venerdì 23 novembre 2018

FILLER E SIERO EFFETTO LIFTING SEMPLICE E VELOCE

Filler e Siero effetto lifting

Dite la verità...quante volte vi è capitato di essere invitate all'ultimo momento ad una cena o ad un aperitivo con le amiche? In questo periodo pre natalizio più che mai! Ma talvolta ci sentiamo fuori tono e, sol perché non abbiamo il tempo di darci una bella sistemata, siamo disposte a rinunciare ad una serata in allegria. Sarebbe un peccato no?
E allora come possiamo renderci  curate e presentabili in pochi minuti?
Innanzi tutto se non abbiamo il tempo di farci uno shampoo per rimettere in piega in nostri capelli cerchiamo di dare loro una bella spazzolata ed acconciarli nel migliore dei modi, magari legandoli e lasciando cadere qualche ciocca qua e là. Poi passiamo al viso. Strucchiamoci e laviamoci per benino. A questo punto ci serve un prodotto che sia in grado di dare tono e luminosità alla nostra pelle in pochissimi minuti e, cosa c'è di meglio di un Filler o Siero dall'effetto lifting?
Sono anni che uso questi due prodotti, nati appunto dalla necessità di nascondere la stanchezza quotidiana e quelle micro rughe di espressione dovute ad una giornata piuttosto stressante.
Il Filler ed il Siero effetto lifting sono semplicissimi da realizzare ed anche velocissimi nell'esecuzione, nonché economici in quanto abbiamo bisogno veramente di pochi ingredienti di facile reperibilità.
Per i miei prodotti ho utilizzato soprattutto il Fiordaliso ed i suoi estratti, ma nulla toglie che voi possiate usare ciò che più ritenete necessario per le vostre esigenze. Ora vi descriverò come ho realizzato il Filler ed il Siero.

FILLER E SIERO EFFETTO LIFTING

  • 80,6 g di Idrolato di Fiordaliso (sostituibile con semplice acqua demineralizzata o altro idrolato)
  • 0,8 g di Sodio Alginato (reperibile presso qualsiasi farmacia)
  • 3 g di Gomma Arabica (Gomma di Acacia reperibile presso qualsiasi negozio di prodotti biologici)
  • 10 g di Gel di Sodio Jaluronato sostituibile con 10 g di Gel di semi di Psillio (i semi di Psillio sono reperibili presso qualsiasi farmacia, erboristeria o negozi di prodotti biologici) o Gel di Aloe Vera
  • 3 g di Glicerina di Fiordaliso (pianta macerata in glicerina pura per svariati mesi)
  • 2 g di Gel di Consolida Maggiore sostituibile con Gel di pale di Fico d'India o altra Glicerina di Fiordaliso
  • 2 cucchiaini di oleolito di Fiordaliso in olio di Ricino
  • 0,6 g di Cosgard o altro conservante
Pesate l'Idrolato e dividetelo a metà inserendolo in due bicchieri differenti. In uno fate idratare il Sodio Alginato; nell'altro unite tutti gli altri ingredienti tranne i cucchiaini di Oleolito e fatevi idratare la Gomma Arabica.
Dopo alcuni minuti mescolate con una bacchetta di legno (o vetro) il contenuto dei vostri bicchieri. Vedrete che si formeranno dei piccoli grumi, ma non preoccupatevi perché ora passerete ad utilizzare il frullatore ad immersione. Frullate sino ad ottenere dei gel corposi e lisci, privi di qualsiasi grumo. Unite ora il contenuto dei due bicchieri e date un'ultima frullata. Ottenuto un gel trasparente e consistente ora potete nuovamente dividere in due porzioni:
- La prima è già pronta per essere confezionata in apposito flacone

Filler effetto lifting


Avete ottenuto in questo modo il Filler da applicare su viso pulito e ben deterso, picchiettandolo in particolar modo sulle zone del contorno occhi e labbra. Si asciuga in pochissimi secondi ed avrete immediatamente la pelle distesa e "tirata" tanto da nascondere quelle piccole rughe di espressione. Subito dopo potete applicare la vostra crema preferita e procedere con il trucco.

- La seconda porzione che avete nell'altro bicchiere potete ora addizionarla con i due cucchiaini di Oleolito. Frullate per omogeneizzare il tutto sino ad ottenere una emulsione bianca dalla consistenza di una panna cotta e a questo punto trasferite in un dispenser.

