Gli oli essenziali

Cercherò di spiegare nella maniera più semplice possibile cosa sono gli oli essenziali, di cui tanto parlo nei miei post. Avete presente quando si era bambini e si giocava a strizzare negli occhi una scorza d'arancio, limone o mandarino??? Bè, quel liquido che esce dalla buccia degli agrumi è l'olio essenziale!!!!
Si tratta di sostanze presenti in piante, fiori, frutti, semi, radici ecc. che devono essere estratte con procedimenti specifici e attrezzature adeguate. Li troviamo per esempio nei fiori d'arancio, di gelsomino,di ylang ylang, di rosa, di lavanda; nelle foglie di geranio, di arancio, di verbena, di menta, di melissa, di eucalipto; nel bergamotto, nel limone, nell'arancio; nei semi di finocchio, di anice; nella corteccia della cannella; nel legno di canfora, di sandalo ecc.
La cosa più strana è che gli oli essenziali non sono affatto oleosi, anche se il loro nome può trarci in inganno, è importante sapere che in realtà sono volatili, cioè in grado di evaporare velocemente se esposti all'aria. Se non ci credete, provate a versare un paio di gocce di o.e. su un foglio di carta e su un altro foglio versateci un paio di gocce di olio vegetale, come per esempio quello d'oliva o di girasole; vi renderete conto che dopo qualche ora, sul foglio dove ci avete versato l'olio essenziale non vi rimane neanche l'alone, mentre sull'altro rimane il classico alone d'olio. Questa è la prova della volatilità degli oli essenziali. La volatilità indica il tasso di evaporazione di un'essenza: tanto più l'essenza è volatile (tono superiore) tanto più velocemente evapora.
Il potere terapeutico di un olio essenziale è direttamente proporzionale alla velocità di evaporazione.
Gli aromi che tendono ad evaporare prima sono quelli di cui si avverte immediatamente il profumo come ad esempio l'eucalipto. Essi possiedono una resa terapeutica più veloce, ma hanno vita breve, mentre le essenze più viscose agiscono con lentezza, ma sono più durevoli come per esempio la rosa.
Gli oli essenziali sono quindi una miscela di molecole odorose biosintetizzate dalla pianta stessa (o da alcune sue parti), composte in prevalenza da sostanze come aldeidi, alcoli, fenoli, chetoni, esteri, terpeni ecc.
In pratica, ognuna di queste sostanze agisce come antimicrobico, antinfiammatorio, coleretico, decongestionante, antireumatico, antalgico, mucolitico, espettorante, antibatterico, antispastico, antipiretico ecc.
Il potere battericida delle essenze è particolarmente elevato; alcune, addirittura, sostituiscono in maniera eccellente gli antibiotici di sintesi, senza tuttavia produrre gli stessi effetti collaterali. Per capire meglio quale può essere l'efficacia delle essenze naturali è sufficiente pensare che, per esempio, l'olio essenziale di limone, assunto tramite l'inalazione dei suoi vapori, è in grado di neutralizzare il bacillo di Eberth, ossia il tifo, nel giro di appena un'ora!!!
Tuttavia è necessario conoscere gli effetti delle singole essenze prima di utilizzarle ed in ogni caso bisogna sempre consultare il proprio medico di fiducia, perchè non è detto che ciò che è naturale è sempre sinonimo di benessere!!! Alcuni oli possono contrastare terapie farmacologiche o addirittura annullare gli effetti, così pure possono risultare tossici per alcuni soggetti affetti da alcune patologie, altri ancora possono risultare abortivi, per cui è vietatissimo l'utilizzo in gravidanza....insomma prima dell'uso consultatevi sempre con un esperto!!!!!
A questo punto nasce spontanea una domanda: come si estraggono gli oli essenziali???
I metodi di estrazione variano a seconda della pianta da trattare. Elenchiamo di seguito i più conosciuti ed utilizzati:
La distillazione in corrente di vapore
Usata in genere per estrarre le essenze dai fiori e foglie.
Questa è l'unica che ho sperimentato personalmente e di cui vi parlerò in una sezione a parte!
La spremitura a freddo
Utilizzata per le essenze agrumarie perchè l'olio essenziale si trova nella scorza, per cui questa deve essere "spremuta" con procedimento a freddo da specifici strumenti.
L'enfleurage
Tradizionalmente consiste nell'estrarre gli oli essenziali per mezzo di un grasso animale. Oggi viene utilizzato il metodo più pratico dell'estrazione con solventi, specialmente per la produzione di essenze dette concrete.
L'estrazione con biossido di carbonio o comunemente chiamato in CO2
Si utlizza l'anidride carbonica per estrarre l'olio essenziale tramite un processo di disintegrazione delle molecole.
L'argomento è vasto da trattare per cui, nel mio piccolo (non essendo io nè medico, nè erborista, ma una semplice appassionata) cercherò di esporvi  le proprietà di ogni singolo olio, il suo uso e le sue "controindicazioni" .

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