mercoledì 12 settembre 2018

CORTISONE VEGETALE CARDIOSPERMUM HALICACABUM COME COLTIVARLO

Cardiospermum halicacabum
Nell'ormai lontano  febbraio del 2013 scrissi un articolo dove proposi una pomata home made: "Pomata al cortisone vegetale" nella quale inserii il 10% di Tintura madre di Cardiospermum halicacabumfornitami dalla dottoressa Michela (Farmacia San Michele di Foggia).
Fino a quel momento poco o nulla si sapeva circa le proprietà terapeutiche di questo vegetale e, con tutta franchezza, neanche mi ricordo come venni a scoprire gli studi condotti sugli effetti "cortisonici" del Cardiospermum. Fatto sta che da quell'istante in avanti fu sempre più difficile trovare in commercio la Tintura Madre. Non è complicato, invece, trovare pomate e/o gel che contengano gli estratti di Cardiospermum.
Tutta la parte aerea fiorita della pianta è ricchissima di principi attivi, quali: saponine, tannini, alcaloidi, fitosteroli e tantissimi altri dai nomi impronunciabili. Sono proprio i fitosteroli i responsabili dell'effetto cortison-like e sono contenuti soprattutto nelle sommità fiorite della "droga".
Moltissimi studi, condotti sui soggetti affetti da dermatiti di vario genere, orticarie, eczemi, eritemi, punture di insetti, arrossamenti, desquamazioni cutanee, psoriasi ecc., hanno dimostrato l'efficacia degli estratti a base di Cardiospermum e hanno provato con successo gli effetti antinfiammatori ed antipruriginosi simili a quelli dovuti all'uso del cortisone, senza però averne le controindicazioni di quest'ultimo.
Indubbiamente, questa pianta, non può certo mancare nella dispensa dei nostri "farmaci naturali" proprio grazie alle sue innumerevoli proprietà. Ma, non trovando più in commercio la Tintura Madre, come facciamo a procurarcela? E qui il bisogno aguzza l'ingegno e, se Maometto non va alla montagna, è la montagna ad andare da Maometto. Basta procurarsi i semini di Cardiospermum per poi coltivare la pianta nei nostri giardini o anche sui nostri balconi, poiché cresce tranquillamente anche in vaso.
Partiamo dal presupposto che il vegetale in questione appartiene ad una famiglia di piante rampicanti tropicali che cresce spontaneamente in India, Sud America ed Africa.
La nostra bella Italia ha un clima mite e temperato, dove le estati sono lunghe, calde e soprattutto umide; niente di meglio per coltivare il Cardiospermum.
Seguitemi e vi dirò come fare.
Verso la fine di febbraio preparate un semenzaio in una cassetta di legno (tipo quelle della frutta) e riempitela di torba mescolata a terriccio universale nella quale interrerete i vostri semini alla profondità di 2 cm circa. Bagnate abbondantemente e ricoprite con pellicola trasparente. Ponete la cassetta in un luogo caldo e soleggiato della vostra casa ed attendete con pazienza l'arrivo della primavera.
Tenete conto che i semi cominceranno a germogliare alla temperatura di 25°C circa.
Terminate le ultime gelate, potete sistemare la vostra cassetta fuori in giardino o sul balcone in pieno sole. Ricordatevi di bagnare di tanto in tanto il terriccio se questo si fosse seccato troppo e, continuate a mantenere la pellicola.
Appena compariranno i primi germogli, potete eliminare la pellicola trasparente ed attendete che le piantine raggiungano almeno 10/15 cm di altezza prima di interrarle in piena terra e/o in vaso.
Il Cardiospermum non ama molto le insolazioni, per cui abbiate cura di sistemarlo in una zona in semi ombra, magari sotto la protezione di qualche bell'arbusto. Inoltre ricordatevi che, essendo un rampicante, dovrete sistemare delle canne di Bambù o delle impalcature di sostegno dove la pianta si avvolgerà e crescerà florida.


Piante di Cardiospermum halicacabum in vaso

Annaffiate regolarmente senza esagerare. A primavera inoltrata, inizieranno a comparire i primi boccioli

Boccioli di fiorellini del Cardiospermum
da cui spunteranno dei piccoli e teneri fiorellini

Particolare del fiorellino in ingrandimento
Ogni fiorellino, a distanza di tre giorni circa,  si trasforma in frutto, ovvero al posto del fiore inizia a crescere e gonfiarsi una "pallina" a forma di lanterna che somiglia tantissimo al frutto dell'Alchechengi.