Siero effetto lifting


Anche il Siero si utilizza allo stesso modo del Filler, ma grazie al suo piccolo contenuto di Olio/Oleolito vi evita di utilizzare una crema prima del trucco. Gli effetti sono identici e cioè la pelle si rivela da subito ben distesa e "tirata".
Come avrete notato l'esecuzione dei due prodotti è di una semplicità spaventosa, ma ciò che più vi sorprenderà sarà proprio l'effetto lifting che donerà alla vostra pelle. Indubbiamente si sta parlando di effetti momentanei e non duraturi nel tempo, cioè non sono prodotti miracolosi che nel tempo faranno scomparire le vostre piccole rughe, ma certamente vi permetteranno di trascorrere una intera giornata, o una serata, con una pelle distesa e luminosa come se foste appena uscite dal salone di una brava estetista.

Filler e Siero effetto lifting

Da ora in avanti potrete accettare qualsiasi invito dell'ultimo momento perché avrete a disposizione il vostro magico prodotto che vi consentirà in pochissimi minuti di apparire belle, luminose e fresche come se vi foste riposate in un bel centro SPA.
Fatemi sapere se lo avete realizzato e soprattutto gli effetti che vi ha "donato". 
Attendo i vostri commenti.
Buon Weekend a tutti

Lalla






lunedì 29 ottobre 2018

SAPONE CREMINO

Sapone Cremino
Trovo che l'autunno sia per me il periodo migliore per produrre i saponi solidi, in quanto l'uso dei riscaldamenti mi permette di asciugarli e stagionarli per bene grazie all'aria secca che c'è in casa.
Dopo aver finito tutte le mie scorte, eccomi nuovamente con qualche nuova creazione.

SAPONE CREMINO sconto 6%
  • 400 g di Olio di Sansa
  • 150 g di Olio di Cocco
  • 150 g di Strutto
  • 100 g di Olio di Palma raffinato
  • 100 g di Olio di Girasole
  •   50 g di Burro di Karité
  •   50 g di Olio di Ricino
  • 330 g di Acqua demineralizzata
  • 107 g di Soda caustica (NaOH all'80%)
  •   42 g di Idrossido di Potassio tit. 90% (KOH al 20%)
  •   30 g di Sodio Citrato in polvere
  •  1/2 cucchiaino di Oleoresina di Benzoino
  • 30 ml di fragranza Dove di Gisella Manske
Munita di tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale) ho preparato la soluzione caustica facendo sciogliere prima il sodio citrato nell'acqua e dopo vi ho aggiunto gli alcali. Ho mescolato per bene fino a far sciogliere le polveri, dopo di che ho aggiunto mezzo cucchiaino di oleoresina di Benzoino facendo diventare la soluzione caustica color ambra. I cristalli di benzoino son tornati a galla ed avrei potuto filtrare il tutto, ma non l'ho fatto perché amo vedere nel sapone quei minuscoli puntini ambrati. Fatto questo ho riposto la caraffa nell'acquaio affinché scendesse la temperatura.
Nel frattempo ho scaldato a bagnomaria solo i grassi saturi, ovvero: Cocco, Strutto, Palma e Karité.
In una caraffa a parte ho inserito i restanti oli. Appena i saturi si sono sciolti li ho uniti agli altri oli e vi ho anche aggiunto direttamente la fragranza mescolando per fare in modo che la sua frazione alcolica evaporasse.
Quando la soluzione caustica ha raggiunto una temperatura di circa 40°C l'ho versata subito nei grassi ed ho iniziato a mescolare dapprima con un cucchiaio e poi son passata ad emulsionare con il frullatore ad immersione. In pochissimi secondi si è formato il nastro e quindi ho colato il mio sapone in un classico contenitore di legno, doverosamente rivestito con carta forno.

In the mold


Ho chiuso il contenitore e l'ho riposto al calduccio in un armadio. Ho atteso due giorni prima di sformare e ritagliare il mio sapone perché la presenza del KOH lo rende piuttosto morbido...non molle, ma malleabile. La stagionatura sarà certamente più lunga del solito, ma vale la pena attendere perché questo sapone è davvero favoloso. Produce una schiuma ricca e cremosa e risulta essere molto delicato sulle mani tanto che non si sente quell'effetto di pelle che tira, anzi sembra quasi di aver utilizzato una crema. Il profumo tra la fragranza ed il Benzoino è celestiale...non so descrivervelo, ma vi posso garantire che è stupendo 🍧

Sapone Cremino
Se decidete di riprodurlo, fatemi sapere le vostre opinioni e lasciatemi un commento.
Vi auguro una buona lettura e...alla prossima😉

Lalla

mercoledì 10 ottobre 2018

AMICHE PER LA PELLE 2° VOLUME

Copertina del 2° volume

Introduzione

Ricordati che il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi” (Galeno)

