domenica 14 settembre 2014

CREMA DA BAGNO

Crema da Bagno


Finalmente ritorno a scrivere sul mio blog, dopo averlo trascurato per svariato tempo :-(
Per creare questa Crema da Bagno tutto è partito da questo video .
Dopo averlo guardato attentamente ho riflettuto sul da farsi e, prima di cimentarmi in questa produzione, ho preferito eseguire una mia sperimentazione.
Avevo in casa della pasta di sapone già stagionata e ferma lì per poter essere eventualmente diluita per la realizzazione di uno dei miei tanti saponi liquidi.
Pasta di Sapone
La ricetta di tale pasta di sapone è la seguente:

  • 300 g di Olio d'Oliva
  • 70 g di Olio di Ricino
  • 30 g di Olio di Arachidi
  • 50 g di Olio di Riso
  • 30 g di Olio di Mandorle dolci
  • 20 g di Cold Cream AP
  • 177 g di Glicerina
  • 104 g di Idrossido di Potassio (KOH) con titolo 85%
Non vi è alcuno sconto soda in quanto la Cold Cream non è stata saponificata, cioè non ho considerato il SAP dei grassi inseriti in crema, per cui alla fine dei conti la pasta di sapone dovrebbe risultare comunque scontata di circa 2%. Noterete che la consistenza è abbastanza dura, anche se fra le mani diventa malleabile come la plastilina :-)
Munitevi di occhialini, guanti, mascherina e grembiule e procedete alla realizzazione della pasta di sapone secondo le istruzioni dettate qui . Fatela stagionare per almeno 2 settimane prima di passare alla diluizione. Con questa ricetta otterrete un fantastico Doccia Shampoo, molto delicato e stranamente dal pH 7-7.5.
Comunque torniamo a noi e vediamo, invece, come realizzare la Crema da Bagno.
Per velocizzare i tempi, come al solito, mi son servita del Bimby, ma nulla toglie che voi possiate utilizzare le fruste di un comune sbattitore elettrico.
Ingredienti:

  • 100 g di Pasta di Sapone
  • 5 g di Burro di Karitè
  • 2 g di Alcol Cetilico
  • 1/2 cucchiaio di Miele di Acacia o Tiglio
  • 160 g di Acqua demineralizzata
  • Fragranza a piacere
Ho inserito nel boccale del Bimby la Pasta di sapone a pezzetti e l'Alcol Cetilico; ho impostato l'elettrodomestico a 15 minuti, 60°C, Velocità 2 ed ho ottenuto una pasta consistente e bianca
Pasta con cetilico
A questo punto ho aggiunto il Burro di Karitè ed ho reimpostato il Bimby: 15 minuti, 50°C, Velocità 4. La pasta si è ammorbidita ulteriormente rimanendo bella bianca, ho spatolato per raccogliere la pasta dalle pareti del boccale ed ho reimpostato il mio aggeggio: 30 minuti, 50°C, Velocità 4.
Mentre il Bimby era in funzione, dal coperchio ho iniziato ad aggiungere a piccole dosi l'Acqua demineralizzata. In pratica, man mano che l'acqua veniva assorbita dall'impasto ne aggiungevo dell'altra sino ad incorporarne 160 g in tutto. Finiti i 30 minuti ho abbassato la temperatura a 37°C ed ho aggiunto il Miele d'Acacia portando la velocità da 4 a 8 gradualmente sino ad ottenere una pasta/crema della consistenza di uno yogurt
Pasta/Crema
Ho tolto tutto dal boccale ed ho versato il mio "intruglio" in una ciotola dove ho proseguito a mescolare con la spatola ed aggiungendoci anche la Fragranza (in questo caso ho utilizzato la Fragranza al tè bianco). La pasta continuava a presentarsi ancora molto "gellosa" quindi mi è bastato aggiungere un'altra puntina di Miele per renderla più liquida
Crema da Bagno
La mia Crema da Bagno ora è pronta per esser travasata in un classico flacone da bagnoschiuma.
La consistenza è questa:
Consistenza cremosa
invece l'effetto schiuma è questo:
Effetto schiuma
Ovviamente è da tener presente che con una mano tenevo la macchinetta fotografica e con l'altra cercavo di "auto strofinarla" per creare la schiuma ahahahahahah Vi garantisco che la Crema da Bagno crea molta più schiuma ;-).
Comunque, a parte gli scherzi, l'esperimento è ben riuscito! L'effetto sulla pelle è molto piacevole perchè, appunto, sembra davvero di lavarsi con una crema e non con un classico bagnoschiuma; in più lascia la pelle molto morbida e profumata tanto che in realtà non si avverte quella spiacevole sensazione di pelle che tira. Mi sono azzardata ad usarla persino sul viso e vi dirò che anche lì si è dimostrata all'altezza della situazione, anzi direi anche meglio rispetto alle mani (sarà che io ho sempre le mani disastrate).
Considerazioni personali:
La Crema da Bagno è sicuramente un prodotto ottimo per la detergenza quotidiana anche se, a livello sensoriale, non trovo grandi differenze, per esempio, tra questa ed il Sapone "Crema d'Avena" oppure il Mandorlito Soap.
In ogni caso è sicuramente più semplice da usare sotto la doccia e, a mio avviso, è anche più igienico, in quanto, a differenza del sapone solido, non rimane a contatto con l'aria e quindi con eventuali batteri microbi ecc. ecc. L'unico inconveniente della Crema da Bagno è il dover utilizzare eventualmente un antiossidante e conservante per preservare sia da irrancidimento i grassi aggiunti e da flora batterica indesiderata a causa del basso pH; ma se voi avrete l'accortezza di prepararne poca per volta, potrete fare anche a meno dei preservanti.
Spero che con questo articolo possiate  perdonare la mia lunga assenza dal blog :-)


