giovedì 1 settembre 2011

Oleolito di Cocco


Grazie alle sue proprietà ed al buon contenuto di grassi, l'olio di cocco è particolarmente indicato come rimedio naturale contro la pelle ed i capelli secchi. L'olio di cocco è un olio di origine vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo della parte più interna della noce di cocco. L'olio così ottenuto ha proprietà emollienti, idratanti e nutrienti.
Contiene acido laurico, fonte di monoaurina che ha proprietà antibatteriche ed anti virali, efficace per combattere infezioni come herpes, candida, ceppi influenzali ecc. consigliato perciò durante la gravidanza e l'allattamento giovando alla salute della mamma e alla crescita del bambino. Ideale, infatti per la cura della pelle dei neonati per le sue notevoli proprietà naturali ed anallergiche, calma infatti le irritazioni ed aiuta nelle screpolature e nelle infiammazioni cutanee.
L'olio di cocco è quindi un prodotto molto utilizzato sia in cucina sia in campo cosmetico.
Le donne delle popolazioni tropicali ne sanno qualcosa: lo usano per proteggere i loro capelli dal sole e dalla salsedine. Questo prodotto infatti è perfetto per impacchi sui capelli ancora umidi lasciandolo in posa per poi sciacquarlo come un normale shampoo. Altra proprietà di quest'olio è che non unge e si presenta in forma solida come un burro per cui è ottimo da utilizzare sulle labbra screpolate o come detergente per rimuovere il make up, infatti essendo anallergico non irrita gli occhi quando, con un batuffolo di ovatta lo passiamo sulle palpebre per togliere ogni residuo di "trucco". Applicato sui capelli, quest'olio, agisce da ristrutturante, li preservera dai raggi solari, li nutre e dà loro corpo e pettinabilità, li mantiene sani e lucenti, evitando l'effetto "stoppa" causato dall'inaridimento, infatti è particolarmente adatto per capelli secchi, sfibrati, ispidi o crespi.
Si può applicare sia in piccole quantità, dopo lo shampoo sui capelli umidi, proprio come un balsamo senza risciacquo oppure, come mascera ed impacco nutriente per capelli da tenere in posa per almeno una notte intera avvolgento la chioma con una cuffietta.

Le proprietà di quest'olio sono innumerevoli, ma talvolta è veramente difficile reperirlo! Allora come al solito armiamoci di santa pazienza e cerchiamo di produrlo da soli! Io adotto due semplici modi per ottenere un olio di cocco decente e cioè:
MODO 1): Compro la farina di cocco di origine biologica senza conservanti ed additivi, la verso in un pentolone e la ricopro di acqua demineralizzata; porto a bollore e lascio cuocere per un paio d'ore. Una volta che ho spento il fuoco, lascio il tutto a raffreddarsi, man mano che trascorre il tempo, la farina si deposita sul fondo della pentola ed uno strato grasso si forma sulla superficie dell'acqua. Questo strato grasso inizia a solidificarsi come una lastra che delicatamente, con l'aiuto di un mestolo piatto, tolgo dal contenitore per riporlo in un ciotolino di plastica liscia. Fatto questo, filtro il resto del contenuto della pentola, strizzando bene la farina con un cencio di cotone o lino, raccolgo l'acqua in una caraffa e conservo la farina di cocco in un altro contenitore per adoperarle in seguito. La caraffa la ripongo in frigorifero per un paio d'ore e mi accorgo che anche in questo caso gli ultimi residui di grasso sono venuti in superficie solidificandosi. Col mio solito mestolo piatto prelevo la lastra e la ripongo nello stesso ciotolino di prima che, ora è pronto per essere chiuso e conservato in frigorifero. Il nostro burro o olio di cocco è pronto per essere utilizzato!
L'acqua che abbiamo precedentemente conservato la possiamo ora utilizzare per un bel bagno caldo e profumato al cocco e la farina per farci, invece un ottimo scrub per il corpo. Ottimi rimedi per ritrovarsi una pelle morbida, idratata, pulita e profumata!!!!
(Guardate che bel colore bianco....verebbe voglia di mangiarlo)



MODO 2): Mi procuro come al solito la farina di cocco che in questo caso verso accuratamente nel bicchiere del frullatore, la ricopro di olio di mandorle dolci ed inizio a frullare fino ad ottenere una crema omogenea, fatto questo ripongo il tutto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, avvito il coperchio e metto il mio contenitore in un luogo caldo, possibilmente con qualche ora di sole al giorno, lascio macerare per almeno 4 settimane. Non abbiate timore che l'olio si irrancidisca perchè una delle tante proprietà dell'olio di cocco è proprio questa, cioè essendo ricco di vitamina E e C è un antiossidante naturale, per cui senza timore ponete il vostro barattolino sotto al sole, l'importante è che sia ben chiuso e che di tanto in tanto lo scuotiate.
Trascorso il periodo di macerazione, passate alla fase del filtraggio, aiutandovi sempre con un tovagliolino di cotone o lino e travasate il vostro olio in una bottiglietta scura che tapperete ed etichetterete come al solito! La farina che vi rimane, essendo già ricca di olio, utilizzatela, anche in questo caso, come scrub per il corpo, aiutandovi con un guanto di crine per spalmarvela addosso nel miglior modo possibile, prima di immergervi nella vasca da bagno. Vi ritroverete una pelle luminosa e morbidissima nonchè dolcemente profumata al cocco!