Quando parliamo di rimedi naturali il primo che ci balena in mente è senza dubbio l'unguento, una preparazione semplicissima di base grassa arricchita da piante e resine con effetti terapeutici.
In passato, gli unguenti venivano preparati con grassi animali nei quali si facevano cuocere erbe aromatiche che, durante la digestione a caldo, rilasciavano la loro fragranza. Antichi Egizi, Greci e Romani ne facevano uso quotidianamente per profumare il corpo, in particolar modo durante le funzioni religiose.
Gli speziali del mondo antico conoscevano molto bene l'efficacia di alcuni vegetali che sfruttavano con abile maestria per curare varie problematiche della pelle.
Molte sono le ricette e formulazioni tramandateci nel corso dei secoli tanto che sono state oggetto di studio da parte della scienza medica che ne ha verificato la validità terapeutica.
Indubbiamente gli unguenti sono dei validi rimedi di pronto intervento per abrasioni, scottature, dolori generali, contusioni, insonnia ecc., ma non sostituiscono certamente i farmaci ufficiali!
Mentre gli unguenti sono quasi totalmente anidri, le pomate contengono piccole percentuali di acqua e risultano essere leggermente più fresche e meno untuose, nonostante mantengano le stesse proprietà degli unguenti. Anche queste preparazioni ci sono state tramandate dalle tradizioni popolari e tutt'oggi
vengono realizzate secondo le formulazioni originali.
I lipogel sono dei composti grassi e semifluidi che hanno la caratteristica di essere facilmente spalmabili su ampie superfici del corpo. Ricchi anch'essi di sostanze funzionali derivate dalle erbe utilizzate per la loro formulazione, si rivelano piuttosto versatili.
Che siano sotto forma di unguenti, pomate o lipogel, i nostri rimedi naturali si conservano tranquillamente anche per un anno intero, fermo restando che vengano rispettate tutte le norme igieniche durante la loro preparazione e confezione. I contenitori più idonei a raccogliere questo genere di prodotti sono certamente quelli in vetro o alluminio, a seconda del composto.
Ci tengo, però a sottolineare che i suggerimenti sull'utilizzo delle piante medicinali contenuti in questo volume, non costituiscono consigli terapeutici sulle patologie di qualsiasi tipo che rimangono, invece, di esclusiva competenza del medico di fiducia.


Questo volume è arricchito da una serie di formulazioni che potrete allestire in casa senza grandi difficoltà e con materie prime di facile reperibilità.
Il costo è di 10 Euro e lo potete richiedere a me personalmente tramite il mio indirizzo di posta elettronica: flaviaorlando67@gmail.com

mercoledì 3 ottobre 2018

AMICHE PER LA PELLE

Copertina del 1° Volume 
Finalmente sto riuscendo a realizzare un mio vecchio progetto, ovvero quello di scrivere dei piccoli volumi che contengano informazioni utili sulle piante e sul loro uso cosmetico, raccolti nella collana AMICHE PER LA PELLE.
Il primo volume è dedicato soprattutto ai costituenti, ossia quei principi attivi che in ambito cosmetico vengono definiti "sostanze funzionali" e alla loro estrazione.
Nel mio piccolo ho cercato di sintetizzare le proprietà di ogni sostanza ed il modo migliore per estrarla dal vegetale.
Spesso mi è stato chiesto in questi anni quali siano le piante più indicate ad essere macerate in olio oppure in alcool, glicerina e acqua. Queste risposte ora le potete trovare disponibili nei miei volumi.
Se il primo è piuttosto generico e teorico, gli altri saranno dedicati al riconoscimento ed uso dei vegetali da inserire nei nostri prodotti quotidiani di bellezza, per cui troverete indicazioni specifiche sull'utilizzo degli estratti  negli unguenti, pomate, creme, lozioni e via dicendo.
Saranno prese in considerazione, dunque, tutte quelle piante che hanno funzioni specifiche per i nostri capelli, per il viso, per le mani e piedi, per il corpo ecc. ecc.
L'intera collana sarà così composta:

AMICHE PER LA PELLE
Le piante alleate della bellezza
  1. Lo spirito vitale dei vegetali
  2. Unguenti, pomate e lipogel
  3. Un fiore tra i capelli
  4. Per una pelle di rosa
  5. Uno sguardo luminoso
  6. Labbra vellutate
  7. Un collo da cigno
  8. In seno alla natura
  9. Mani di fata
  10. Grazia nelle braccia
  11. Agili gambe
  12. Piedi da Cenerentola
  13. Un corpo armonioso
  14. Le piante che aiutano le piante
All'interno di ogni volume troverete oltre che la descrizione dei vegetali che andremo ad usare nei casi specifici, anche formulazioni di creme, lozioni, pomate, prodotti per labbra ecc. tutti da realizzare semplicemente tra le vostre mura domestiche con materie prime di facile reperibilità.
Chiunque potrà avvicinarsi alla cosmesi auto-prodotta grazie alle indicazioni descritte in questa opera che, per comodità, ho preferito presentarla in formato PDF (stampabile) da inviare tramite e-mail ad un costo di 10 euro a volume. Ovviamente se l'argomento richiedesse poche pagine, potrebbe accadere che vi verranno inviati due volumi al costo di uno. 
Se foste interessati all'acquisto, potete contattarmi tramite e-mail all'indirizzo flaviaorlando67@gmail.com
Ogni uscita vi verrà notificata sia sulla mia pagina Facebook che sul mio profilo oltre che su Instagram.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e, se doveste avere domande o dubbi da chiarire, lasciatemi pure un commento o contattatemi all'indirizzo sopra citato.

