giovedì 24 gennaio 2019

L'UVA URSINA E I SUOI ESTRATTI

Uva ursina
L'estate scorsa ho avuto il piacere di trascorrere le mie vacanze in Val d'Aosta, precisamente a Verres ospite da Eleonora. Devo dire che più che una vacanza è stato un vero e proprio "campo-scuola" poiché grazie a Luigi, io ed Ely abbiamo avuto il piacere di scoprire dei luoghi segreti dove nascono spontaneamente delle erbe officinali dai grandi poteri medicamentosi, tra queste non poteva certo mancare la splendida Uva ursina.

Tappeto di Uva ursina
Durante la nostra escursione per boschi, Luigi ci ha portate in un luogo dove vi era un intero tappeto di Uva ursina. Immaginate la nostra faccia di fronte a quella incantevole visione. Le nostre cellule cerebrali già danzavano alla sola idea di poter estrarre da questa pianta tutti i suoi costituenti "magici".

Raccolta dell'Uva ursina
Sicuramente sono ben note le proprietà dell'Uva ursina per combattere infezioni e/o infiammazioni del tratto urinario come la cistite, ma non è argomento che mi compete per cui lascio la parola agli esperti.
Ciò che invece vorrei mettere in evidenza sono le proprietà cosmetiche di questa pianta da cui si estrae l'Arbutina, un glucoside idrochinonico che ha come azione quella di inibire l'enzima che converte la tiroxina in melanina; in pratica l'estratto di Uva ursina viene spesso usato in cosmetologia come schiarente per le macchie cutanee dovute all'avanzare dell'età, o al sole, o ancora alla gravidanza.
Oltre all'Arbutina, troviamo anche tannini, iridoidi, piceoside, flavonoidi come l'iperina e l'isoquercitina, triterpeni quale l'acido ursolico e acidi organici i quali, tutti insieme, lavorando in sinergia agiscono come antinfiammatori, antisettici, antimicrobici, calmanti ed astringenti, per cui si rivelano utili per quelle pelli impure, grasse ed acneiche.
L'Arbutina si trova in commercio come sostanza funzionale e si presenta sotto forma di polvere bianca con azione depigmentante, specialmente se associata ad altri attivi schiarenti.
Se Madre Natura ci offre l'opportunità di raccogliere erbe officinali in luoghi incontaminati, quali le Alpi Valdostane, allora possiamo allestire in casa sia una Tintura Madre che un Percolato che andremo ad usare nei nostri cosmetici naturali.
Dell'Uva ursina si utilizzano solo le foglie con qualche rametto poiché le piccole bacche rosse servono solo a cibare alcuni animali.

TINTURA MADRE DI UVA URSINA 55° alcolici
  • 20 g di foglie fresche di Uva ursina
  • 45,26 g (oppure 57,3 ml) di alcool alimentare (alcool buongusto)
  • 42,7 g di Acqua pura e/o oligominerale 
Dopo aver tritato grossolanamente le foglie di Uva ursina, le inseriamo in un contenitore e le ricopriamo con la soluzione alcolica. Chiudiamo e riponiamo il barattolo al fresco e buio per almeno 8 giorni. Agitiamo di tanto in tanto. Trascorso il termine, filtriamo torchiando per bene il vegetale e travasiamo il liquido ottenuto nelle apposite bottigliette scure dalla chiusura ermetica. Etichettiamo e conserviamo il prodotto. Vi ricordo che tale preparazione è adatta solo per un uso topico.  Rivolgetevi al vostro farmacista di fiducia per acquistare la Tintura madre per uso orale.

Possiamo usare questa Tintura opportunamente diluita nel Latte Virginale  per creare un semplice tonico con funzioni depigmentanti, sfiammanti ed antiacneiche.
Il tonico così composto può sostituire anche l'intera FASE A (ovvero la fase acquosa) del vostro cosmetico schiarente. 

PERCOLATO DI UVA URSINA
  • 50 g di foglie e rametti di Uva ursina essiccate e ridotte in polvere
  • 31,72 g (oppure 40,16 ml) di alcool buongusto
  • 158,4 g di acqua pura e/o oligominerale
Preparate il vostro percolato seguendo le indicazioni riportate nel primo volume della collana Amiche per la pelle: Lo spirito vitale dei vegetali  oppure cliccando qui.
In questo caso la soluzione alcolica è a 20° alcolici.

Il percolato che otteniamo è un concentrato di sostanze funzionali che hanno proprietà schiarenti, antinfiammatorie e astringenti e possiamo utilizzarlo in Fase C sino al 10% nelle nostre creme, sieri, lipogel ecc.
Indubbiamente se associato ad altri estratti vegetali che abbiano le stesse funzioni, rendiamo i nostri prodotti ancora più efficaci, fermo restando che nulla fa miracoli se non la prevenzione e la costanza.
La Natura non ci nega nulla, ma si avvale del diritto di non rispondere personalmente delle nostre incompetenze, per cui prima di utilizzare qualsiasi estratto vegetale cerchiamo di informarci se può in qualche modo nuocere alla nostra salute.
L'Uva ursina ed i suoi estratti non presentano controindicazioni né effetti collaterali, ma è sempre meglio documentarsi prima di farne uso anche in un semplice prodotto cosmetico.
Spero che l'articolo vi sia piaciuto ed attendo i vostri eventuali commenti ricordandovi di cliccare sulla casellina "inviami notifiche".

Lalla

Uva ursina


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