giovedì 5 giugno 2014

UNGUENTO IMMORTELLE

Unguento Immortelle

Lo scorso anno avevamo già parlato delle notevoli proprietà terapeutiche dell'Elicriso (Helichrysum italicum): anticoagulante, antiflebitico, antiematoma (il più potente attualmente conosciuto), anticatarrale, mucolitico, espettorante, cicatrizzante, antinfiammatorio, antiallergico, fotoprotettivo. Per uso esterno l'o.e. o l'oleolito di Elicriso sono indicati soprattutto per ematomi esterni ed interni, flebite, paraflebite, eritrosi, couperose, traumi, piaghe, artrite e poliartriti, geloni, ustioni, eczemi...insomma sembrerebbe davvero un elisir di "immortalità". In Francia viene chiamato "Immortelle" e qui in Toscana, invece, viene chiamato "Semprevivo" non tanto per le sue proprietà fitoterapiche, quanto per la peculiarità dei suoi fiorellini che non perdono colore e consistenza dopo l'essiccazione grazie alla particolare struttura "cartacea" delle loro brattee. Anche Plinio descrive questa particolarità dei fiori di elicriso: "...fulgidi come l'oro quando i raggi del sole li colpiscono e non soggetti a imputridire; per questo motivo si fanno ghirlande per decorare le effigi degli dei, usanza scrupolosamente osservata dal re dell'Egitto Tolomeo..." (Storia Naturale).
Dopo aver testato personalmente la "potenza" di questa meravigliosa pianta ho voluto preparare un unguento che potesse sostituire il famigerato Hirudoid, pomata o gel indicati soprattutto per tromboflebiti e flebiti superficiali, stati di infiammazione delle varici ed ematomi! La mia dolce mamma ne aveva sempre un tubetto per tutte le occorrenze...bernoccoli, traumi da urto, post prelievo del sangue, degenza post flebo ecc. ecc. Per ogni livido, lei ci spalmava un pò di Hirudoid e l'ematoma spariva in pochi giorni. Ma, gli effetti sorprendenti di questa pomata non sono forse gli stessi che ci dà l'elicriso sottoforma di olio o unguento? Ebbene sì :-) ma, questa volta, senza effetti collaterali ;-)
E' facilissimo realizzare quest'unguento! Innanzitutto prepariamo una tintura alcolica di Elicriso con una manciata di fiorellini freschi ricoperti da alcool puro (buongusto) e lasciamo macerare per 48 ore al buio.
Fiorellini ricoperti da alcool puro

Passate le 48 ore,filtriamo
Tintura alcolica di elicriso
e mettiamo da parte.  Ora prendiamo circa 50 g di cera d'api di opercolo (io amo quella di Flavio), grattugiamola e poniamola a sciogliere a bagnomaria
Cera d'api d'opercolo
e quando si è sciolta completamente aggiungiamo 30 ml di tintura alcolica di elicriso e continuiamo il bagnomaria affinchè tutto l'alcool evapori. Dopo circa un'oretta versate il liquido in appositi stampini
Cera d'api di elicriso fluida

ed attendete che si solidifichi
Cera di Elicriso

Quando è ben solida sformate la vostra cera di elicriso (eliminando eventualmente l'eccesso di alcool che ovviamente è rimasto liquido) e grattugiatene 12 g che rimetterete a bagnomaria per scioglierla nuovamente. Appena si è completamente sciolta spegnete la fiamma ed aggiungete 88 g di Oleolito di elicriso mescolando affinchè si amalgami tutto per bene e, prima che si solidifichi tutto, aggiungete un paio di grammi di Vitamina E come antiossidante.
Unguento
Invasettate quando ancora il composto è fluido ed attendete che si raffreddi prima di chiudere ermeticamente i vasetti.
Vasetti di unguento
Questo unguento lo potete utilizzare sia sui bambini che sugli adulti ogni qual volta vi sia la necessità di far riassorbire un brutto ematoma...ne basta un pizzico da spalmare sulla parte lesa e lasciare che agisca. Può essere utilizzato anche come base per una cold cream o addirittura per un'emulsione contro le famigerate occhiaie :-)
Unguento Immortelle