Lanternine ovvero frutti del Cardiospermum

Particolare delle lanternine
La pianta cresce vertiginosamente se ben curata e concimata e, produce decine di frutti tutti i giorni. Nonostante la sua apparenza esile si dimostra, invece forte, persino di fronte alle intemperie come vento, temporali ed acquazzoni improvvisi, classiche manifestazioni metereologiche estive, ma dovete ripararla in caso di grandinate che sarebbero letali. Il Cardiospermum continua a vegetare rigoglioso sino alla fine di ottobre e le sue lanterne iniziano ad imbrunire, assumendo un color miele dalla consistenza quasi cartacea.
Ogni lanterna matura custodisce  tre piccoli semi scuri, grossi quanto un granello di pepe e con un cuoricino bianco che li caratterizza.

Lanterne mature e semi di Cardiospermum

Particolare ingrandito dei semi di Cardiospermum
Prima che l'intera pianta possa seccare in vaso e, mentre è ancora verde e ricca di fiorellini, raccoglietela, tagliando direttamente dalla base.
Trituratela grossolanamente per poi procedere alla preparazione della Tintura Madre e del rispettivo oleolito di cui parleremo in un altro articolo. Nel frattempo potete riporla, tutta triturata, in sacchetti per alimenti o sottovuoto e conservarla in congelatore fino al momento dell'utilizzo.
Spero di esservi stata utile poiché sono veramente minime le informazioni che riguardano la coltivazione del Cardiospermum halicacabum.

Lalla

16 commenti:

  1. Grazie, chiarissimo nelle tante e preziose informazioni



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lalla
      Grazie per le preziose informazioni, puoi darci indicazioni più chiare per fare tintura e oleolito?
      Ho la piantina in giardino con delle belle lanternine verdi

      Elimina
    2. Salve Lalla, anch'io vorrei indicazioni per oleolito e tintura madre. Grazie

      Elimina
  2. Grazie per le informazioni! Una domanda: per fare la TM si devono usare anche i semi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si usano i semi ancora freschi che si trovano nelle lanternine verdi. Quelli secchi invece è meglio conservarli per riseminarli l'anno successivo

      Elimina
  3. Ho scoperto il cardiospermum sotto forma di pomata omeopatica ed è stata una illuminazione...sono riuscita a risolvere una forte irritazione e conseguente desquamazione della pelle dele gambe di mio figlio all' epoca undicenne. Da piccolino l irritazione era localizzata sui piedini ma in forma veramente violenta...andavo sempre alla ricerca di rimedi naturali per non dover giungere a usare il cortisone al quale cmq ho dovuto ricorrere. La scoperta del cardiospermum è stata risolutiva.

    RispondiElimina
  4. Ciao, molto interessante questo tuo post sul cardiospermum! Dopo averlo letto mi sono procurata i semi e ho aspettato con ansia la primavera per poterli piantare. Ora ho delle belle piante con cui vorrei fare l'oleolito. Ti volevo chiedere, devo usare la pianta fresca oppure la devo essiccare prima di metterla in olio? Ti ringrazio anticipatamente.

    RispondiElimina
  5. Buongiorno Lalla!
    Seguendo il suo consiglio ho piantato il cardiospermum e ora stanno crescendo alcune piantine. Tra poco dovrebbero iniziare a fiorire. Lei parlava della ricetta della Tintura madre ma non sono riuscita a trovarla sul suo sito...Potrebbe dirmi come prepararla per essere pronta a produrla nel momento in cui le piantine avranno raggiunto il maggior sviluppo. Grazie infinite e un grande abbraccio.
    Laura

    RispondiElimina
  6. Pochissimo tempo fa ho letto su guna della possibilità di utilizzare creme a base di cardiospermum halicacabum per aiutare a tenere sotto controllo i fastidi della dermatite atopica. Vorrei provare così da limitare l'uso di cortisonici classici. Leggendo il tuo articolo mi è venuta voglia di provare a coltivare questa pianta per farci la tintura madre da aggiungere alle creme, secondo te potrebbe funzionare per il mio problema?

    RispondiElimina
  7. Ciao! Io la uso in pomata( comprata) x il granuloma anulare ..Ti chiedo: tra non molto andrò a vivere a 1000 metri di altitudine ,credi possa crescere li? Avrò un orto e vorrei prepararmi l ' unguento da sola .

    RispondiElimina
  8. Grazie per le tue informazioni, non sapevo niente di questa pianta, che mi incuriosisce molto, vedrò di procurarmi i semi. Complimenti per la chiarezza nella descrizione

    RispondiElimina
  9. Complimenti molto interessante

    RispondiElimina
  10. Ciao Lalla dove posso trovare ulteriori tuoi consigli?

    RispondiElimina

Lasciate un commento

Licenza CreativeCommons

Licenza Creative Commons
Questa opera di Lalla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Basata su un lavoro di impatiens-magicanatura.blogspot.com.
Permessi oltre lo scopo di questa licenza possono essere disponibili presso http://creativecommons.org/.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...