101 commenti:

  1. Adoro tutte le proprietà del cocco....ottimi consigli da applicare senza perder tempo.
    Grazieeeee Lalla.

    Vale.

    RispondiElimina
  2. Ciao Vale....non solo è buonissimo da mangiare, ma è anche un ottimo alleato della nostra pelle

    RispondiElimina
  3. Ciao Lalla, sono contentissima di vederti tra i miei follower :-)
    Io sono alle primissime armi, per il momento sto solo facendo degli esperimenti, ma ho intenzione di impegnarmi! Inoltre non sono molto informata sulle proprietà di cocco, lavanda, ecc., ma ho dato un'occhiata al tuo blog e ho notato che tu sai un sacco di cose, quindi ho deciso.....tu mi farai da insegnante e io studierò!
    Grazie

    RispondiElimina
  4. Mi hai fatto sorridere...non mi ritengo una brava insegnante, ma mi piace condividere con le persone tutte le conoscenze, perchè solo confrontandomi con altri ho la possibilità di crescere ed imparare sempre cose nuove.

    RispondiElimina
  5. Questo post me l'ero perso.
    Trovo sempre nuovi spunti in questo blog,
    grazie mille, Lalla!

    RispondiElimina
  6. Ahi ahi ahi khadi....allora preparati per la prossima raffica di post che ho intenzione di scrivere ^_^

    RispondiElimina
  7. Ciao Lalla!
    Oggi proverò a fare l'olio/burro di cocco con il tuo metodo (il 1°). Finora ho usato quello di Carlitadolce, ma non mi è mai venuto bene, nel senso che ho sempre ricavato pochissimo burro e mi si è solidificato con difficoltà (le prime volte non si è solidificato affatto!!!).
    Perciò è ora di cambiare metodo :D Farò bollire la mia farina di cocco per un paio d'ore e poi farò come dici tu nel post :)

    RispondiElimina
  8. Se riesci a far cuocere per almeno 4 ore, con 250 gr di farina di cocco dovresti ricavare almeno 50/60 gr di burro!!! Quando finisce di cuocere lascia raffreddare tutto in pentola, poi domani filtra tutto e raccogli il liquido in una bella insalatiera di plastica che metterai in frigo. Dopo alcune ore la lastra si sarà formata ed allora potrai estrarla riponendola in un contenitore più piccolo. Alla fine delle operazioni, ti consiglio di scaldare a bagnomaria il burro che hai ricavato così ti rimarrà bello compatto nel barattolino dove lo invaserai. Se hai bisogno di altre delucidazioni chiedi pure ok?

    RispondiElimina
  9. Ciao Lalla! L'ho fatto con 150g e ho lasciato cuocere per due ore! E' venuto!!! Sono contentissima! Con l'altro metodo o non mi veniva o ne veniva pochissimo!
    Oggi lo rifaccio facendolo cuocere per 4 ore, come mi hai suggerito, e utilizzando il sacchettino da 250g. Si conserva a lungo il burro di cocco? :)
    Grazie di tutti i consigli! :)

    RispondiElimina
  10. Wawwwwwwwwwww sono contenta per te.
    In genere questo burro non ha bisogno di conservanti, ma talvolta ci aggiungo qualche goccia di vitamina E, che è puramente facoltativa. Ovviamente se hai scartato tutta l'acqua in eccesso non dovresti avere problemi di conservazione, per cui ti consiglio di controllare ogni giorno il tuo barattolino e se notidell'acqua in fondo al barattolo, buca il tuo burro anche con uno stuzzicadenti, capovolgi il barattolo e fai fuoriuscire tutta l'acqua in eccesso. Facendo così non avrai problemi di muffe e batteri. In più, visto che siamo in inverno, conserva il tuo barattolino nell'armadietto dei tuoi cosmetici, tanto son sicura che non durerà a lungo in quanto ti verrà voglia di utilizzarlo in qualsiasi preparato cosmetico ahahahahahah

    RispondiElimina
  11. Fatto! Ho utlizzato solo 150g di farina (con gli altri 100 ho fatto il latte di cocco... buonissimo!), ho fatto bollire per quasi 4 ore, poi però non sono riuscita ad aspettare fino a stamattina (:D) e ieri, dopo aver spento il fuoco, ho aspettato altre tre ore e poi ho strizzato tutta la farina; ho lasciato in frigo tutta la notte. Stamattina mi sono ritrovata con tanto burro di cocco, bello sodo (a differenza di quello che facevo col metodo di Carlitadolce). Ho riempito un barattolino da 60ml con il burro (e me ne è avanzato dell'altro!). Una parte di acqua, poi, l'ho messa in uno spruzzino per usarla come acqua profumata e con l'altra ho fatto uno struccante bifasico con olio di jojoba.
    Sono felicissima di essere finalmente riuscita a creare il burro! Grazie Lalla, sei grande!!! :)
    Pamela