domenica 2 febbraio 2014

OLEOLITO DI GINEPRO

Juniperus  communis
Il Ginepro, Juniperus communis (Cupressaceae), è un arbusto perenne di portamento cespuglioso molto diffuso in tutta la fascia mediterranea e montana. Il bosco che mi circonda ne è pieno :-)
Greci e Latini ne apprezzavano le sue presunte proprietà magiche; nel Medioevo si costruivano dei piccoli talismani coi suoi rametti che poi venivano appesi sulle porte di casa per tenere lontano le streghe. Veniva anche bruciato poichè si credeva che il suo fumo purificatore potesse prevenire malattie infettive. Gli Olandesi, nel XVII secolo, dalla distillazione delle sue bacche crearono  il famosissimo Gin.
A parte le leggende e le credenze popolari, al Ginepro vengono attribuite svariate proprietà terapeutiche tra cui un'azione diuretica,  sudorifera, espettorante, antisettica, antidiabetica, antiuricemica, antinfiammatoria,distensiva, drenante, tonificante. Per uso esterno, il Ginepro viene utilizzato soprattutto nelle tendiniti e nelle mialgie, ed è valido contro artrite, reumatismo lombaggini e gotta.
I bagni al Ginepro sono stimolanti, dimagranti e tonificanti.
Le parti utilizzate sono le foglie e le bacche; le prime si raccolgono in primavera, estate o autunno;  i frutti in autunno e si usa essiccarli e conservarli in barattoli chiusi ermeticamente. Famosissime sono le grappe al Ginepro ed altrettanto famoso è il Parampampoli, digestivo servito flambè originario della Valsugana.
Per quel che ci riguarda, il Ginepro lo possiamo estrarre in tutte le salse: Tintura idroalcolica, Gemmoderivato, Idrolato, Olio essenziale e non per ultimo Oleolito.

OLEOLITO DI GINEPRO
  • 100 g di bacche
  • 1 L di olio (500 ml di olio di sesamo e 500 ml di olio di girasole)

Dopo aver raccolto accuratamente le bacche di Ginepro, poniamole distese su una lastra o teglia su una fonte di calore dolce
Bacche di ginepro
Non appena le bacche inizieranno a scaldarsi emaneranno un bellissimo odore ed al tatto risulteranno appiccicose grazie alla resina che le avvolge. A questo punto ponetele in un mortaio ricoperte da una spruzzata di alcool puro; contundetele leggermente e passatele in un contenitore resistente alle alte temperature. Ora mettete il tutto a bagnomaria, fate evaporare leggermente l'alcool e dopo aggiungete l'olio (in questo caso ho aggiunto in pari misura olio di sesamo ed olio di girasole); Fate "cuocere" a bagnomaria per poco più di un'ora. Filtrate quando l'olio è ancora caldo e decantatelo per una notte intera. Il profumatissimo olio è pronto per essere travasato nelle solite bottigliette di vetro e va conservato al fresco e buio.
Oleolito di Ginepro
Non è difficile innamorarsi di questo macerato oleoso sia per il gradevolissimo profumo sia per gli effetti terapeutici. Massaggiato sui muscoli dopo un'attività sportiva aiuta a distenderli con la sua azione decontratturante; ottimo anche per massaggi su gambe affaticate e gonfie grazie alla sua azione tonica e drenante; inserito in un unguento/pomata è indicato per contrastare i geloni; usato in creme ed impacchi per combattere acne e pelli impure nonchè per frizionare il cuoio capelluto in presenza di forfora e capelli grassi. Bè, come vedete di proprietà ne ha svariate....sta solo a voi scegliere dove inserirlo e come usarlo al meglio :-) 






sabato 4 gennaio 2014

IL SAPONE "LAUREATO"

