lunedì 15 febbraio 2016

MINI SHAMPOO DA VIAGGIO

Shampoo mignon

Con tutta franchezza devo dire che non ho mai amato gli shampoo solidi, poiché alcuni anni addietro, con tutta la mia buona volontà, ci avevo provato a lavarmi i capelli con degli shampoo solidi, le cui formule erano più che testate. Purtroppo, però, sui miei capelli è sceso l'inferno, tanto che sin da subito, manifestavano insofferenza ad un prodotto simile! Testarda e cocciuta come sempre, ho voluto darmi del tempo....ma nulla...i miei capelli peggioravano a vista d'occhio: unti, stopposi, secchi, sfibrati e morti! Alla fine, mio malgrado, ho dovuto optare per un taglio netto!
Avevo persino il terrore di lavarli con lo shampoo liquido, preparato con idrossido di potassio e, fortunatamente, ora mi ritrovo capelli sani, lucenti, soffici e facilmente districabili.
Sono già due anni pieni che uso lo shampoo liquido di "potassa" e, sino ad ora, non ho mai avuto alcun problema.
In questi giorni, però, pensavo " e se dovessi affrontare un breve viaggio in aereo, dove non posso caricare la mia valigia con troppi prodotti liquidi?".
A questo punto mi è venuto in mente di preparare uno shampoo, sempre con idrossido di potassio, ma lasciandolo in pasta. Mi spiego meglio! Ci sono alcuni tipi di grassi, i quali, anche se saponificati con KOH, ossia idrossido di potassio, piuttosto che presentarsi sotto forma di pasta molle, si presentano, invece, come saponi "semi plastici", ovvero assumono una consistenza dura, ma malleabile...come il pongo, oppure semplicemente, come il panetto di sapone Alga.
In pratica si procede come per un semplicissimo sapone liquido, solo che anzichè diluirlo, si lascia in pasta.
La formula di questo shampoo è la più semplice al mondo, infatti mi son servita solo di tre tipi di grassi, ovvero: olio di cocco, olio di ricino ed olio di oliva.
Perché ho scelto questi grassi?
Semplicemente perchè sono resistenti all'irrancidimento; l'olio di cocco, in quanto saturo e composto per lo più da acido laurico, acido miristico, acido palmitico, acido stearico che sono resistentissimi all'ossidazione; l'olio di ricino e l'olio d'oliva, in quanto monoinsaturi, anch'essi sono difficilmente ossidabili.
Questa è l'unica formula dove mi sono permessa di azzardare uno sconto del KOH del 6%, proprio in virtù del fatto che ho utilizzato dei grassi piuttosto resistenti all'ossidazione.

PER LA PREPARAZIONE DELLA PASTA DI SAPONE SCONTO DEL 6%
- 350 g di olio d'oliva
- 100 g di oleolito di benzoino in EVO
- 300 g di olio di ricino
. 250 g di olio di cocco
- 200 g di glicerina
- 400 g di acqua demineralizzata
- 30 g di sodio citrato in polvere
- 191 g di KOH (98%), oppure 212 g di KOH (90%), oppure 225 g di KOH (85%)

PROCEDIMENTO
Scaldare gli oli  nella slowcooker (o a bagnomaria) ed attendere che l'olio di cocco sia completamente sciolto. Unire la glicerina.
Nel frattempo munirsi di tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale) e pesare l'idrossido di potassio, il sodio citrato ed, ovviamente, l'acqua.
Sciogliere in acqua il sodio citrato sul fornello a fiamma dolce, affinché l'acqua si intiepidisca leggermente (circa 37°C e non di più). Con un cucchiaio e, molto lentamente, versare in acqua, a fornello spento, il KOH...un cucchiaio per volta e sempre mescolando delicatamente fino a completo scioglimento dell'alcale. Sciolto tutto l'idrossido di potassio, si versa la soluzione alcalina nei grassi, i quali nel frattempo sono sempre sotto calore nella slowcooker o bagnomaria.
Mescolare con spatola e poi passare ad emulsionare con minipimer. Il nastro non arriva subito, ma non impauritevi! Mollate da parte il minipimer ed ogni 5/10 minuti riprendetelo per frullare nuovamente. Questo procedimento lo ripeterete sino a che la pasta non avrà assunto la consistenza di una crema pasticcera.
A questo punto, potete incoperchiare e lasciar cuocere a fuoco dolcissimo, rimescolando di tanto in tanto con spatola, sino a che la pasta non raggiunge la cosiddetta fase gel, ovvero diventa traslucida...quasi trasparente. In linea di massima, questo aspetto, lo raggiunge dopo circa 2 ore di cottura...talvolta anche di più. Fate immediatamente il test di chiarezza e misurate il pH; se vi soddisfa allora spegnete il tutto e colate la vostra pasta di sapone ancora calda bollente in appositi stampi mignon. Lasciate 24 ore riposare e raffreddare il sapone negli stampi prima di sformarlo.
Trascorso tale tempo, potete sformare e, conservare come di consueto :-)
Piccoli shampoo