    RispondiElimina
  12. Brava Pamela....hai visto che bella soddisfazione???? Io il burro di cocco lo metto praticamente dappertutto e lo uso anche come balsamo per i capelli ahahahahahah che mi rimangono profumatissimiiiiiiiiiiiiii

    RispondiElimina
  13. Sì, davvero una soddisfazione! Io avevo proprio la fissa del burro di cocco, perchè pur "spignattando" (ma quanto è brutto questo termine!) con buon successo creme, unguenti e simili non riuscivo mai a ottenere il burro di cocco, che viene considerato una ricetta semplice per chi crea in casa. Grazie al tuo metodo ci sono riuscita :) E' veramente ottimo e ben sodo! Non potevo immaginarlo! Grazie :)

    RispondiElimina
  14. Brava Pam...vedrai che ti verra sempre voglia di farne di più.....e poi hai sentito che buon profumo che rimane in casa???

    RispondiElimina
  15. Vero!!! Ci sarebbe da elaborare un deodorante per ambiente al cocco!:)

    RispondiElimina
  16. Sarebbe goduriosoooooooooo....e chi uscirebbe più da casa?????? ahahahahahahahahha

    RispondiElimina
  17. Uff..ho fatto bollire per 2 ore e mezza ma niente..è ancora lì che raffredda dalle 5 ma è ancora liquido, con la schiumetta bianca e la farina galleggiante..fuoco troppo basso? Devo farlo bollire di più? ..era mezzo chilo di farina in tutto..uff..
    Comunque sei bravissima!! *___*

    Bacione da Alina del forum!! :-)

    RispondiElimina
  18. Alina quanto mi dispiace :-) Lo sai che era successo anche ad un'altra ragazza del forum??? Poi praticamente si è resa conto che era la farina che non era buona. Ha riprovato a rifarlo e finalmente le è venuto fuori un ottimo olio di cocco. Quindi son convinta che tu non hai sbagliato nulla, ma è stata sicuramente la farina!!!! In ogni caso prova a filtrarlo ed il liquido mettilo in frigo oppure fuori dalla finestra.....probabilmente domani vedrai l'olio/burro in superficie....non buttare nulla ancora ok?

    RispondiElimina
  19. Ok! Anche se proverei a farlo cuocere ancora un po', alla fine mezzo kilo è tanto e ho usato due confezioni diverse di cocco, forse 2 ore e mezza di bollitura non erano sufficienti.
    Certo che ci provo!! Non ho nessunissima intenzione di buttarlo!!
    Grazie (ancora) :-P

    RispondiElimina
  20. Tieni conto che la cottura più è prolungata e più ti da i risultati. Poi ovviamente con 500 g di farina l'acqua di bollitura deve essere super abbondante. Spero che stamani tu sia riuscita ad ottenere qualcosa.
    Un abbraccio
    Lalla

    RispondiElimina
  21. In realtà stamattina sono uscita mille volte per fare mille cose e ho preferito aspettare il pomeriggio. Adesso ho rimesso tutto in cottura da un paio d'ore e non ho intenzione di spegnere la cucina prima di stasera!!
    Ti saprò dire!!
    Bacio!

    RispondiElimina
  22. Allora aspetto con ansia il tuo risultato :-)

    RispondiElimina
  23. E' ancora caldo, ma a differenza di ieri c'è tutto un bell'olietto galleggiante che non promette malaccio!! :-D

    RispondiElimina
  24. WAWWWWWWWW allora approfitta che è ancora caldo e cerca di filtrarlo su un telo di cotone...raccogli il liquido e ponilo al fresco....vedrai che l'olio non ci metterà molto a solidificarsi per essere poi asportato delicatamente.
    La farina invece sfruttala per farti un ottimo scrub per il corpo....ti rimarrà addosso un dolcissimo profumo di cocco.

    RispondiElimina
  25. Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì
    E' venuto!!! E' venuto!!!!!!!
    Si sta man mano rapprendendo e pare anche bello spesso!!!
    Ho strizzato la farina poco alla volta in un vecchio gambaletto di nylon XD
    Poi ti dico quanto ne è venuto!!

