Un altro modo molto semplice di estrarre i principi attivi da una pianta è certamente la preparazione di unguenti e creme secondo il metodo di Galeno. Rimanendo sempre fedele a questa scuola non posso che elogiarne ogni tecnica! Avrete capito ormai da tempo che non sono solita pubblicizzare siti dai quali si possono acquistare materie prime per la cosmesi autoprodotta, in quanto gli elementi indispensabili per me, rimangono sempre la cera d'api, la lanolina e le acque floreali...insieme alle essenze! Ingredienti di facile reperibilità e, che da sempre, sono stati fondamentali per la preparazione dei cosmetici e rimedi casalinghi.
La differenza tra un unguento ed una crema, così detta cold cream, sta solo nel fatto che nel primo si usano solo oli e nella seconda vi è una piccola porzione di acqua.
Un unguento, veniva preparato facendo bollire la pianta o droga medicamentosa nel grasso animale, che poi con l'andar del tempo è stato sostituito dal burro, poi dalla cera d'api e poi dalla lanolina.
La pianta fresca bolliva insieme al grasso fino a che la sua acqua non evaporava del tutto; a quel punto si passava al filtraggio, che avveniva quando il composto era ancora caldo. Poi veniva riposto nei contenitori e, a raffreddamento raggiunto, lo si chiudeva ermeticamente e si conservava per l'occorrenza.
Questo è un esempio di unguento....in particolare è l'unguento espettorante, tipo Vicks da spalmare sul petto o sotto al naso quando si soffre di un brutto raffreddore. Facendo bollire nella lanolina l'eucalipto, la menta piperita e la lavanda si ottiene un composto che già di per sè libera le vie nasali....ma con l'eventuale aggiunta di altri ingredienti, diventa un vero balsamo espettorante, dalla consistenza morbida e dal profumo inconfondibile.
La crema, o cold cream, differisce in quanto, come ho detto prima, vi è l'aggiunta di un'acqua floreale. Più o meno le proporzioni sono le seguenti:
2/5 ml di essenze
70 ml di oli vegetali
10/15 g di cera d'api (o 15/20 g di lanolina, oppure 5/10 g di burro di cacao)
20 ml di acqua floreale
In questo caso la consistenza cambia notevolmente
La crema assume un colore molto più chiaro, anzi direi bianco, grazie all'emulsione tra cera ed acqua.
Meno grassa rispetto all'unguento, la cold cream si utilizza soprattutto come crema notte, oppure come crema protettiva di inverno, quando il clima diventa più rigido. La presenza di cera d'api la rende asciutta sulla pelle, rinfrescante grazie all'acqua e nutriente grazie agli oli.Forse questa preparazione è un pò più difficile per chi non ha dimestichezza, in quanto l'emulsione avviene attraverso un riscaldamento delle due fasi: acquosa ed oleosa! La temperatura ottimale per emulsionarle è sui 35/40°. Delicatamente bisogna aggiungere l'acqua a filo (come si fa per una maionese quando si aggiunge l'olio) nella soluzione oleosa, mescolando di continuo finchè l'impasto non si omogeneizza e si sbianca raggiungendo una consistenza cremosa. Al raffreddamento si aggiungono gli oli essenziali.
Da queste semplici basi si possono ricavare un'infinità di prodotti adatti alla nostra pelle e ai nostri piccoli acciacchi quotidiani. Basta conoscere le proprietà delle erbe e degli oli che si utilizzano per preparare questi prodotti made in home.
La differenza tra un unguento ed una crema, così detta cold cream, sta solo nel fatto che nel primo si usano solo oli e nella seconda vi è una piccola porzione di acqua.
Un unguento, veniva preparato facendo bollire la pianta o droga medicamentosa nel grasso animale, che poi con l'andar del tempo è stato sostituito dal burro, poi dalla cera d'api e poi dalla lanolina.
La pianta fresca bolliva insieme al grasso fino a che la sua acqua non evaporava del tutto; a quel punto si passava al filtraggio, che avveniva quando il composto era ancora caldo. Poi veniva riposto nei contenitori e, a raffreddamento raggiunto, lo si chiudeva ermeticamente e si conservava per l'occorrenza.