I piccoli saponi shampoo avranno una consistenza "plastica", malleabile, ma nello stesso tempo solida, dall'aspetto trasparente o semi trasparente. Potete confezionarli in pellicola da alimenti e portarli tranquillamente in valigia come semplici saponi solidi.
In tali circostanze, consiglio sempre di portare con sè, anche un pò di acido citrico in polvere, in modo tale da approntare sul momento e sul luogo di destinazione una piccola soluzione acida che servirà, dopo lo shampoo, per ripristinare il pH fisiologico della vostra cute.
Con lo sconto applicato a tale formula, ho ottenuto dei piccoli shampoo con pH 8. Un pò altino per i miei gusti, ma indubbiamente sopportabile per brevi periodi come possono essere le gite fuori porta o una settimana bianca :-)
In ogni caso, sono dei panetti facilmente diluibili qualora voi vi trovaste in un appartamento fornito di pentoline e fornelli, dove potrete anche aggiungere un pizzico di acido citrico nell'acqua di diluizione per abbassare ulteriormente il pH.
Mini shampoo da viaggio

Ad ogno modo, la pasta che avrete ottenuto potete tranquillamente trasformarla in shampoo liquido, rispettando più o meno le proporzioni di diluizione e cioè: 7 parti di pasta di sapone e 13 parti di acqua demineralizzata, dove andrete ad aggiungere una soluzione di acido citrico alla concentrazione del 20% in minime quantità, per portare il pH almeno sino a 7.5; dopo di che potete anche arricchire lo shampoo con oli essenziali, zuchheri o miele ed, eventualmente, i vostri attivi preferiti.


mercoledì 3 febbraio 2016

SAPONE/CREMA DA BARBA HOMEMADE

Formulare e produrre un sapone crema non è poi così difficile. E' vero che il procedimento richiede qualche accortezza in più ed una formula adeguata, ma con le istruzioni giuste, ognuno di voi può realizzarlo in casa senza difficoltà.
Il sapone da barba o la  crema da barba sono prodotti destinati ovviamente alla rasatura, per cui devono rispondere a dei requisiti fondamentali e cioè:

  1. Devono ammorbidire e sollevare il pelo
  2. Devono agevolare la rasatura senza frenarla
  3. Devono perdurare sulla pelle per tutto il tempo necessario alla rasatura
  4. Devono produrre una schiuma densa come una crema senza presentare bolle d'aria
  5. Non devono seccarsi sulla pelle durante la rasatura.
Affinché vengano rispettati tali requisiti, il sapone/crema da barba deve essere formulato con adeguati acidi grassi e con eventuali additivi.
Grazie alla consulenza di barbieri appartenenti alla "vecchia scuola", ho avuto modo di inoltrarmi in questa avventura "saponosa" dedicata soprattutto all'uomo.

Crema da barba montata con pennello
Avevo già prodotto delle creme di sapone, ma non destinate certo alla rasatura, quanto piuttosto al corpo come delle chicche da bagno. Solo una volta avevo prodotto una crema da barba che è poi quella pubblicata sul mio libro. Nonostante fossi entusiasta del risultato ottenuto, non mi convinceva in pieno, specialmente dopo aver acquisito nuove nozioni da "chi" veramente si intende di rasatura.
Quindi, quest'oggi voglio presentarvi la mia ultima creatura, formulata ad hoc per una rasatura perfetta e dolce.
Come voi sapete, io amo complicarmi la vita più del necessario, per cui il procedimento e la tecnica di saponificazione che ho adottato per ottenere questa crema da barba, è piuttosto inusuale tra i "saponai". Infatti, prima di pubblicare questo articolo, ho voluto attendere a lungo per avere la possibilità di testare approfonditamente le qualità di questo prodotto.
Ora passiamo ai fatti!

CREMA DA BARBA
Sconto 6%

  • 200 g di Stearina vegetale
  • 100 g di Burro di Karitè
  • 50 g di Olio di Palma (sostituibile con strutto, sego o altro burro di karitè e ricalcolare gli alcali)
  • 50 g di Olio d'oliva
  • 50 g di Olio di Cocco
  • 50 g di Olio di Babassu (sostituibile con altro olio di cocco o eventualmente con olio di bacche di alloro o con olio di noccioli di palma e ricalcolare gli alcali)
  • 25% di NaOH, ovvero scontata al 6% 17,5 g di soda caustica
  • 75% di KOH con titolo 90% scontato del 6%, ovvero 81 g di idrossido di potassio
  • 300 g di Latte di Cocco (INCI: acqua, latte di cocco, zucchero di canna, lecitina di girasole, sale marino, aroma naturale)
  • 15 g di Sodio Citrato
  • 15 g di Sodio Lattato (facoltativo) 
  • 25 g di Glicerina, più altri 25 g da inserire successivamente
  • 25 g di Sciroppo di Alcool, zucchero e glicerina* macerato con:
  • 10 ml di Essenza di erbe alpine
  • 10 ml di Fragranza Tobacco
  • 7ml di o.e. di Bergamotto
  • 5 ml di o.e. di Petitgrain
  • 5 ml di fragranza di Cardamono
  • 3 ml di o.e. di Ylang Ylang
  • 20 ml ca. di soluzione di acido citrico al 20%**
*Preparare uno sciroppo di zucchero con 65 g di zucchero e 35 g di acqua demineralizzata. Portare sul fuoco dolce e sciogliere dolcemente lo zucchero purché non si caramelli. Appena è sciolto, pesare il composto ed aggiungere lo stesso peso di alcool e lo stesso peso di glicerina. Travasare in bottiglia scura e chiusa ermeticamente per usi successivi. 
Prelevare il giusto quantitativo richiesto in formula al quale aggiungere le essenze profumate; chiudere ed agitare il vasetto per far amalgamare il tutto. 