    Ti dedico il bagno al cocco che farò domani col mio amore!!! <3
    Grazie!! ^.^

    RispondiElimina
  26. Sono contentissimaaaaaaaaaaa
    Hai visto???? Mai disperare!!!
    La prossima volta lo farai sobbollire per almeno 4 ore così almeno non avrai dubbi.
    Un abbraccio
    Lalla

    RispondiElimina
  27. il secondo metodo non lo conoscevo affatto! io usavo il metodo di carlita ma andava subito a male! grazie,proverò il metodo dell'olio! ;) graziee Lalla

    RispondiElimina
  28. In realtà il secondo metodo è un'invenzione tutta mia e quando ho visto i risultati mi è piaciuto subito perchè mi ritrovo un olio liquido ma intensamente profumato di cocco. Il primo metodo invece è quello classico, anche se poi con l'esperienza ho imparato a tenere sul fuoco per almeno 4 ore anzichè due, in quanto più bolle la farina insieme all'acqua e più burro si ricava. Poi un'altra cosa: filtra appena si è intiepidito e metti il liquido subito in frigorifero o in un posto dove ci sia abbastanza freddo. La lastra si forma subito ed è bella consistente....una volta che l'avrai prelevata riscioglila a bagnomaria e fai evaporare quel pò d'acqua che inevitabilmente rimane con la lastra.
    Se hai dei dubbi chiedi pure tranquillamente ok?
    Lalla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lalla..sò che è passato un pò di tempo.. ma il burro (metodo 1) quanto si conserva?

      Elimina
    2. Non si conserva per lungo tempo, per cui ti conviene porlo in freezer perchè essendo comunque grasso non congela e lo preservi in maniera naturale senza affrettarti ad utilizzarlo :-)

      Elimina
  29. sisi certo! non appena lo farò ti chiederò informazioni se necessario :) ma è possibile farlo con olio di girasole ad esempio? riso,olys..che cosa ne pensi?
    un bacioo <3

    RispondiElimina
  30. Io adoro l'olio di girasole per fare gli oleoliti perchè è difficile che irrancidisca e poi perchè è molto leggero....quindi vai tranquilla!!!!
    Lalla

    RispondiElimina
  31. che bella ricettina!!!

    avevo giusto giusto la farina di cocco in casa e l'ho messa subito sul fuoco!!!!

    ho messo 150g di farina...spero solo di non aver messo troppa poca acqua...:/

    ad ogni modo verso le 21.30 dovrei spegnere il fuoco...incrociamo le dita!!!!

    grazie!!!

    RispondiElimina
  32. Ciao Elisa, se lo hai fatto cuocere per almeno 4 ore sicuramente avrai ottenuto l'olio/burro di cocco. Comunque fammi sapere come è andata ok?
    Lalla

    RispondiElimina
  33. ciao lalla, innanzitutto complimenti per questo blog, l'ho appena scoperto e non riesco a smettere di spulciarlo!
    Ho deciso di provare il secondo metodo usando però l'olio di riso (che pure non dovrebbe irrancidire presto) magari miscelandolo a quello di mandorle dolci, volevo chiederti: quanto si conserva poi quest'oleolito?
    Quale dei due metodi ritieni più profumato?
    Grazie Mille!

    RispondiElimina
  34. Grazie Anna
    il secondo metodo ti permette di creare un quantitativo maggiore di oleolito ed è sicuramente più profumato in quanto la farina di cocco rimane più a lungo nel vasetto. La durata è quella di tutti gli altri oleoliti e cioè almeno un anno se tenuti ben conservati. Se poi vuoi garantirti una maggiore conservazione puoi anche aggiungere qualche goccia di vitamina E che è un ottimo antiossidante. Quando lo farai fammi sapere come ti è venuto perchè ci tengo alle vostre recensioni.
    Ti auguro una magnifica serata
    Lalla

    RispondiElimina
  35. ma con 150 gr di cocco quanta acqua dovrei mettere nella pentola piu o meno ? ^^ cmq complimenti per l utilissima guida !!

    RispondiElimina
  36. Non ha importanza il quantitativo di acqua che ci metti, l'importante è che la farina di cocco ci navighi dentro comodamente considerando che deve sobollire per almeno 3/4 ore....almeno non rischi di doverla rimboccare ogni mezz'ora.
    Un abbraccio
    Lalla

    RispondiElimina
  37. Ciao lalla, volevo chiederti un paio di cose:
    1)la pentola nella quale farò bollire la farina con l'acqua deve rimanere coperta?e quando spengo?
    2)il burro inizia a formarsi già durante la cottura o solo durante la permanenza in frigo?
    scusa per tutte queste domante ma vorrei capire meglio :)
    Saretta.