Unguento espettorante |
La crema, o cold cream, differisce in quanto, come ho detto prima, vi è l'aggiunta di un'acqua floreale. Più o meno le proporzioni sono le seguenti:
2/5 ml di essenze
70 ml di oli vegetali
10/15 g di cera d'api (o 15/20 g di lanolina, oppure 5/10 g di burro di cacao)
20 ml di acqua floreale
In questo caso la consistenza cambia notevolmente
crema nutriente notte |
Meno grassa rispetto all'unguento, la cold cream si utilizza soprattutto come crema notte, oppure come crema protettiva di inverno, quando il clima diventa più rigido. La presenza di cera d'api la rende asciutta sulla pelle, rinfrescante grazie all'acqua e nutriente grazie agli oli.Forse questa preparazione è un pò più difficile per chi non ha dimestichezza, in quanto l'emulsione avviene attraverso un riscaldamento delle due fasi: acquosa ed oleosa! La temperatura ottimale per emulsionarle è sui 35/40°. Delicatamente bisogna aggiungere l'acqua a filo (come si fa per una maionese quando si aggiunge l'olio) nella soluzione oleosa, mescolando di continuo finchè l'impasto non si omogeneizza e si sbianca raggiungendo una consistenza cremosa. Al raffreddamento si aggiungono gli oli essenziali.
Da queste semplici basi si possono ricavare un'infinità di prodotti adatti alla nostra pelle e ai nostri piccoli acciacchi quotidiani. Basta conoscere le proprietà delle erbe e degli oli che si utilizzano per preparare questi prodotti made in home.
Questo post è da studiare bene bene :)
RispondiEliminaPensavo che per emulsionare la cold cream (ho fatto altre creme, ma mai una cold cream) si dovesse raggiungere la temperatura di 70°!
70° è il punto di fusione di alcune cere, ma poi bisogna aspettare affinchè si abbassi la temperatura altrimenti si smontano immediatamente. L'ideale sarebbe sempre 35/40° e l'emulsione ti viene fuori da sola con un solo cucchiaio mescolando energicamente.
RispondiEliminabel post. me la daresti una dritta? mio fratello soffre moltissimo alle mani d'inverno (lavora in un officina)avrei voluto prepararle qualcosa io. ma le ricette di creme sono ardue e hanno ingredienti che io non ho per il momento. potrei preparare una cold cream? e se si quali oli essenze son più adatte secondo te? grazie in anticipo!!!!!!!!!:-) Vale. baci dalla sardegna alla toscana
RispondiEliminaLa cold cream in questi casi è adattissima per creare una crema mani per pelle che soffre. Se mi dici che tipo di ingredienti hai in casa vedrò di suggerirti una ricetta ad hoc per il tuo fratellone.
RispondiEliminaBaci
Lalla
Ah, quindi anche una normale crema viso/corpo/mani si emulsiona a 35-40°? Non lo sapevo! Caspita, è pure meglio! Ho sempre emulsionato a 70°, perchè in genere tutti dicono di emulsionare a 70°. Devo dire che finora tutte le emulsioni mi son venute bene e hanno retto, ma spesso ho notato una cosa strana (almeno per me...), e cioè che una crema fluida dopo 3-4 giorni, a volte 1 settimana, mi diventava corposa e densa. Dipende dal fatto che ho emulsionato a 70° e frullato tanto (frullo tanto perchè ultimamente ho messo da parte gli emulsionanti considerati più "professionali" ed emulsiono con la lecitina di soia liquida autoprodotta. Mi soddisfa pienamente!)? :)
RispondiEliminaPamela con la cera e la lanolina io emulsiono sempre intorno a quella temperatura. Con altri ingredienti (tipo gli emulsionanti più professionali non ho molta dimestichezza).
RispondiEliminaLa lecitina, per problemi di salute non posso utilizzarla, per cui non conosco gli effetti che ha su una crema.
