto beneficio....quasi miracoloso ahahahahahahahahah
Sono contenta che un rimedio dall'apparenza piuttosto casalinga abbia risolto l'inconveniente di un naso tappato...ma questo ve lo possono dire in diretta le persone che ne hanno tratto beneficio in pochissimo tempo!!!
Per cui se avete appurato con certezza che non siete allergici a tali erbe e che l'inalazione dei soli vapori della canfora non abbia causato in voi disturbi vari, potete tranquillamente somministrare nelle vostre narici due gocce di quest'olio per un massimo di 3/4 volte al giorno senza ricorrere a spese esorbitanti per risolvere un problema banale quanto lo è un semplice raffreddore!!!!

domenica 2 ottobre 2011

Balsamo spray per capelli secchi

In questi giorni, non avendo avuto opportunità di uscire per fare la spesa per cause di forza maggiore, ero rimasta a corto di tutti i cosmetici di uso quotidiano fra cui il balsamo per capelli di cui non posso assolutamente farne a meno. Allora, data la mole di informazioni che si trovano qui sul web, mi son messa a cercare qualche ricettina veloce da realizzare in casa con semplici ingredienti e, non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul blog di Veggie La Regina del Sapone; un bellissimo blog fonte di ispirazione per molte "autodidatte" come me. Spulciandolo come si deve ho trovato la soluzione al mio problema: come fare un balsamo con gli ingredienti che avevo in casa! Semplicissimo da preparare mi son messa subito all'opera sostituendo solo la parte oleosa secondo la necessità dei miei capelli. La ricetta originale di Veggie è questa:
Balsamo per capelli spray
(Per un flacone spray da 75 ml)
50 ml di aceto di mele o di vino bianco
1/2 cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva (per capelli particolarmente secchi, la quantità di olio si può portare ad un massimo di due cucchiaini oppure si può provare a sostituire l'olio d'oliva con olio di riso)
poca acqua distillata o oligominerale (sufficiente ad arrivare a 75 ml)
5 gocce di olio essenziale di ylang-ylang o in alternativa geranio o rosa.
Preparazione:
In un bicchiere versare l'aceto e aggiungere il lievito di birra, girare con un cucchiaio e coprire. Aspettare un paio d'ore per far sciogliere il lievito agitando ogni tanto.
Trascorso il tempo indicato posare un imbuto sul flacone spray e all'interno mettere un fitro per il caffè. Versare l'aceto e filtrarlo senza fretta e senza strizzare il filtro. Aggiungere un cucchiaino di olio extravergine d'oliva e le gocce di olio essenziale. Riempire con la massima attenzione il flacone con l'acqua lasciando lo spazio per la pompetta spray. Chiudere ed agitare per bene.
Poi Veggie continua dando le indicazioni d'uso e vi riporto al suo blog per farvi leggere con attenzione i suoi consigli.
In questa ricetta io ho sostituito l'olio d'oliva con l'olio/burro di cocco che ricavo col metodo 1,  l'acqua con idrolato puro di lavanda e l'olio essenziale di ylang-ylang con o.e. di lavanda. La riuscita è a dir poco stupefacente!!!! Non solo non si sente affatto la puzza d'aceto, ma questo balsamo mi lascia i capelli facilmente pettinabili, morbidi, lucenti e soprattutto non appesantiti come invece mi accade coi balsami che solitamente compro!!!! E che dire del profumo che rimane sui miei capelli???? Delicatamente soave...ecco il termine per definirlo!!!
questo è il mio balsamo spray

Ringrazio Veggie per avermi dato l'opportunità di pubblicare questa sua splendida ricetta! E poi invito voi tutti a visitare il suo blog La Regina del Sapone che sicuramente vi affascinerà così come ha affascinato me....non ve ne pentirete!!!