    RispondiElimina
  38. Ciao Saretta scusa se ti rispondo con ritardo!
    La pentola non c'è bisogno di coprirla, l'importante è che ci sia abbondante acqua perchè una cottura di almeno 4 ore è lunghetta. Il burro non lo vedi da subito in quanto la farina di cocco è in "subbuglio".....ma quando spegni il fuoco e lasci riposare affinchè si raffreddi un pò prima di mettere in frigorifero, inizierai a vedere l'olio che galleggia sull'acqua. Poi il giorno dopo quando si sarà ben raffreddato vedrai proprio la lastra di grasso/burro. Spero di esserti stata d'aiuto.
    Un baciotto
    Lalla

    RispondiElimina
  39. Ciao! Grazie per l'idea.. lo farò sicuramente!! :-)

    RispondiElimina
  40. Ciao, scusa ma sono curiosa anch'io, vorrei fare l'olio di cocco, poi posso usarlo per fare il sapone? Sarei proprio contenta si potesse utilizzare per il sapone, ciao e grazie i tuoi consigli sono utilissimi

    RispondiElimina
  41. Ciao, vorrei fare una riflessione su questo metodo: vale la pena far bollire per 4 ore con notevole dispendio di tempo e di gas, per ottenere un risultato che forse non vale la pena? Mi spiego meglio: il giuoco vale la candela?
    Allora non è forse meglio comperarlo l'olio di cocco bio?
    Grazie della attenzione

    RispondiElimina
  42. Il burro/olio di cocco ricavato in questo modo può essere tranquillamente utilizzato per fare i saponi ed ha lo stesso indice di saponificazione dell'olio di cocco.

    E' vero che 4 ore di bollitura risultano esser tante con un dispendio di gas, ma generalmente io mi avvalgo di questo metodo quando purtroppo non ho in casa l'olio di cocco e, siccome nella mia città non vi sono negozi etnici presso cui posso reperirlo facilmente, sono "costretta" ad ingegnarmi per ricavarlo da sola. In ogni caso la tua riflessione non è assolutamente sbagliata.

    Vi auguro una buona domenica
    Lalla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è comnq farlo in casa di sicuro da più soddisfazione che comprarlo, vuoi mettere?

      Elimina
  43. ahahahahahah Certo Maddy...tutto ciò che otteniamo con le nostre mani acquista maggiore pregio.
    Un bacione
    Lalla

    RispondiElimina
  44. Ciao Lalla vorrei provare a usare il secondo metodo che mi sembra più facile e adatto a chi è alle prime armi come me ^^ ho solo una domanda, quali sono le proporzioni di farina di cocco e olio di mandorle dolci da utilizzare? grazie e complimenti per il blog!!

    RispondiElimina
  45. Ciao cara, per le proporzioni è semplice. Considerando che l'olio di mandorle dolci costicchia un pò usane 100g da frullare con 50g di farina di cocco. Se poi, invece, vuoi ottenerne di più, puoi optare per l'olio di semi di girasole che è un olio molto valido e più economico, quindi in questo caso puoi sbizzarrirti a produrre una quantità superiore di oleolito di cocco.
    Un abbraccio
    Lalla

    RispondiElimina
  46. Ciao Lalla il tuo blog è interessantissimo e tu hai una grande fantasia..proprio quello che a me manca...volevo chiederti una cosa..se faccio l'oleolito di cocco dopo che lo frullo al posto di metterlo alla luce del sole posso utilizzare il metodo a caldo come per gli altri oleoliti?quindi frullo olio e farina di cocco poi metto in barattolo e faccio scaldare a bagno maria per un paio d'ore...che dici si puo fare?inoltre potrei utilizzare la farina di cocco rimasta dalla lavorazione del burro di cocco?se puoi rispondimi al piu presto perchè ho appena fatto il burro di cocco e vorrei utilizzare la farina rimasta almeno entro questi giorni se no ho paura che vada a male e poi così posso recuperarla tutta perchè 250 gr di farina sono tanti solo per fare scrub!grazie di tutto un abbraccio =)

    RispondiElimina
  47. Sì, puoi procedere a bagnomaria però devi filtrarlo quando è ancora caldo. La farina puoi provare a congelarla nelle vaschette del ghiaccio ed utilizzarla via via che ne hai bisogno....oppure puoi sfruttarla per farci qualche buon dolcetto al cocco impastandola come si fa per la farina di mandorle
    Spero di esserti stata d'aiuto
    Lalla

    RispondiElimina
  48. ciao lalla usando il escondo metodo per conservarlo meglio o
    ltre alla vit E un rametto di rosmarino ci andrebbe bene ?
    E il rosmarino nel caso secco o fresco?
    grazie in anticipo

    RispondiElimina
  49. Ciao manu, scusami se rispondo solo ora, ma ho avuto 3 settimane di duro lavoro senza soste neanche durante i weekend.
    Dunque per passare a noi ti dico che io generalmente non aggiungo mai nulla nei miei oleoliti specialmente se ho utilizzato l'olio di semi di girasole che è già tanto ricco di antiossidanti. Ma se proprio vuoi ci puoi aggiungere qualche goccia di vitamina E.
    Un bacione
    Lalla

    RispondiElimina
  50. Ciao, vorrei chiederti una cosa rispetto al primo metodo: come diceva qualcuno, quattro ore di gas sono tante; potrebbe aiutare l'uso della pentola a pressione, che dimezza i tempi? Viste poi le alte temperature che si raggiungono forse sarebbero anche meno di due, le ore. Come ti suona? Grazie anticipatamente e complimenti per il blog!