Lalla





venerdì 21 settembre 2018

COME CHIARIFICARE IL BURRO DI COCCO PER SOSTITUIRE GLI OLI ESTERIFICATI

Olio di Cocco

Spesso nei nostri prodotti cosmetici fatti in casa, amiamo inserire i cosiddetti oli secchi, ovvero quegli oli "sintetici", ma ricavati attraverso l'esterificazione di oli vegetali come per esempio il Coco Silicone, il Coco Caprylate, il Caprylic Capric Tryglycerides, l'Octil Palmitato ed altri ancora.
Possiamo sostituirli con i grassi ed oli che comunemente abbiamo a disposizione?
In realtà no, perché in casa non abbiamo le strumentazioni giuste per poter esterificare gli oli vegetali, anche se un trucchetto ci sarebbe, ma si rivela un po' pericoloso in quanto dobbiamo servirci di un eccesso di alcool il quale va posto sul fuoco, in pentola, insieme all'olio di partenza ed una soluzione acida. Sicuramente in un altro articolo vi dirò come fare.
Torniamo a noi.
Un modo piuttosto semplice di rendere un grasso più asciutto, setoso e di facile assorbimento è quello di chiarificare i cosiddetti burri: burro di Cocco (conosciuto semplicemente come olio di cocco di copra), il burro di Mango, il burro da cucina ecc. ecc.
Lo Chef Stefano Barbato attraverso il suo video tutorial, ci fa vedere esattamente come si chiarifica il burro di cocco partendo da noci di cocco fresche e, come avrete modo di notare, il procedimento non è per nulla complesso, anzi! dalla materia prima iniziale possiamo ricavare più prodotti perché del cocco noi non buttiamo nulla.





L'olio di cocco privato delle proteine e della frazione satura, una volta chiarificato, diventa un olio molto fluido che tende a rimanere liquido anche alle basse temperature.
Quest'olio così concepito diventa un ottimo alleato della nostra pelle in quanto si assorbe facilmente senza lasciare tracce di untuosità sulla cute, inoltre ha un tocco setoso e possiamo inserirlo nelle nostre creme sostituendo gli oli esterificati in quanto capace di riprodurne gli stessi effetti.
Le percentuali di utilizzo possono variare a seconda della composizione dei nostri preparati cosmetici.
Una volta raffreddato, filtrate l'olio e travasatelo in contenitori di vetro con chiusura ermetica e conservatelo in luogo buio e lontano da fonti di calore. Si conserverà per lunghissimo tempo senza subire ossidazione di alcun genere.
L'olio di cocco chiarificato è indicato in qualsiasi prodotto che richieda una fase grassa leggera ed asciutta. Ottimo per i capelli e per fluidi corpo, creme viso e mani; addirittura potrete utilizzarlo puro così com'è con l'aggiunta di qualche olio essenziale.
Di facile realizzazione, quest'olio di cocco vi sorprenderà e vi permetterà di realizzare meravigliosi prodotti cosmetici.

