Quando abbiamo parlato degli
oli essenziali e di come vengono ricavati vi ho accennato ad un'antica tecnica artigianale tramite la quale si ricavano le essenze floreali molto delicate come gelsomino, tuberosa e rosa che con la distillazione a vapore perderebbero la loro fragranza a causa del calore, quindi questi delicati fiori necessitano di un'estrazione a "freddo". Tale tecnica si chiama
ENFLEURAGE e consiste in un'estrazione a freddo tramite solvente, il quale in tempi remoti, era costituito da grassi animali come quello di maiale e sugna di bue con l'aggiunta di una piccola percentuale di Benzoino per rallentare l'irrancidimento. Il grasso veniva spalmato su due lastre di vetro bordati di legno, praticamente due telai! Sul grasso venivano poi adagiati i petali dei fiori colti possibilmente la mattina presto; si sovrapponevano le lastre una sull'altra e si lasciavano al buio per almeno 24 ore, poi si riaprivano e venivano rimossi tutti i fiorellini e sostituiti con altri freschi. Tale operazione si effettuava per circa 30 giorni o forse più sino a che il grasso non era completamente saturo di essenza profumata. Terminate queste laboriose operazioni, si passava a raschiare il grasso dal vetro; il risultato era una pomata profumata. A questo punto la pomata veniva "lavata" con alcool etilico fino ad ottenere un olio profumato che, debitamente filtrato, dava origine all' "
ASSOLUTO" da cui si ricavava poi il
PROFUMO.
Nella capitale della profumeria europea, a
GRASSE in Francia venne inventata la tecnica dell'
ENFLEURAGE a CALDO o MACERAZIONE! Si procedeva all'infusione dei fiori in una miscela di grassi ad una temperatura non superiore ai 60° C. Ogni due ore il grasso veniva mescolato e dopo 24 ore i fiorellini venivano sostituiti con quelli freschi...tutto ciò durava circa per un mese....sempre sino a che la pomata non si saturava di fragranza profumata. Anche in questo caso la pomata veniva trattata con alcool per essere lavata ed ottenere così l'essenza
ASSOLUTA.
A chi di noi non è passato per la testa almeno per una volta l'idea di crearsi un profumo o di ricreare una fragranza che ci ricorda qualcuno o qualcosa????!!!! Bene anche in questo caso non potevo certo esimermi dalla sperimentazione artigianale e proprio in questi giorni con l'esplosione della bella stagione vi è per le campagne un manto di fiorellini colorati e profumati come le violette mammole la cui fragranza mi ricorda la pelle profumata dei bambini. Cosa ho fatto???? Eh eh eh.....innanzi tutto ho colto un pò di violette
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violette mammole
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le ho riposte in una scatolina di cartone e son tornata a casa per costruirmi i telai.
Ovviamente non volendo fare spese superflue ho adattato due cornici per foto che avevo in casa inutilizzate
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cornice di vetro per foto |
ho tolto la parte retrostante per ottenere il mio telaio in vetro
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telaio da cornice |
dopo di che son passata a rivestire il vetro con due tovagliolini di lino purissimo
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tovagliolini di lino su vetro |
a questo punto però mi è sorta spontanea una domanda: "che grasso utilizzo???? Non certo quello di origine animale come lo strutto!!!!" ed allora che ho fatto??!! Ho sciolto 100 g di burro di karitè purissimo e inodore con 30 g di olio di girasole e 10 gtt di olio essenziale di Benzoino.
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burro di karitè montato |
Ho montato il burro per renderlo spalmabile e ne ho ottenuto una crema abbastanza densa ma morbida per essere lavorata e spalmata con una classica spatola per dolci
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spatola per dolci |
ho iniziato a spalmare il burro montato sul tovagliolino di lino posto sul telaio
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burro spalmato |
quindi son passata ad adagiare i fiorellini su ogni lastra comprimendo leggermente affinchè affondassero nel burro
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violette adagiate sul burro |
fatto questo, ho sovrapposto le lastre chiudendole
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telai sovrapposti |
ed ho riposto il tutto in un armadio in attesa di cogliere altri fiorellini di violette da sostituire....ciò che farò domani.
Per il momento vi lascio ai preparativi promettendovi di aggiornarvi via via che procederò con questo meraviglioso esperimento.
Spero di non avervi annoiato, ma l'argomento richiede davvero tanta "energia"!