Caramelle per il mal di gola

Con l'inizio della scuola si sa che iniziano a presentarsi anche i primi raffreddori di stagione accompagnati da mal di gola, spossatezza, naso chiuso, lacrimazione ecc. Tutti sintomi alquanto fastidiosi, specialmente quando a subirli sono i nostri piccoli "cuccioli". Diventano irritabili, inappetenti, scontrosi  ed hanno difficoltà a concentrarsi nello svolgimento dei compiti scolastici. Ovviamente per un semplice raffreddore non ci si rivolge mai ad un medico, poichè chi più chi meno si ritrova in casa i cosiddetti farmaci da banco come ad esempio un Rinostil, oppure un balsamo espettorante da spalmare sul petto dei nostri bambini, oppure degli sciroppi a base di miele ed erbe adeguate all'occorrenza. Talvolta però, i nostri bimbi sono un pò restii all'assunzione di tali sciroppi ed iniziano a fare i capricci pur di non prenderne neanche un cucchiaio. Allora che si fa in questi casi? Vediamo di prenderli per la gola (non strozzandoli!!!!). Come si suol dire "il bisogno aguzza l'ingegno", quindi mi sono cimentata nella preparazione di alcune caramelle di cui mio figlio ne va matto!!! Semplici da preparare anche con l'assistenza del bambino, che in questo caso, sentendosi partecipe diretto di una preparazione utile per lui, non vede l'ora di assaporare la caramella che ha creato con la sua fantasia insieme alla mamma. Gli ingredienti sono facilmente reperibili sia nei comuni supermercati, sia nelle erboristerie. Iniziamo dunque ad elencarli:
CARAMELLE PER IL MAL DI GOLA
- 1 cucchiaio di miele (potete usare il miele che più preferite)
- 9 cucchiai di zucchero (si può utilizzare anche quello di canna)
- il succo e la scorza di un bel limone, non trattato e di agricoltura biologica (per intenderci quelli con cui prepariamo il Limoncello)
- 1 decotto abbastanza ristretto di: foglie di eucalipto in taglio tisana, scorza di limone, anice stellato sempre per uso tisana, stecche di cannella, radici di liquirizia
- qualche goccia di olio essenziale di menta piperita.
Preparate il decotto facendolo sobbollire per almeno 3 quarti d'ora e filtratelo quando è ancora caldo spremendo bene le erbe, in maniera da non perdere nel residuo, parte dei loro principi attivi. Fatto questo, passate ora a versare in un pentolino antiaderente, lo zucchero ed il succo di limone.....fate sciogliere il composto facendo attenzione a non caramellare immediatamente lo zucchero. Aggiungete, una tazzina per volta, il liquido del decotto. Man mano che l'acqua della decozione evapora lasciandovi nel pentolino una soluzione sciropposa, aggiungete l'altra tazzina e così via sino a terminare tutto il liquido. A questo punto aggiungete il miele e mescolate perchè venga amalgamato bene al vostro sciroppo. Tenete sempre sul fuoco sino a che il composto inizia a caramellarsi ed indurirsi...questo è il momento giusto di spegnere la fiamma ed aggiungere l'olio essenziale di menta, rimescolate e travasate immediatamente il caramello nelle apposite formine in silicone (io non avendole utilizzo le vaschette per il ghiaccio, riempendole solo a metà), lasciate intiepidire a temperatura ambiente e passate successivamente in freezer per almeno un paio d'ore. Trascorso questo tempo potete sformare le vostre caramelle su carta forno, battendo forte sul piano di lavoro in modo che possano fuoriuscire senza rompersi. Incartatele con carta per alimenti e conservatele tranquillamente negli appositi contenitori avendo l'accortezza di tenerle lontano da fonti di calore (anche in questo caso io preferisco tenerle in frigo).
Una caramella al giorno può servire da ottimo preventivo per i disturbi sopra citati e, nel caso di un semplice mal di gola (mi riferisco ad una semplice irritazione dovuta ad una frescata, poichè se fosse un problema più grave è SEMPRE OPPORTUNO SENTIRE IL PARERE DEL MEDICO CURANTE), queste caramelle hanno la proprietà di lenire quella sensazione fastidiosa che comporta la difficoltà nel deglutire, o quella sensazione di "pizzico" che ci porta costantemente a tossire irritando ulteriormente la gola. Sono un ottimo sostituto di uno sciroppo blando grazie alle proprietà antisettiche, antibatteriche ed espettoranti degli ingredienti utilizzati nella preparazione delle suddette caramelle. Ripeto, non sono dei farmaci, ma possono essere utili sia per prevenire che per dare sollievo all'inizio di un mal di gola....è ovvio che se il problema si protrae per più di qualche giorno è bene sentire un medico!!!!
Con questo metodo si possono preparare tanti tipi di caramelle, per esempio quelle alla vitamina C utilizzando i cinorrodi (i frutti) della rosa canina; oppure quelle balsamiche utilizzando timo, eucalipto, menta e via dicendo; o quelle per la tosse con malva, camomilla e sambuco.....insomma ci si può dilettare insieme ai nostri figli a creare le nostre caramelline "curative" di piccole sintomatologie. I bimbi sono più contenti, ma anche noi mamme...il che non è poco!!!!
caramelle appena sformate
Anche l'occhio vuole la sua parte e sappiamo quanto questo conti per i nostri "cuccioli".
Non bisogna però abusarne....in primo luogo per non incorrere nella carie e poi, perchè anche se sono fatte con ingredienti del tutto naturali, non dobbiamo mai sottovalutare eventuali effetti collaterali nascosti nelle erbe utilizzate. Il troppo stroppia!!! Quindi occhio.....non più di due al giorno!!!!!!

Licenza CreativeCommons

Licenza Creative Commons
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Basata su un lavoro di impatiens-magicanatura.blogspot.com.
Permessi oltre lo scopo di questa licenza possono essere disponibili presso http://creativecommons.org/.
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