Molto utile,preparerò qualcosa per mio marito che in inverto ha le mani piene di "crepe" che addirittura sanguinano. Che oli devo aggiungere perché sia efficace nel suo caso? Grazie
RispondiEliminaCiao Sabrina,
RispondiEliminasicuramente l'oleolito di iperico che è cicatrizzante ed a questo punto farei un mix con jojoba e mandorle dolci...tutti e tre insieme sono altamente idratanti; poi aggiungici qualche goccia di o.e. di lavanda anch'essa cicatrizzante, ma se non ti piace l'odore perchè è troppo femminile, puoi sostituirlo con olio essenziale di limone o arancio dolce.
grazie lalla ..sei gentile, allora ho a disposizione olio mandorle dolci,jojoba,cocco,rosa mosqueta,argan,olio semi lino, o.e. limone, arancio dolce,lavanda,cipresso,menta,patchouli, rosmarino. burro karitè, di cacao, cera d'api, burro monoi. poi oleolito al peperoncino, carota, rosmarino e curcuma.tocoferolo e pantenolo..niente altro mi sa..una cold cream per il mio fratellone uscirà?
RispondiEliminaAllora Valentina con questi ingredienti ti viene fuori una super crema per le mani del tuo fratellone. Questa di seguito potrebbe essere indicatissima:
RispondiElimina- 10 g di cera d'api
- 15 g di burro di karitè
- 15 ml di oleolito di carota
- 10 ml di olio di argan
- 15 ml di olio di mandorle dolci
- 15 ml di olio di jojoba
- 20 ml di acqua oligominerale o distillata oppure floreale
- 2,5 ml di o.e. di limone
- 2,5 ml di o.e. di arancio
Scalda le due fasi separatamente (acquosa ed oleosa), quando le cere ed i burri si sono sciolti incorpora gli oleoliti e continua a scaldare sino a raggiungere la temperatura di 35/40°; a filo aggiungi l'acqua sempre mescolando. Poni il contenitore in un bagno freddo e continua a mescolare....quando sarà intiepidito aggiungi gli oli essenziali e rimescola nuovamente. Versa in un contenitore per creme e non chiudere immediatamente, ma ogni tanto continua a dare una mescolata. A raffreddamento ultimato puoi chiudere il tuo barattolo e la crema è pronta per essere utilizzata. Se non ti senti sicura dimezza le dosi e vedi un pò come ti viene in maniera da non sprecare ingredienti ok? Poi fammi sapere come è andata e se hai bisogno di ulteriori consigli sai che sarò lieta di darteli.
Un bacione
Lalla
Ciao!Ho alcune domande: in questa ricetta serve il conservante o sono gli oli essenziali che aiutano?
EliminaNon riesco a capire quale tipo di cold cream necessita di conservante e quale no.
Vorrei fare una crema per pelli miste per me ed una per pelli secche a mia sorella 50/50 (per viso). Ho cera d'api,olio mandorle,burro karitè, olio ricino, olio girasole,olio oliva, burro di cocco, alcuni oli essenziali.
Mi puoi aiutare? ah.....Ho appena travasato oleolito di benzoino.....non serve dirti il profumo.....ho lasciato anche la polevere che si era formata sotto il vaso.Ho fatto bene? Posso usarlo nella cold cream. grazie!!!
Nicoletta
Ciao Nicoletta
Eliminain linea di massima quando la percentuale di acqua è bassissima, come in questo caso, non vi è la necessità di un conservante, ma al massimo di un antiossidante poichè la cold cream è composta per l'80% di grassi. Ma nel momento in cui si supera il 20% di acqua, allora in questi casi è meglio preservare le creme con un buon conservante.
Per quanto riguarda invece le preparazioni che vuoi fare puoi prendere per esempio la crema alle rose che è adatta per pelli secche....invece per pelli miste sarebbe meglio abbassare notevolmente la fase grassa ed aumentare quella acquosa.
L'oleolito di benzoino è un qualcosa di sublime ed io lo aggiungo volentieri nelle mie creme perchè oltre al buon profumo che emana è anche un eccezionale antiossidante. In ogni caso se hai bisogno di qualche dritta rimango a tua disposizione.