"E gli allori accesi sulle fiamme rituali
mandino un crepitio di buon augurio,
e con questo fausto presagio vi sarà un sacro
anno ricco e felice.
Quando il lauro offre buoni auspici, gioite, o coloni:
Cerere coprirà di spighe il colmo granaio."
(Tibullo, Carmina, II, 5, 81-84)
Il Sapone "Laureato"
Tutti i saponai prima o poi si dilettano nella creazione di un sapone che somigli vagamente al sapone d'Aleppo, ma ahimè, la ricetta di questo fantastico sapone è più segreta di quella della Coca Cola! Comunque, nonostante ciò, nessun saponaio che si rispetti si è arreso di fronte a questo piccolo ostacolo.
Per fare questo sapone ho utilizzato solo due oli: Olio Extravergine d'Oliva ed Olio di Cocco. Innanzi tutto ho preparato l'oleolito con un metodo piuttosto veloce , ma efficace!
OLEOLITO DI ALLORO
Ho raccolto circa 300 g di bacche fresche di alloro ed una bella manciata di foglie; le prime le ho contuse e le seconde le ho sminuzzate grossolanamente ed ho posto il tutto nel boccale del Bimby con un bel bicchiere di alcool puro!
Bacche, foglie di alloro ed alcool puro
Ho impostato il Bimby a 45 minuti, 50°C, velocità 2 con lame al contrario (il tasto che vi permette di non frullare il contenuto). Passati i 45 minuti l'alcool è evaporato del tutto e solo a questo punto ho aggiunto 1 kg di Olio Extravergine di Oliva! Ho reimpostato il mio elettrodomestico a 60 minuti per tre volte, 60°C, velocità 2 come prima. Terminata la digestione a caldo ho filtrato doverosamente l'olio ed ho atteso 24 ore per farlo decantare prima di travasare il tutto in una bottiglia scura.
Come se non bastasse già quest'oleolito, ho voluto macerare le foglie fresche anche nell'olio di Cocco!
OLIO DI COCCO ALL'ALLORO
Sempre servendomi del Bimby ho messo nel boccale circa 100 g di foglie fresche di alloro e le ho frullate per 15 secondi a velocità 10, dopo di che ho aggiunto 200 g di olio di Cocco ed ho impostato per 45 minuti, 37°C, velocità 4! Terminata la macerazione ho filtrato finchè l'olio era ancora tiepido, ricavando 181 g di olio di Cocco verdissimo e profumato. 

DECOTTO/INFUSO DI ALLORO
Nel frattempo, senza stare con le mani in mano, ho preparato un decotto di foglie fresche di alloro seguendo questa procedura: su una bella manciata di foglie sminuzzate ho versato due dita di alcool puro, sempre nel boccale del Bimby! Ho impostato a 15 minuti, 60°C, velocità 4. Al termine ho aggiunto circa 400 g di idrolato puro di alloro AP ed ho impostato a 30 minuti, 37°C, velocità 4.  Ovviamente ho filtrato ed ho atteso che fosse del tutto freddo prima di utilizzarlo.

Ora siamo pronti per preparare il sapone :-) Innanzi tutto "abbardiamoci" come al solito con mascherina, occhialini, guanti e grembiule e poi iniziamo ad effettuare la nostra magia :-)

IL SAPONE "LAUREATO"
  • 819 g di Oleolito di Alloro in EVO AP
  • 181 g di Olio di Cocco all'Alloro AP
  • 300 g di Decotto/infuso di Alloro
  • 15 g di Sodio citrato AP
  • 134 g di Soda caustica (sconto del 6%)
  • 20 ml di o.e. di Alloro AP
Il metodo che ho utilizzato è quello tutto a freddo perchè non volevo rovinare le proprietà dell'Oleolito. Ho versato i grassi nella mia solita pentola in acciaio inox ed ho aggiunto l'o.e. di Alloro;  nel frattempo ho preparato la soluzione caustica sciogliendo dapprima il Sodio citrato nel decotto e poi la soda caustica. Quando quest'ultima era ben sciolta, ho versato la soluzione nella pentola dei grassi rimescolando con un mestolo di legno; dopo circa due minuti son passata al minipimer e frullando ho atteso di arrivare ad un nastro cremoso il quale è arrivato dopo circa 5 minuti. Ho versato immediatamente negli stampi che ho ricoperto con carta forno e poi con un paio di plaid per tenerli al calduccio per almeno 36 ore. Quando ho sformato i saponi li ho personalizzati e li ho riposti immediatamente in una scatola di cartone ricoperti solo da tovaglioli di carta tipo scottex per farli stagionare per almeno 6 settimane.
Siccome son curiosa più delle scimmie, con gli scarti ritagliati dai saponi ho voluto lavarmi le mani immediatamente (lo so che non si deve fare, ma io l'ho fatto :-( ) e vi dirò che dove avevo delle ferite causate dagli aghi di Ginepro non ho più avvertito nè il prurito, nè tanto meno il dolore. Non so se è solo una coincidenza...fatto sta che avevo le mani conciate veramente male e subito dopo averle lavate con questi piccoli scarti, l'infiammazione è passata del tutto!
IL SAPONE "LAUREATO"






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