E' già da un pò che la bellissima Mimosa è fiorita e ci ha annunciato la primavera coi suoi fiorellini "batuffolosi" gialli che mettono sempre tanta allegria...La stavo attendendo con ansia non solo per goderne della meravigliosa visione ma per estrarne le sue dolci proprietà in quanto è un'alleata della nostra pelle. Già, avete capito benissimo! Questa pianta così dolce nasconde in sè delle qualità che non tutti conoscono. Il fatto stesso che sia tra le prime piante a fiorire anche quando il clima è ancora rigido ci fa pensare che sia molto forte nonostante la sua apparenza così fragile....con i tralci esili e pieni di grappoli di fiorellini gialli, essa ci annuncia la fine dell'inverno e l'inizio della primavera.
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Mazzetti di Mimosa |
Cosa nasconde???? Bene....nasconde delle notevoli proprietà cosmetiche! I suoi estratti si utilizzano soprattutto per le pelli secche, aride e screpolate che, l'inverno purtroppo, contribuisce a rendere ancora più spente! La mimosa ha proprietà lenitive e protettive e dona alla pelle elasticità, levigatezza e lucentezza.Come possiamo usare dunque questa meraviglia della natura? Innanzitutto bisogna dire che da tale pianta si utilizza soprattutto la corteccia. Ma perchè mai dovremmo rovinare la sua bellezza aggredendola in questo modo? Allora cerchiamo la maniera più semplice...cogliamo i mazzettini di fiori e ricaviamoci i nostri macerati.
La prima cosa che ho realizzato coi fiorellini è stato proprio un
macerato glicerico, usando 10 g di fiorellini in 50% di glicerina vegetale e 50% di acqua distillata. Dopo la macerazione ho filtrato accuratamente ed ho strizzato ben bene il succo che ho poi travasato in una delle mie solite boccettine scure.
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Fiorellini di Mimosa |
Poi son passata a distillarla, producendo l'
acqua floreale di Mimosa....ed anche quella l'ho messa da parte in bottiglia di vetro ed ho conservato.
Ovviamente non poteva mancare l'
oleolito che è tutt'ora in macerazione in quanto ogni giorno sostituisco i fiorellini con quelli freschi e quindi la macerazione si protrae sino a fine fioritura.
Poi, stasera ho pensato di fare anche la
pomata/cera alla mimosa, cuocendo la cera d'api a bagnomaria con dentro i fiorellini gialli.
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Preparazione della Pomata/cera alla Mimosa |
Ho lasciato sul fuoco per circa 2 ore e, quando la cera era ancora calda sono passata immediatamente a filtrare (premunendomi di guanti di gomma) in una tela di cotone sottile e strizzando il più possibile i fiori impregnati di cera.
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Cera e fiori in cottura |
Ho lasciato solidificare il liquido ed ho etichettato come al solito.
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Pomata/cera alla Mimosa |
Infine non potevo fare a meno di sfruttare le proprietà di questa stupenda pianta per crearmi una crema adatta alla primavera! Una crema leggera, soffice, di facile assorbimento e spalmabilità, ma non certamente povera di costituenti!
CREMA MIMOSA
- 47,5 g di
idrolato di Mimosa
- 2 g di
macerato glicerico di Mimosa
- 0,5 g di amido di riso
- 5 g di
cera/pomata alla Mimosa
- 2,5 g di burro di Karitè
- 2,5 g di burro di Mango
- 10 g di olio di Argan
- 10 g di olio di Germe di grano
- 10 g di olio di Canapa
- 10 g di olio di Avocado
- 16 gtt di o.e. di Benzoino o Cosgard
- 5/6 gtt di o.e. di vaniglia
Come avrete notato ho utilizzato tutti oli indicati per pelli secche e ricchi di vitamine A, E e B.
Vediamo il procedimento!
Nell'acqua ho sciolto il macerato glicerico e l'amido di riso per creare un gel (trucchetto che mi è stato insegnato da Alessandra, la quale sa perfettamente che io non sopporto la xantana per quel suo effetto bava che lascia sulla pelle appena si spalma un'emulsione dove è stato utilizzato il suo gel). Ho messo quindi la soluzione idrolato/MG/amido a scaldare a bagnomaria insieme alle cere/burri e agli oli. Appena la cera ed i burri si sono sciolti ho aggiunto gli oli mescolando energicamente ed ho fatto in modo che si amalgamassero per bene. Poi, come al solito, ho versato il gel goccia a goccia sempre frullando con la minifrusta ed all'interno del contenitore del bagnomaria a fuoco spento. Con molta pazienza e senza fretta ho continuato a versare il grl amalgamandolo di continuo sino all'ultima goccia. Poi ho lasciato riposare per qualche minuto la mia emulsione che nel frattempo è diventata bella bianca. Prima di passare al bagno freddo ho ridato un'ultima frullatina. Nel bagno freddo ho iniziato ad alternare la minifrusta al cucchiaino cercando di fare la massima attenzione affinchè il composto non si separasse. Infine ci ho aggiunto le essenze ed ho rimescolato per l'ultima volta. Ho lasciato raffreddare per bene il composto prima di travasarlo negli appositi flaconcini.
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Emulsione pronta |
Quando ho notato che la crema era ben ferma allora son passata al travaso e lì ho frullato per appena 1 minuto ancora. Ho lasciato i flaconcini aperti per mezz'ora al fresco. Poi ho chiuso ermeticamente ed ho etichettato come sempre!
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Crema Mimosa |
La crema ottenuta è veramente deliziosa...leggera e dolcemente profumata...indicata, appunto per questa stagione alleggerendoci dalle creme un pò più corpose dell'inverno!