Lalla

mercoledì 12 settembre 2018

CORTISONE VEGETALE CARDIOSPERMUM HALICACABUM COME COLTIVARLO

Cardiospermum halicacabum
Nell'ormai lontano  febbraio del 2013 scrissi un articolo dove proposi una pomata home made: "Pomata al cortisone vegetale" nella quale inserii il 10% di Tintura madre di Cardiospermum halicacabumfornitami dalla dottoressa Michela (Farmacia San Michele di Foggia).
Fino a quel momento poco o nulla si sapeva circa le proprietà terapeutiche di questo vegetale e, con tutta franchezza, neanche mi ricordo come venni a scoprire gli studi condotti sugli effetti "cortisonici" del Cardiospermum. Fatto sta che da quell'istante in avanti fu sempre più difficile trovare in commercio la Tintura Madre. Non è complicato, invece, trovare pomate e/o gel che contengano gli estratti di Cardiospermum.
Tutta la parte aerea fiorita della pianta è ricchissima di principi attivi, quali: saponine, tannini, alcaloidi, fitosteroli e tantissimi altri dai nomi impronunciabili. Sono proprio i fitosteroli i responsabili dell'effetto cortison-like e sono contenuti soprattutto nelle sommità fiorite della "droga".
Moltissimi studi, condotti sui soggetti affetti da dermatiti di vario genere, orticarie, eczemi, eritemi, punture di insetti, arrossamenti, desquamazioni cutanee, psoriasi ecc., hanno dimostrato l'efficacia degli estratti a base di Cardiospermum e hanno provato con successo gli effetti antinfiammatori ed antipruriginosi simili a quelli dovuti all'uso del cortisone, senza però averne le controindicazioni di quest'ultimo.
Indubbiamente, questa pianta, non può certo mancare nella dispensa dei nostri "farmaci naturali" proprio grazie alle sue innumerevoli proprietà. Ma, non trovando più in commercio la Tintura Madre, come facciamo a procurarcela? E qui il bisogno aguzza l'ingegno e, se Maometto non va alla montagna, è la montagna ad andare da Maometto. Basta procurarsi i semini di Cardiospermum per poi coltivare la pianta nei nostri giardini o anche sui nostri balconi, poiché cresce tranquillamente anche in vaso.
Partiamo dal presupposto che il vegetale in questione appartiene ad una famiglia di piante rampicanti tropicali che cresce spontaneamente in India, Sud America ed Africa.
La nostra bella Italia ha un clima mite e temperato, dove le estati sono lunghe, calde e soprattutto umide; niente di meglio per coltivare il Cardiospermum.
Seguitemi e vi dirò come fare.
Verso la fine di febbraio preparate un semenzaio in una cassetta di legno (tipo quelle della frutta) e riempitela di torba mescolata a terriccio universale nella quale interrerete i vostri semini alla profondità di 2 cm circa. Bagnate abbondantemente e ricoprite con pellicola trasparente. Ponete la cassetta in un luogo caldo e soleggiato della vostra casa ed attendete con pazienza l'arrivo della primavera.
Tenete conto che i semi cominceranno a germogliare alla temperatura di 25°C circa.
Terminate le ultime gelate, potete sistemare la vostra cassetta fuori in giardino o sul balcone in pieno sole. Ricordatevi di bagnare di tanto in tanto il terriccio se questo si fosse seccato troppo e, continuate a mantenere la pellicola.
Appena compariranno i primi germogli, potete eliminare la pellicola trasparente ed attendete che le piantine raggiungano almeno 10/15 cm di altezza prima di interrarle in piena terra e/o in vaso.
Il Cardiospermum non ama molto le insolazioni, per cui abbiate cura di sistemarlo in una zona in semi ombra, magari sotto la protezione di qualche bell'arbusto. Inoltre ricordatevi che, essendo un rampicante, dovrete sistemare delle canne di Bambù o delle impalcature di sostegno dove la pianta si avvolgerà e crescerà florida.


Piante di Cardiospermum halicacabum in vaso

Annaffiate regolarmente senza esagerare. A primavera inoltrata, inizieranno a comparire i primi boccioli

Boccioli di fiorellini del Cardiospermum
da cui spunteranno dei piccoli e teneri fiorellini

Particolare del fiorellino in ingrandimento
Ogni fiorellino, a distanza di tre giorni circa,  si trasforma in frutto, ovvero al posto del fiore inizia a crescere e gonfiarsi una "pallina" a forma di lanterna che somiglia tantissimo al frutto dell'Alchechengi.

Lanternine ovvero frutti del Cardiospermum

Particolare delle lanternine
La pianta cresce vertiginosamente se ben curata e concimata e, produce decine di frutti tutti i giorni. Nonostante la sua apparenza esile si dimostra, invece forte, persino di fronte alle intemperie come vento, temporali ed acquazzoni improvvisi, classiche manifestazioni metereologiche estive, ma dovete ripararla in caso di grandinate che sarebbero letali. Il Cardiospermum continua a vegetare rigoglioso sino alla fine di ottobre e le sue lanterne iniziano ad imbrunire, assumendo un color miele dalla consistenza quasi cartacea.
Ogni lanterna matura custodisce  tre piccoli semi scuri, grossi quanto un granello di pepe e con un cuoricino bianco che li caratterizza.

Lanterne mature e semi di Cardiospermum

Particolare ingrandito dei semi di Cardiospermum
Prima che l'intera pianta possa seccare in vaso e, mentre è ancora verde e ricca di fiorellini, raccoglietela, tagliando direttamente dalla base.
Trituratela grossolanamente per poi procedere alla preparazione della Tintura Madre e del rispettivo oleolito di cui parleremo in un altro articolo. Nel frattempo potete riporla, tutta triturata, in sacchetti per alimenti o sottovuoto e conservarla in congelatore fino al momento dell'utilizzo.
Spero di esservi stata utile poiché sono veramente minime le informazioni che riguardano la coltivazione del Cardiospermum halicacabum.