    RispondiElimina
  51. Ciao Eli
    in realtà ci ho pensato milioni di volte alla possibilità di utilizzare la pentola a pressione per ricavare l'olio di cocco dimezzando i tempi, ma....colmo dei colmi....ho sempre avuto il terrore di cucinare con tale pentola che sino ad ora ho usato solo ed esclusivamente per distillare. In ogni caso se tu sei pratica e già sei abituata a cucinare con la pentola a pressione non ti rimane altro che provare, magari cominciando con una piccola dose per vedere cosa ne ricavi....anzi mi farebbe davvero piacere se tu potessi sperimentare così che io forse mi possa decidere finalmente ad utilizzare il mio aggeggio infernale anche per la semplice cottura di cibi ed altro.
    Un bacione
    Lalla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene Lalla, appena mi organizzo faccio le mie prove e ti terrò informata. Se nel frattempo qualcuno ci avesse già provato, accetto consigli e osservazioni. Intanto ringrazio tutti coloro che finora hanno partecipato a questo post, rendendolo ancora più interessante. :-)

      Elimina
  52. Grazie a te Eli
    aspetterò con ansia i tuoi risultati.
    Buona giornata
    Lalla

    RispondiElimina
  53. Ciao Lalla!!! volevo ringraziarti per questo post...l'ho trovato per caso ed ho seguito i tuoi consigli il mese scorso, e la "ricetta" è riuscita alla perfezione, ma per decidermi a scriverti un ringraziamento ho aspettato del tempo per testare ben benino il mio burro!! e devo dire che è fenomenale..ed anche quelle 4 ore di gas le vale tutte....in questo momento lo sto rifacendo perchè mi è terminato già da un po'... ^__^
    Grazie mille davvero!!

    RispondiElimina
  54. Grazie a te Vale per la tua testimonianza <3
    Lalla

    RispondiElimina
  55. ciao lalla!!ho provato ieri...e stamattina avevo il mio bellissimo burro!!grazie mille!! che soddisfazione!! un saluto silvia

    RispondiElimina
  56. Bravissima Silvia :-)
    Un baciotto
    Lalla

    RispondiElimina
  57. Lallina, ti avviso: sto facendo la prova con la pentola a pressione... stay tuned! ;)

    RispondiElimina
  58. Non vedo l'ora di sapere il risultato ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sinceramente ho provato proprio oggi con la pentola a pressione ed è stato un vero flop!!! non è venuto nemmeno mezzo grammo....tempo e farina di cocco sprecati... :( ed il brutto è che sono rimasta senza ....no no..metodo tradizionale forever!!

      Elimina
    2. mmmmmmmmmmm io non ci ho mai provato ad estrarre l'olio di cocco con questo metodo, ma non so perchè dubitavo che potesse dare dei risultati in quanto è la prolungata decozione che permette alla farina di sciogliere l'olio in sè contenuto e quindi ecco perchè servono dalle 2 alle 4 ore di cottura. Peccato però! Sarebbe stato certamente un buon metodo per ottenere l'olio di cocco in tempi del tutto dimezzati e con minor dispendio di energie e di materie prime!

      Elimina
  59. ciao Lalla, prima di tutto ti faccio i miei complimenti riesi a spiegare benissimo ogni passaggio :D ..pero volevo chiederti quanto tempo dura questo oleolito, cosi mi regolo per la quantita, grazie milleeee

    RispondiElimina
  60. Ciao Giovanna
    per esperienza posso dirti che col primo metodo la durata non è lunga per cui l'olio/burro di cocco che ottieni devi utilizzarlo nel giro di due settimane a meno che non lo congeli e così lo preservi da qualsiasi irrancidimento senza che questo si solidifichi. Col secondo metodo invece vai tranquilla perchè è un semplice oleolito macerato in olio e non essendoci la presenza di acqua la sua conservazione è più duratura nel tempo.

    RispondiElimina
  61. Ciao! Complimenti per il blog.... mi piace troppo! Mi hai acceso in testa mille idee!!
    Ho preparato anch'io questo olietto, ho strizzato bene bene la farina anche con un passaverdure ;) ... solo che non ho ben capito il risultato finale quale dev'essere, o meglio quale consistenza deve assumere. Perchè sono venute a galla delle particelle "agglomerate" che suppongo debba prelevare... ma io mi aspettavo un bello strato di burro... tipo patina!! Non so me si sono spiegata! Ho il barattolo in frigo gia da alcuni giorni sperando di vedere apparire come per magia questa famigerata e agognata lastra, ma niente... quindi butto tutto o prelevo quelle particelle?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lella84
      scusami se rispondo solo ora.
      Che strano che non si sia formata la famigerata lastra di burro! Le particelle di cui parli dovrebbero essere solo agglomerati di farina di cocco per cui inutilizzabili al nostro scopo.
      Hai strizzato tutto quando era ancora ben caldo????

