Ieri dopo aver letto un commento che mi ha rilasciato Kenia mi è venuto in mente il periodo in cui avevo la mia sartoria e dove per un motivo o per un altro davo dei piccoli consigli alle mie clienti su come trattare i loro capi d'abbigliamento senza spender tanti soldi in tintorie e lavanderie varie.
Prima di confezionare qualsiasi abito, avevo l'abitudine di lavare i tessuti per verificarne gli effetti del lavaggio e per dare la possibilità alle clienti di lavare in casa i loro abiti confezionati su misura.
In linea di massima i miei piccoli consigli casalinghi erano i seguenti:
- Per sbiancare la lana, lasciarla a bagno per un giorno in acqua e succo di limone (2 limoni per ogni litro d'acqua); in alternativa al limone, 1 cucchiaio di acqua ossigenata ogni 3 litri d'acqua.
L'acqua tiepida con aggiunta di patate crude grattugiate evita che la lana si infeltrisca. L'importante è sciacquare bene.
Per ravvivare i capi di lana nera è ottima l'acqua della cottura degli spinaci o l'acqua di un decotto di foglie di edera.
Per mantenere belli a lungo i pullover di cachemire, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato nell'acqua del risciacquo.
Tre gocce di glicerina aggiunte nell'acqua di risciacquo fanno restare morbidi e vaporosi i capi di mohair.
- Per sbiancare la seta, sciacquarla con acqua fredda a cui siano stati aggiunti 2 cucchiai di latte e qualche goccia di acqua ossigenata.
Un capo di seta colorato si tiene a bagno per una notte in un catino con acqua ed aceto bianco o di mele affinchè col tempo non sbiadisca.
L'acqua di cottura della pasta, può essere riutilizzata per lavare seta, lana e delicati.
L'acqua in cui è stato fatto bollire un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone.
Se i vostri capi di seta hanno perso nel tempo e con i lavaggi la loro pregiata lucentezza, insaponateli, sciacquateli e poi lasciateli a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone. I vostri capi torneranno come nuovi.
L'acqua in cui sono stati lasciati in ammollo i legumi secchi è ottima come detersivo per la biancheria delicata.
- L'acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dà un leggero appretto a pizzi e tulle.
Per dare il colore ecru a pizzi e centrini, immergerli nel tè.
Per chi ama utilizzare l'appretto per i colli delle camicie o per stirare pizzi e merletti si usa diluire in un litro di idrolato di lavanda un paio di cucchiai scarsi di amido di riso. Si versa il liquido in un contenitore munito di nebulizzatore e si utilizza spruzzandolo sui capi a cui si vuol dare l'appretto.
Insomma le soluzioni Eco-Bio non sono poi così irraggiungibili come pensano in tanti. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo ritroviamo nella nostra comune cucina. Lavare i nostri capi con ingredienti semplicissimi è più semplice di ciò che si pensi, specialmente quando in casa abbiamo anche dei bimbi che per un motivo o per un altro soffrono di allergie a detergenti sintetici. I loro capi vanno trattati con delicatezza e senza usare detergenti aggressivi pieni di tensioattivi!!!!
In ogni caso seguendo questi piccoli accorgimenti facilitiamo anche la parte più "traumatica" del nostro bucato....ossia la stiratura. Un conto è stirare un capo rigido, indurito dal calcare; sbiadito e consumato a causa di lavaggi aggressivi ed un conto è stirare un capo dai colori brillanti, morbido e lucente come se fosse ancora nuovo!
Prima di confezionare qualsiasi abito, avevo l'abitudine di lavare i tessuti per verificarne gli effetti del lavaggio e per dare la possibilità alle clienti di lavare in casa i loro abiti confezionati su misura.
In linea di massima i miei piccoli consigli casalinghi erano i seguenti:
- Per sbiancare la lana, lasciarla a bagno per un giorno in acqua e succo di limone (2 limoni per ogni litro d'acqua); in alternativa al limone, 1 cucchiaio di acqua ossigenata ogni 3 litri d'acqua.
L'acqua tiepida con aggiunta di patate crude grattugiate evita che la lana si infeltrisca. L'importante è sciacquare bene.
Per ravvivare i capi di lana nera è ottima l'acqua della cottura degli spinaci o l'acqua di un decotto di foglie di edera.
Per mantenere belli a lungo i pullover di cachemire, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato nell'acqua del risciacquo.
Tre gocce di glicerina aggiunte nell'acqua di risciacquo fanno restare morbidi e vaporosi i capi di mohair.
- Per sbiancare la seta, sciacquarla con acqua fredda a cui siano stati aggiunti 2 cucchiai di latte e qualche goccia di acqua ossigenata.
Un capo di seta colorato si tiene a bagno per una notte in un catino con acqua ed aceto bianco o di mele affinchè col tempo non sbiadisca.
L'acqua di cottura della pasta, può essere riutilizzata per lavare seta, lana e delicati.
L'acqua in cui è stato fatto bollire un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone.
Se i vostri capi di seta hanno perso nel tempo e con i lavaggi la loro pregiata lucentezza, insaponateli, sciacquateli e poi lasciateli a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone. I vostri capi torneranno come nuovi.
L'acqua in cui sono stati lasciati in ammollo i legumi secchi è ottima come detersivo per la biancheria delicata.
- L'acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dà un leggero appretto a pizzi e tulle.
Per dare il colore ecru a pizzi e centrini, immergerli nel tè.
Per chi ama utilizzare l'appretto per i colli delle camicie o per stirare pizzi e merletti si usa diluire in un litro di idrolato di lavanda un paio di cucchiai scarsi di amido di riso. Si versa il liquido in un contenitore munito di nebulizzatore e si utilizza spruzzandolo sui capi a cui si vuol dare l'appretto.
Insomma le soluzioni Eco-Bio non sono poi così irraggiungibili come pensano in tanti. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo ritroviamo nella nostra comune cucina. Lavare i nostri capi con ingredienti semplicissimi è più semplice di ciò che si pensi, specialmente quando in casa abbiamo anche dei bimbi che per un motivo o per un altro soffrono di allergie a detergenti sintetici. I loro capi vanno trattati con delicatezza e senza usare detergenti aggressivi pieni di tensioattivi!!!!
In ogni caso seguendo questi piccoli accorgimenti facilitiamo anche la parte più "traumatica" del nostro bucato....ossia la stiratura. Un conto è stirare un capo rigido, indurito dal calcare; sbiadito e consumato a causa di lavaggi aggressivi ed un conto è stirare un capo dai colori brillanti, morbido e lucente come se fosse ancora nuovo!
ciao lalla ,scusami l'intrusione....come fai a mettere nel blog "ti potrebbe anche interessare "sotto il post??'scusami la maleducazione !ciao stefy
RispondiEliminaCiao Stefy....mi ha aiutato http://fabriziocastelli.blogspot.com/
RispondiEliminaè un ragazzo molto disponibile che mi ha dato un sacco di consigli e mi ha suggerito come aggiungere tutti i widget che mi interessavano.
Rivolgiti a lui tranquillamente e vedrai che ti sembrerà tutto semplice.
Ciao
Lalla