Lalla

venerdì 7 settembre 2018

OLEOLITO DI ACHILLEA

Achillea millefolium

Plinio ci racconta che Achille aveva appreso da Chirone i grandi poteri terapeutici di questa meravigliosa pianta e, che durante la Guerra di Troia, il mitico guerriero la utilizzava per curare le ferite dei suoi soldati. Da qui nasce il nome di Achillea millefolium. Perché millefoglie? Perché le sue foglie sono caratterizzate da piccoli segmenti stretti e numerosi su ogni lato, tanto da sembrare ad un millepiedi.
L'Achillea ha proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, vulnerarie, antispasmodiche, astringenti, emostatiche ecc. grazie al suo notevole contenuto di principi attivi quali: camazulene, achillina, canfora, tujone, cineolo e tantissimi altri. Insomma il suo fitocomplesso rappresenta un'intera farmacia ambulante.
Nasce ovunque spontaneamente e, a seconda dei luoghi, può manifestarsi anche con colori tenui come il rosa o addirittura un azzurro chiaro.

Particolare Achillea rosa

Quest'anno ho avuto la fortuna di raccoglierla nelle valli della meravigliosa Valle D'Aosta, esattamente a Rovarey sopra al castello di Verres e, con mia grande meraviglia ho scoperto interi campi ricchi di Achillea rosa.

Campo di Achillea rosa

Non vi dico l'emozione che ho provato...sembravo Alice nel Paese delle Meraviglie. Con cura e delicatezza ho raccolto le sommità fiorite con qualche foglia basale ed ho riposto il tutto nel cestino.

Raccolta dell'Achillea

Achillea rosa fresca

Tornata a casa di Eleonora, che mi ha ospitata per dieci meravigliosi giorni nella sua splendida terra, ho formato immediatamente dei mazzettini, che ho legato con uno spago per poi appenderli a testa in giù in un luogo buio e fresco affinché si seccassero prima di procedere alla trasformazione.
Alcune infiorescenze le ho utilizzate fresche per preparare una tintura madre, ed avrei voluto anche distillarla per ricavarne l'idrolato, ma purtroppo non ho avuto il tempo per realizzarlo.
Rientrata a Siena, ho preparato il mio prezioso oleolito di Achillea.
Come ho fatto? Facile! Seguitemi e vi descriverò il semplice procedimento per provvedere alla realizzazione di questo elisir.

Achillea essiccata

Innanzitutto ho sminuzzato grossolanamente le infiorescenze con alcune foglioline basali che ho inserito in un barattolo di vetro ed ho spruzzato con alcool alimentare.

Infiorescenze di Achillea spruzzate con alcool alimentare

Ho lasciato il contenitore chiuso per 48 ore prima di unire anche l'olio.
Questo perché? Perché l'Achillea, come tantissimi altri vegetali, è ricca di costituenti anche idrofili che si estraggono facilmente attraverso l'alcool.
Trascorse le 48 ore ho aggiunto olio d'oliva extravergine (nulla toglie che voi possiate usare un qualsiasi altro olio di vostro gradimento), ricoprendo per intero il vegetale.

Achillea in olio EVO
Achillea in olio EVO

Fatto questo, ho chiuso ermeticamente il barattolo che ho poi riposto in dispensa, luogo buio e fresco, a macerare per almeno 30/40 giorni.
Durante il periodo di macerazione, non scordatevi di scuotere di tanto in tanto il contenitore. Al termine dei 30/40 giorni, filtrate il composto per ricavarne l'oleolito limpido e cristallino che, andrete poi a conservare per bene in bottiglie scure e chiuse ermeticamente.
Tale oleolito lo userete sia puro che in combinazione con altri ingredienti per realizzare vari prodotti cosmetici con fini ben precisi.
L'Achillea grazie al suo contenuto di camazulene, si comporta allo stesso modo della Camomilla, quindi risulta lenitiva e calmante, ma non solo. Viene utilizzata con grande successo anche nei preparati contro la couperose, vene varicose ed emorroidi poiché è un ottimo vasoprotettore. Ha anche funzioni emostatiche, cioè in grado di fermare eventuali emorragie, infatti si dimostra particolarmente utile nei casi di epistassi (ossia perdita di sangue dal naso) che, vanno trattati preventivamente con del ghiaccio per poi applicare un batuffolino di ovatta imbevuto di oleolito di Achillea. Ottimo cicatrizzante viene inserito in tantissimi prodotti cosmetici  atti a combattere le escoriazioni ed abrasioni superficiali della pelle. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e calmanti viene anche utilizzata, sotto forma di unguento da spalmare sotto l'ombelico, per placare i classici dolori mestruali e, date le sue attività straordinarie sulla microcircolazione, viene usata nei preparati contro la cellulite. Essendo in grado di rigenerare la pelle viene adoperata anche nei cosmetici per combattere l'acne. Un lipogel intimo che contenga estratti di Achillea aiuta a contrastare il fastidioso prurito vaginale che, purtroppo colpisce moltissime donne di tutte le fasce d'età.
Insomma avrete capito che l'Achillea è una vostra alleata e che certamente non può mancare nella vostra dispensa.