      Elimina
  62. Sta cuocendo, manca un'ora e poi lo posso spegnere e vediamo sta sera cosa verrà fuori! Io adoro il cocco! E ho messo a macerare anche il caffè con l'alcol per l'oleolito al caffè ti terro aggiornata dei progressi!
    Grazie per queste favolose ricette!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok...fammi sapere allora dei tuoi risultati :-)

      Dell'oleolito di caffè te ne innamorerai ;-)
      Buon sabato
      Lalla

      Elimina
  63. Allora l'oleolito di cocco è venuto,pochino, ma è venuto e l'oleolito di caffè l'ho filtrato e sta venendo proprio bene colore ambrato e intenso odore di caffè l'odore dell'alcol é quasi sparito :) grazieee

    RispondiElimina
  64. Wawwwwwwww che bella soddisfazione :-)
    Brava
    Baci
    Lalla

    RispondiElimina
  65. Ciao, sono nuova, seguo da un po il blog che mi fa leggere un post dopo l'altro.... quindi complimenti :D
    la mia domanda è: secondo te è possibile fare il burro oltre che con il cocco disidratato magari con altro (ad esempio le bucce del limone secche e tritate o altro)?
    grazie mille
    Lory

    RispondiElimina
  66. Ciao Lory hai provato a procedere in questo modo per le scorze di limone?: http://impatiens-magicanatura.blogspot.it/2013/03/olio-di-limonoi.html

    RispondiElimina
  67. cara Lalla l'oleolito ottenuto con il secondo metodo (al sole) si può utilizzare per fare il sapone? mi sapresti dire che indice di saponificazione ha in modo da inserirlo in qualche ricetta o ne hai già una che mi è sfuggita? grazie
    cristina

    RispondiElimina
  68. Ciao Cristina
    l'indice di saponificazione dipende dal tipo di olio che tu hai utilizzato per farci l'oleolito al sole. Se per esempio hai usato quello di girasole allora il SAP sarà quello dell'olio di semi di girasole, se invece hai utilizzato l'olio di oliva allora sarà quello corrispondente a quest'olio e così via. Quindi come vedi non è difficile ricavare il SAP

    RispondiElimina
  69. Ciao Lalla,
    ho scoperto il tuo blog da poco e mi piace molto. Così ho provato a fare l'oleolito di cocco, ma...forse ho messo poca acqua e quindi la farina non ha lo spazio per depositarsi sul fondo, ma rimane tutta bella compatta. Cosa mi consigli di fare? La strizzo così e provo ad estrarre qualcosa o rimetto altra acqua e continuo a far cuocere? Inoltre ho una curiosità:ma l'acqua deve per forza essere demineralizzata? Se mettessi quella del rubinetto cosa succederebbe?
    Grazie mille in anticipo
    Chiara

    RispondiElimina
  70. Ciao Chiara
    aggiungi altra acqua e continua a cuocere, vedrai che alla fine qualcosa verrà fuori. Non è obbligatorio usare l'acqua demineralizzata specialmente se la tua acqua di rubinetto non è calcarea come la mia.
    Lalla

    RispondiElimina
  71. Ok, allora aggiungerò altra acqua e riproverò!
    Fortunatamente non è molto calcarea l'acqua dalle mie parti ;-)
    Grazie mille Lalla, ti farò sapere.

    RispondiElimina
  72. Perfetto Chiara
    allora tienimi aggiornata.
    Un bacio
    Lalla

    RispondiElimina
  73. Ciao Lalla,
    ho fatto bollire ancora con altra acqua e in effetti una sostanza bianca è cominciata ad affiorare. Dopo ho messo il tutto in frigo per far raffreddare meglio, ma la sostanza bianca più che somigliare a un burro, somiglia a una cera! E' dura :-( Certo l'ho presa lo stesso, l'ho spezzettata e l'ho messa in un contenitore, poi l'ho fatta un po' sciogliere per fargli una forma, ma poi è tornata dura come cera. Come mai? Cosa ho sbagliato ancora?
    Grazie ancora.
    Ciao
    Chiara

    RispondiElimina
  74. Ciao Chiara
    non hai sbagliato nulla perchè è proprio quella la consistenza che devi ottenere!!! L'olio di cocco sembra una cera, ma non lo è. Con le basse temperature rimane solido, mentre appena si superano i 25°C ritorna liquido :-)

    RispondiElimina
  75. Ciao Lalla,Ti seguo d poco e subito mi sono innamorata di ciò che fai...fra ieri e oggi ho provato a fare l'olio di cocco con il primo metodo (in pentola) ma ne è venuto pooooco poooooco...come mai?ho fatto 150 grammi x 2 ore e mezza...in più stamattina l'ho visto non troppo oleoso e l'ho fatto cuocere ancora una mezzo'retta..ma fai conto che mi è venuto giusto a filo per riempire il fondo di un vasetto per omogeneizzato...sai spiegarmi perchè?Ufffffaaaaa...ero super entusiasta,ho sbagliato qualcosa? Baci baci :)