Buon lavoro
Lalla
Lalla, studi tanto ma sei anche piena di inventiva.Seguirò con grande interesse il tuo esperimento. Pallinabis
RispondiEliminaahahahahahahah grazie Pallinabis.....sono una curiosa per natura e mi piace dare vita alle cose.
RispondiEliminaUn abbraccio
Lalla
Eheheheh ! Buona fortuna Lalla !!
RispondiEliminaSei geniale !
Tienici aggiornati ! Con questa precoce primavera non mancheranno le occasioni per passeggiar per violette !
Ah ! (sospirato) La campagna !
Baci
Michela
Michela cara detto da te è un complimento con la C maiuscola!
RispondiEliminaQuestione di pochissimi giorni e mi trasferirò finalmente in campagna.....non vedo l'ora!!! Sarò circondata da uno spettacolo stupendo!!!!
Un bacione
Lalla
E alla fine ce l'hai fatta!!
RispondiEliminaNon avevo dubbi!! :-D
Aile ancora non è finito....ma detto fra noi spero proprio do sì....di esserci riuscita....comunque vi terrò aggiornate.
RispondiEliminaLalla
allora come va l'esperimento???
RispondiEliminaNon ci hai più aggiornato: come sta procedendo? Volevo provare anch'io con i petali di rosa.
RispondiEliminaSi,come va l'esperimento?sono sulle spine...Ormai nn ci sono più fiori!i gelsomini pure sono alla fine...
RispondiEliminaRaffaella
ciao, sono Cinzia, ho scoperto adesso il tuo blog, e sto leggendo alcuni articoli molto interessanti!! (ad esempio la distillazione in corrente di vapore che sperimenterò al più presto)
RispondiEliminaPerò non ho capito dove trovo il seguito di questo esperimento di enflourage??
sarei molto curiosa di sapere la fine . Grazie Cinzia
Ciao Cinzia, in realtà non ho ancora pubblicato la seconda parte di questo articolo perchè mi sono bloccata ahahahahah Confido di pubblicarlo a primavera prossima.
RispondiEliminaUn bacio
Lalla
Ciao Lalla, il tuo blog è meraviglioso :)
RispondiEliminaMa ora è primavera, e noi tutti attendiamo che tu ci dia istruzioni su come proseguire quest'opera deliziosa!
Una curiosità, intanto: mi son chiesto a che serva sovrapporre i due telai. Se il grasso è solido, non c'è neppure il rischio che venga disperso. Ed in ogni caso, per avere perfetta chiusura ermetica si dovrebbe disporre di cornici perfettamente uguali e lisce. Tu come hai fatto precisamente?
Ti ringrazio tanto
Marco
Ciao Marco
RispondiEliminail burro che si utilizza per i telai non è del tutto duro, anzi è morbidino per facilitare l'intromissione dei petali dei fiori. Le cornici sono perfettamente identiche e basterebbe incollare sul telaio delle strisce di velcro affinchè la chiusura sia perfetta (magari non proprio ermetica). In ogni caso si usa sovrapporle per non far disperdere il profumo...l'essenza che è comunque sempre molto volatile.
Spero di avere il tempo necessario per spiegare i passi successivi per ottenere sia la "pomata" profumata e sia l'essenza vera e propria (difficilissima impresa quest'ultima!!!!)
Un bacione
Lalla
Grazie, sei molto gentile! Posso solo chiederti dove hai trovato il burro di karite e gli altri ingredienti per la crema vegetale? E poi.. Il velcro è una soluzione interessante, ma non capisco se attaccarlo lungo i bordi di appoggio oppure esternamente alle due cornici, perpendicolarmente rispetto a prima..! Grazie infinite :)
RispondiEliminaCiao Marco
RispondiEliminail burro di karitè ed altre materie prime le puoi trovare nei siti di vendita on line di materie prime come ad esempio nel sito di Dadalindo.
Per quanto riguarda il velcro, questo lo puoi attaccare lungo i bordi di appoggio delle cornici in maniera tale da permettere una chiusura "quasi ermetica".
Un saluto
Lalla
Lalla, sei fantastica! ho letto la prima parte dell'enfleurage e la distillazione con pentola a pressione e proverò al più presto. Grazie!!! Giorgia
RispondiEliminaGrazie Giorgia :-)
RispondiEliminaUn bacio
Lalla
Bellissimo Lalla .....
RispondiEliminabrava brava e ancora brava
la cosa più bella è sperimentare ....e se poi il risultato c'è è ancora più soddisfacente !!!!!
Paola