Un bacio
Lalla
Posso usare come conservante l'oleolito di benzoino che ho preparato, nella crem cold che necessita di conservante,o devo procurarmi un'altro conservante?
EliminaIndichi o.e. benzoino ma non so se definisci l'oleolito che ti prepari o se acquisti o.e.?Scusami se sono dura a capire....
Grazie! Sei fantastica! Nico
Ciao Nicoletta
Eliminadunque se la tua crema ha una percentuale bassa di acqua puoi utilizzare l'oleolito di benzoino che hai fatto in casa come conservante/antiossidante e ce ne puoi mettere almeno 5 g. Se invece la tua crema avrà un'alta percentuale di acqua, allora sarai costretta ad utilizzare un conservante diverso.
L'olio essenziale di benzoino è molto più concentrato dell'oleolito, quindi ne basterebbero poche gocce. In ogni caso puoi usare l'uno o l'altro indifferentemente (cambiano solo le dosi) perchè comunque il benzoino risulta sempre una buona alternativa agli antiossidanti generali.
Spero di averti aiutata :-)
Certo che si! Sperimento e poi ti dico :)
Eliminagrazie!!! Nico
per fare la cold cream che è una crema basica non occorre misurare la temperatura con un termometro come si fa con le creme più elaborate. Il metodo che suggerisce Lalla va benissimo! La temperatura di 70 gradi è essenziali per quelle creme più elaborate che utilizzano emulsionanti più professionali quali montanov, metilglucosio sequistereato+cetilico, lamecreme, ecc. Comunque per una crema mani non crediate che una crema cosiddetta "elaborata" sia migliore di una cold cream. Tutt'altro! La cold cream a base di cera d'api o anche emulsionata con la lecitina è letteralmente imbattibile per le mani screpolate.
RispondiEliminaPer chi invece fa la cold cream con la lecitina di soia : ATTENZIONE! Non c'è bisogno di scaldare l'emulsione! La lecitina emulsiona benissimo anche a freddo! E questo metodo è molto utile in caso di oli termolabili, cioè di oli che perdono le loro qualità per effetto delle alte temperature.
Evviva le cold cream! ♥
Alex66
Grazie Alex per il tuo intervento....ti sono grata per questo supporto...anche perchè come ben sai non ho molta praticità con altri emulsionanti per così dire più "professionali". Le mie creazioni rimangono sempre fedeli alla "vecchia" scuola di Galeno che sinceramente non ha nulla da invidiare alla nuova!!! E poi vuoi mettere il buon odore che ha la cera d'api vergine dell'apicoltore??? Mi verrebbe voglia addirittura di mangiarla ahahahahahah
RispondiEliminaGrazie Alex
Lalla
ciao..:-) ho realizzato la mia prima cold cream..e m'è venuta!!!yeah..stento a crederci..ne ho fatto la metà..vediamo un pò cosa dice il fratellone..che poi è più piccolo di me..quindi fratellino..comunque grazie mille..sono molto soddisfatta..devo provare le tue focacce alla pizzaiola sembrano gustose
RispondiEliminaVale...sono contentissima per te e....vedrai che il tuo fratellino te ne sarà grato!!!
RispondiEliminaSicuramente ti verranno bene anche le focacce....ne sono sicurissima.....
Bacioni
Lalla
carissima Lalla, finalmente una chiara spigazione di come fare una crema con la cera d'api ! ! ! ! Evviva ! ! ! !
RispondiEliminaAllora....da anni conoscevo le dosi, ma non il procedimento, mi sono dilettata a fare dei semplici unguenti utilizzando il burro di cacao, che trovo facilmente dal panettiere, ma la cera d'api vergine , non sono mai riuscita a procurarmela, pur consumando kili di miele oramai da anni che mi procuro dall'apicultore di fiducia, ma, niente da fare, uffa, non mi da mai la cera d'api, indifferente alle mie continue proteste, uffa , uffa
La lanolina credo si possa comprare anche in farmacia, ma non ho mai osato chiedere, perchè, sono una consumatrice di ingredienti naturali ed economici, quindi alle mie " strane" richieste il farmacista sgrana sempre gli occhi ed infastidito esclama frasi ......... ironiche, e puntualmente insite perchè io acquisti i comuni prodotti da banco già pronti , perchè, a suo dire più convenienti.......