Lalla


lunedì 6 agosto 2018

LIPOGEL CUPIDO

Oggi parlerò di un argomento molto delicato e, che in un certo qual modo mi mette lievemente in imbarazzo, ma che in realtà non è affatto imbarazzante.
Ieri sera, con alcune mie amiche, parlavamo di età e di menopausa con tutte le sue problematiche: caldane, sbalzi di umore, depressione e, soprattutto di una piccola disfunzione ormonale che causa quella che è conosciuta come secchezza vaginale accompagnata, talvolta, da prurito. Oltre ad essere un disagio fisico a tutti gli effetti, tale seccatura diventa ancorché più pesante durante i rapporti intimi, per cui sia la donna che l'uomo ne soffrono.
In commercio esistono vari prodotti che favoriscono una lubrificazione delle zone più intime del nostro corpo, ma ahimè, la maggior parte di questi sono costituiti da derivati del petrolio nonché da siliconi, e come tutti sappiamo, per quanto siano efficaci, non sono affatto ecologici.
Ma a tutto c'è rimedio ed anche in questo caso possiamo tranquillamente realizzare un lipogel che non ha nulla da invidiare a quelli più blasonati in commercio.
Vediamo ora cosa ci serve per produrre in casa il nostro lipogel.

LIPOGEL CUPIDO

- 90 g di Oleolito di Calendula
-  9 g di Ceralan o Cera bellina
- 15 g di Decotto di Malva o gel di Aloe Vera
- 10 gtt di oe di Camomilla (facoltativo)
-  5 gtt di oe di Menta Piperita (facoltativo)

Prepariamo i contenitori per procedere con il bagnomaria e, nel contenitore immerso in acqua ci inseriamo il Ceralan (o cera bellina) e metà dell'oleolito occorrente.

Ceralan più metà dose di oleolito

Portiamo sul fuoco a fiamma dolce per far sciogliere il Ceralan.
Quando la cera è completamente sciolta, spegniamo il fornello, lasciando il tutto in bagno caldo e, uniamo il resto dell'oleolito sempre mescolando con una bacchetta.

Ceralan completamente sciolto e oleolito


Continuando a mescolare, aggiungiamo a filo il decotto di Malva (o il gel di Aloe Vera).

Decotto di Malva

Togliamo il contenitore dal bagno caldo e continuiamo a mescolare con la bacchetta sino al completo raffreddamento.

Lipogel raffreddato

Man mano che il lipogel si raffredda assume una consistenza fluida e cremosa.
Continuiamo ad amalgamare per evitare il formarsi di una pellicola superficiale che potrebbe risultare sgradevole al momento del travaso nel contenitore adeguato.
Appena il lipogel risulta completamente freddo possiamo aggiungere gli oli essenziali se abbiamo deciso di inserirli e continuiamo a miscelare per  bene il tutto.
Ora siamo pronti a trasferire il composto in un tubetto, tipo quelli da dentifricio (perché più igienico nell'utilizzo) attraverso una siringa piuttosto capiente.
Generalmente per questa operazione, io mi servo di una siringa che compro in farmacia, adatta per la pulizia delle orecchie, perché ha il beccuccio lungo che si inserisce facilmente nel foro d'entrata del tubetto.

Siringa e tubetto

Togliamo lo stantuffo alla siringa e adagiamola in un bicchiere alto col beccuccio all'ingiù.
Versiamo il nostro preparato nella siringa e inseriamo nuovamente lo stantuffo. Prendiamo il nostro tubetto, anch'esso posto in un bicchiere per agevolare l'operazione e, iniziamo a riempirlo lentamente con la siringa.
Il prodotto finale non necessita di conservanti in quanto è quasi completamente anidro.
In estate può esser messo in frigo, poiché all'occorrenza, risulta piuttosto fresco e gradevole. In inverno, invece, può esser conservato tranquillamente in un cassetto.