    RispondiElimina
  76. Ciao Belinda
    non credo tu abbia sbagliato nulla, solo che per esperienza personale ti posso dire che la resa non è altissima a meno che tu non cuoci almeno 250g di farina di cocco. Lasciandola bollire per 4 ore in abbondante acqua ricaverai più o meno 60 g di olio di cocco.
    Perciò non disperarti e magari ritenta con un quantitativo maggiore.
    Un abbraccio
    Lalla

    RispondiElimina
  77. Bellissimo olio magari fossi brava come te!!!! a me non e' venuto nulla :( ho messo il cocco 250gr in acqua fatto bollire 4 ore raffredato tutta la notte filtrato messo in frigo neppure una goccia ....non vorrei buttarlo lo rimetto sul fuoco grazie mille

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e' venutooooo l'ho rimesso sul fuoco 2 ore ben 70 gr di olio perfetto!!!!!

      Elimina
  78. Ciao Sabrina e scusami se non ti avevo ancora risposto :-(
    Sono contenta comunque che tu abbia risolto da sola...questo ti sta ad indicare che talvolta è l'esperienza quella che "comanda" nel senso che man mano che acquisirai dimestichezza scoprirai tutti i trucchetti per ottenere i migliori risultati e diventerai bravissima :-)
    Un abbraccio forte
    Lalla

    RispondiElimina
  79. Ciao Lalla ,domani mi procuro la farina . . . e lo faccio quest'olio , mi serve un rimedio per i capelli fini e crespi che mi ritrovo . Mi sembra più semplice il metodo 1 . Ti faccio
    poi sapere . Buona serata

    RispondiElimina
  80. Sì, cara fammi sapere se riesci a rimediare i tuoi capelli :-)
    Un bacio
    Lalla

    RispondiElimina
  81. Ciao Lalla , sono felice di comunicarti che sono riuscita !!!!! ; l'ho provata sui capelli sia come impacco, che dopo lavati , il risultato è spettacolare !!!! by by capelli crespi !!!!!.Approfittando della rimanenza ho fatto lo scrub ai piedi de mio marito e anche ai miei . . . e devo dirti che sono felice del risultato . Volevo chiederti per quanti giorni posso conservare l'acqua filtrata e la rimanenza della farina ?

    RispondiElimina
  82. Che bella soddisfazione. Sonia l'acqua e la farina non si conservano a lungo, al massimo un paio di giorni. Ma se tu vuoi puoi congelare il tutto ;-)
    Un bacio
    Lalla

    RispondiElimina
  83. complimenti per questo blog, appena scoperto.
    ho fatto subito l'oleolito al caffè, mandarino e carote, che sono in macerazione, farò sapere.
    per il cocco, invece, un flop!
    nemmeno una gocciolina e che odoraccio.
    credo di aver acquistato una farina di cocco scadente,a cui è già stato estratto l'olio, possibile?
    allora ho pensato di utilizzare la polpa di un cocco vero, frullata con acqua. cosa ne pensi?

    RispondiElimina
  84. Ciao
    mi dispiace per il tuo olio di cocco. Strano però che abbia fatto un odoraccio. Hai riprovato a cuocerla nuovamente per più ore?
    Se non sbaglio alcune persone hanno anche usato la polpa fresca del cocco con lo stesso procedimento per ottenere l'olio. Provaci e poi fammi sapere :-)
    Un bacio
    Lalla

    RispondiElimina
  85. Ciao lalla.ho la farina di cocco e vorrei fare il primo metodo, e poi farci il sapone con la farina di cocco rimasto per fare scrub corpo+olio di cocco+burro karitè...volevo chiederti di cos'altro ho bisogno per farlo

    RispondiElimina
  86. Ciao Rossana
    certo che puoi fare quello di mandorle col secondo metodo, però in questo caso procedi con una digestione a bagnomaria su fiamma dolcissima solo per un paio d'ore e poi filtri perchè le mandorle, come tutta la frutta secca tende ad irrancidire facilmente. Quindi dopo aver filtrato l'olio, conservalo ben chiuso in luogo buio e fresco. Fammi poi sapere come viene ok?

    RispondiElimina
  87. Rossana ora puoi anche fare gli altri oleoliti da semi oleacei ;-)

    RispondiElimina
  88. Ciao, per il secondo metodo posso usare la farina di cocco impalpabile? Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho mai visto la farina di cocco impalpabile, ma credo che non ci siano problemi con secondo metodo, purché sia pura e senza aggiunta di amidi o altre farine :-)

      Elimina
  89. io ho fatto il latte di cocco...ma per mangiarmelo! ora l'ho messo in frigo per ottenere lo splendido burro di cocco. e poi... mah, burrini o sapone. indecisa :) grazie mille Lalla, a presto farò anche il sapone liquido! :)

    RispondiElimina

Lasciate un commento

Licenza CreativeCommons

Licenza Creative Commons
Questa opera di Lalla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Basata su un lavoro di impatiens-magicanatura.blogspot.com.
Permessi oltre lo scopo di questa licenza possono essere disponibili presso http://creativecommons.org/.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...