Quindi come procurasi la cera d'api ????? e la lanolina ?????? poi, come e quanto si conservano ????? che prezzo hanno ???????
(naturalmente a parte gli acquisti nei noti siti di materie prime, tipo AZ o DS ecc.. utili per ordini cospicui )
Baci,baci.........peruginaaaaaaaaaaa da Gabry a te ed alla mitica Alex, sempre chiara e coerente.
Cara Gabry proprio sabato sono andata presso l'apicoltore di fiducia ed ho acquistato la mia amata cera d'api al modico prezzo di 3 euro per 500 g. Per quanto riguarda la lanolina (poco più di 5 euro per 250 g) la acquisto presso la parafarmacia di fiducia che vende materie prime per l'autoproduzione di preparati galenici. Essendo, queste due sostanze, delle cere hanno una lunga conservazione se ben tenute lontano da fonti di calore e ben chiuse. Se hai difficoltà a reperirle fammi un fischio....Perugia-Siena non sono poi così distanti.
RispondiEliminaUn bacione
Lalla
Che fortuna Lalla ! ! ! !
RispondiEliminaDovrò cambiare apicultore! ! ! !
Si, Perugia-Siena non sono così distanti.
Prima, o poi ci incontrermo per conoscerci e scambiarci degli ingredienti, non vedo l'ora ! ! ! ! La cera d'api, è sicuramente la prima della lista, ma sicuramente non sarà la sola !
Come sai, io sono una spignattina novella, i vari tentativi fatti con emulsionati professionali, sul prezioso consiglio di Alex, ,hanno dato degli ottimi risultati, quasi, quasi stento a crederci, troppo bello per essere vero! ! ! E, anche la cara
lecitina di soia è sorprendente, ottengo delle emulsioni fantastiche, sarà solo fortuna dei principianti?????? Che ne dici???
Aspetto di ricevere, in questi giorni, gr 100 di cera gialla da DS e poi inizierò ad usarla.
La tua cold crema, sarà il primo esperimento, sono anni che avevo voglia di fare questa crema letta e copiata dalla serie:
I QUADERNI DI CLARA
Oli essenziali ,gli aromi della salute
e..... mi sembra , di capire, che anche tu possiedi questo prezioso libricino, Vero ?????
Baciotiiiiiiiiiiii, Gabry
Oddio questo libricino mi manca all'appello...già il nome mi sta troppo simpatico.
RispondiEliminaGeneralmente io uso i consigli de "Le erbe nostre amiche" in tre deliziosi volumetti dove sono raccolte un sacco di informazioni, curiosità, tradizioni popolari e schede complete di molte piante...nonchè piccoli rimedi naturali per acciacchi di stagione ahahahahahahah
Vedrai che ti divertirai un mondo a creare la cold cream perchè ti puoi sbizzarrire come ti pare con gli oli da aggiungere e via via che prenderai dimestichezza sarai in grado anche di cambiare le dosi dell'acqua aumentandole secondo l'esigenza.
Ci dobbiamo mettere d'accordo per incontrarci....sarebbe bello!
Lalla
oh!!! Lalla, sono felicissima, dopo due tentativi andati a vuoto, sono riuscita finalmente a fare una vera cold crem,per le mani ed i piedi screpolati, ed è venuta una meraviglia!!!!
RispondiEliminaSarei tentata di partire e venire a Siena per faretela vedere!!!!!
Ho usato gr 10 di cera d'api e gr3 di burro di cacao, olelito di limone, olio di riso, olio di ricino , acqua minerale, e per finire, 15 gocce di olio essenziale limone.
Profuma, profuma, profuma, ed è piacevolissima sulla pelle!!
Grazie mille Lalla, e con te vicino non ho paura di sbagliare.