LIPOGEL CUPIDO

Il nostro lipogel è pronto per essere utilizzato da subito.
La consistenza del lipogel è morbida e facile da spalmare e, grazie alle proprietà della Calendula, della Malva e/o dell'Aloe può essere impiegato per contrastare infiammazioni cutanee e delle mucose, favorendo anche la cicatrizzazione delle piccole escoriazioni. L'attività lubrificante è dovuta alla presenza del Ceralan o cera bellina che, gelificando l'olio, rendono il lipogel un ottimo idratante vaginale donando una piacevole sensazione durante un rapporto sessuale prevenendo così, fastidi da irritazione dovuti alla secchezza.
Come si usa.
In caso di secchezza, va utilizzato dopo un'accurata detersione delle parti intime spalmandolo intorno all'area vulvo-vaginale ed è compatibile con assorbenti interni. Data la sua consistenza oleosa è consigliabile l'uso di un salvaslip.
Allo stesso modo si utilizza prima di un rapporto sessuale.

Spero che questo articolo vi sia di aiuto e vi auguro una dolce notte.

Lalla





lunedì 16 luglio 2018

SBIANCARE LA CERA D'API IN MODO NATURALE

Oggi voglio rispondere ad una domanda che mi avete fatto tantissime volte:
"Lalla come fai ad ottenere creme così bianche quando poi usi la cera d'api che ha un color miele?"
Spesso vi ho suggerito dei piccoli trucchi per ottenere un bel bianco candido per le vostre creme, ma non vi ho mai detto come fare a sbiancare naturalmente la vostra cera d'api.
Innanzitutto quando parliamo di sbiancare non ci riferiamo alla pulitura vera e propria della cera che, molti di voi sanno già fare; a me, fortunatamente , la forniscono già pulita.
Quindi cosa intendiamo per 'sbiancamento' della cera d'api?
Lo sbiancamento della cera d'api generalmente avviene attraverso una serie di passaggi che includono l'uso di additivi più o meno pericolosi e, per coloro che non hanno dimestichezza con tali ingredienti, diventa alquanto difficile e complicato sbiancare la propria cera d'api, per cui, spesso accade che , costoro si sentano costretti a comprare direttamente la cera d'api sbiancata.
Io oggi, invece, voglio farvi conoscere un metodo molto, ma molto semplice per sbiancare la vostra cera d'api e, per fare questo, come al solito mi servo della Natura.
Per prima cosa dobbiamo ridurre in scaglie la cera d'api, servendoci di una mandolina, o un pela patate o un semplice coltello affilato.

Cera d'api a scaglie su teglia

Disponiamo la cera d'api su una teglia rivestita con carta forno e poniamo la teglia in un luogo dove batta il sole. Nel mio caso, non avendo un balcone, mi sono servita del tetto sul quale affacciano le mie finestre.

Cera d'api al sole
Lasciamo la nostra cera d'api al sole sino al tramonto, dopodiché inseriamo la nostra teglia in freezer. 
Il giorno dopo ripetiamo l'operazione, cioè riponiamo la teglia al sole e la sera in freezer.
L'impegno che dovete mettere in queste operazioni non è né più né meno quello che ci mettete per curare i vostri oleoliti.
Dopo qualche giorno, appena tirate fuori la teglia dal freezer e la vostra cera d'api è abbastanza fredda, mettetela in un frullatore per renderla il più fine possibile, poi riversatela nuovamente sulla teglia, ricoperta sempre con carta forno, e di nuovo sotto al sole diretto e la sera in freezer.
Questa operazione vi eviterà di sciogliere a bagnomaria ogni giorno la cera d'api, perché in realtà è proprio questo che si dovrebbe fare, ma io non amo perder tempo e quindi ho notato che rendendo in polvere la mia cera d'api, ottengo gli stessi risultati.
Questo perché?
Perché il sole riesce ad attraversare più facilmente le micro scaglie anziché quelle più grossolane ed infatti, ogni mattina, prima di riporre la vostra cera d'api al sole, dovete aiutarvi con le mani a sbriciolarla e distribuirla uniformemente in teglia.
Ripetete queste operazioni almeno per un mese approfittando del sole estivo.
Trascorsi almeno 30 giorni avrete questo risultato:

Cera d'pi sbiancata e resa in polvere
L'ultimo giorno evitate il passaggio in freezer, ma tenete la teglia in casa per una notte, affinché possiate trasferirla tranquillamente in un contenitore. 
Certo non è bianca come quella che si compra in farmacia o siti specializzati, ma vi garantisco che le vostre creme saranno sorprendentemente bianche, fermo restando che alcune delle proprietà della vostra cera d'api andranno perdute durante il processo di sbiancamento.


Cold Cream alla Rosa e Lavanda

Questa crema è un esempio lampante di come possano essere le vostre preparazioni cosmetiche usando una cera d'api sbiancata in modo del tutto naturale.
Spero di esservi stata utile e vi auguro di trascorrere una meravigliosa estate.
Lalla



giovedì 28 giugno 2018

Sapone liquido 100% cocco con metodo a freddo




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Un abbraccio Lalla









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