Baciotti Gabry
Wawwwwwwwww sono contentissima Gabry.....le cold cream sono facilissime da realizzare ed oltretutto sono molto più economiche rispetto a quelle create con tanti emulsionanti ed attivi. Non che quelle non siano buone, ma sono un pochino più difficili da realizzare. Invece il mio intento è quello di insegnare anche alle meno esperte il procedimento per creare in casa delle semplici creme e soprattutto non far spendere tanti soldi alle lettrici che vogliono realizzarle. Mi rendo conto che la maggior parte dei lettori dei blog di cosmesi autoprodotta sono giovani ragazze che purtroppo dipendono ancora dalle loro famiglie, per cui non mi sembra giusto consigliare loro di acquistare degli ingredienti costosi e difficili da reperire.
RispondiEliminaUn contò è sprecare pochi grammi di cera d'api ed un altro conto è sprecare degli ingredienti più costosi.
Quindi evviva la produzione casalinga economica ed ecologica.
Baci
Lalla
allora io vorrei imparare a farla ma ho la pelle mista e temo le creme troppo grasse, tu me la consigli? grazie bellissimo blog
RispondiEliminaciao lalla ho fatto la tua cold cream con gli ingredienti che hai consigliato a valentina mettendo al posto dell,oleolito di carota quello alla calendula e devo dire che mi e uscita benissimo la sto usando per le labbra per le mani e anche come crema notte e mi va bene in tutti i cAsi grazie e buona giornata
RispondiEliminasono rosaria scusa non ti avevo detto chi sono
RispondiElimina@angela66 tieni conto che la cera d'api tende ad asciugarsi molto bene sulla pelle, quindi considerando la tua che è mista io procederei col metodo 50% e 50% cioè metà grassi e metà acqua. La scelta degli oli deve puntare su quelli molto leggeri tipo vinaccioli, girasole ecc....dovresti riuscire ad ottenere così un'ottima crema che non ti lascia untuosità e che grazie ai principi attivi delle piante che utilizzerai otterrai la crema fatta ad hoc.
RispondiElimina@Rosaria, son contenta che tu abbia provato a fare questa crema....è davvero una bella soddisfazione vero???
Un bacione
Lalla
Ciao, sono Paola. Belle le tue ricette. Vorrei provare a realizzare creme a base di olio di cocco autoprodotto ( metodo 1). Il problema e' che dopo qualche giorno dalla produzione deteriora. Che ne pensi? baci, PaolaN. B. Io lo uso anche solo per la psoriasi, conosci rimedi piu' efficaci?
RispondiEliminaPaola in questo caso dovresti utilizzare sia un buon conservante che un ottimo antiossidante in modo tale da non incorrere nel deterioramento delle creme stesse.
RispondiEliminaCIAO LALLA X FARE LA COLD CREAM X IL VISO DEVO METTERE GLI STESSI INGREDIENTI QUANTITATIVI X MANI O CORPO??? CHE OLEOLITO MI CONSIGLI X UNA PELLE NORMALE X CINQUANTENNE!!!!HO TANTISSIMI OLEOLITI FAI DA ME E VORREI UTILIZZARLI .....GRAZIE LALLA !!!!NE APPROFITTO X FARTI GLI AUGURI DI UN SERENO NATALE BACIO SELLY
RispondiEliminaCiao Selly
RispondiEliminauna cold cream per il viso molto bella e adatta a tutti i tipi di pelle è questa: http://impatiens-magicanatura.blogspot.it/2011/12/crema-alle-rose.html Chiunque l'abbia fatta mi ha confermato che è una crema strabiliante :-)
Auguro anche a te un bellissimo Natale
Un abbraccio
Lalla
Ciao a tutti e ciao lalla! Sapreste spiegarmi come mai la mia cold cream fatta con 12 gr di cera,20 ml di acqua di rose e 70 ml di oli vari si è addensata poco e niente? O meglio l'ho messa in frigo e dopo 4 ore era leggermente piu densa...ma mi sembra difficile che domani mattina assuma la giusta consistenza. dove posso avere sbagliato? claudia
RispondiEliminaCiao Claudia
Eliminavedo solo ora il tuo commento :-(
Non saprei dirti quale possa essere l'errore visto che generalmente il 12% di cera rende una cold cream piuttosto densa :-(