**Preparare la soluzione acida con 80 ml di acqua demineralizzata a temperatura ambiente e sciogliervi 20 g di acido citrico anidro. Travasare in bottiglietta e tenere da parte per vari usi futuri.
Prelevare il giusto quantitativo richiesto in formula.

PREPARAZIONE
Innanzi tutto, mi sembra superfluo anche dirlo, ma lo ripeto, munitevi sempre di tutti i dispositivi di protezione individuale.
Pesate il latte di cocco necessario nel quale scioglierete prima il sodio citrato e poi aggiungete il sodio lattato (se avete deciso di inserirlo); mescolate per bene e riponete in frigo per 24 ore.
Il giorno successivo separate, in due caraffe ben distinte, il latte di cocco preparato per l'occorrenza; in una ci versate 240 g del suddetto latte e nell'altra il restante. Nei 240 g andrete a sciogliere il KOH (mi raccomando versatelo pian pianino e mescolate in continuazione affinché si sciolga l'alcale); appena l'alcale è ben sciolto, ponete la caraffa, coperta da pellicola per alimenti, in freezer.
Negli altri 60 g scioglierete la soda caustica, sempre prestando la massima attenzione; appena l'alcale è sciolto, ponete in freezer anche questa caraffa ricoperta da pellicola ed attendete un paio d'ore.
Nel frattempo le due soluzioni alcaline formeranno in superficie uno strato denso, dovuto, ovviamente, alla presenza di grassi contenuti naturalmente nel latte di cocco. Non fateci caso!
In queste due ore di attesa, intanto pesate tutti i grassi, tranne la stearina vegetale, e metteteli in una pentola capiente sui termosifoni, affinchè, tutti i saturi si sciolgano dolcemente.
Poco prima di tirar fuori le soluzioni alcaline dal freezer, pesate la stearina vegetale e ponetela in un altro pentolino a sciogliere direttamente sul fuoco vivo a fiamma dolcissima.
Trascorse le due ore, tirate fuori le soluzioni alcaline ed inserite quella preparata con soda caustica nei grassi misti ed emulsionate con fruste (sbattitore elettrico) e la seconda soluzione, invece, la versate nella stearina vegetale appena sciolta; anche in questo caso emulsionate con fruste elettriche. 
Ottenute le due emulsioni molto grossolane unitele insieme in un unico pentolone ed a quel punto continuate ad emulsionare con sbattitore elettrico alla massima velocità. Tutto ciò deve avvenire lontano dai fornelli, ovvero senza alcuna fonte di calore!
Appena l'emulsione risulta bella bianca e cremosa, aggiungete 25 g di gliecerina e lo sciroppo composto di alcool, zucchero, glicerina ed essenze profumate. Continuate ad emulsionare con sbattitore elettrico per amalgamare il tutto. Raccogliete il composto cremoso in una vaschetta da gelato ben chiusa e riponete in freezer per 2 ore. Trascorso tale tempo, portate la vaschetta in frigorifero per 24 ore.

Pasta di sapone da barba
Il giorno successivo riprendete il contenitore dal frigo ed aggiungete altri 25 g di glicerina e circa 10 ml di soluzione di acido citrico al 20% . Frullate nuovamente con sbattitore elettrico alla massima velocità per emulsionare ed amalgamare gli ultimi ingredienti. La crema che otterrete sarà priva di bolle d'aria e stupendamente spessa, come un burro montato. A questo punto, se tutto è andato per il verso giusto, il pH finale della crema dovrebbe risultare 8 (sciogliendo un cucchiaino di crema in una tazzina di acqua demineralizzata bollente potete verificare il pH). Richiudete la vaschetta e riponetela in frigorifero lasciandola per almeno 6/8 settimane (io amo tenerla anche più a lungo), ma c'è anche chi la tiene in cura solo per due settimane! In questo periodo di tempo la crema assumerà un aspetto bianco perlaceo molto raffinato e bello da vedersi.

Crema da barba
Comunque, trascorse le settimane di "cura/stagionatura" siete pronti ad invasare la crema così com'è negli appositi tubetti. 
Servendovi di una siringa o, addirittura della siringa per dolci, riempite i tubetti e conservateli normalmente in bagno. Indubbiamente, se non avete tubetti a disposizione, potete inserire la crema in barattoli o vasetti appositi dai quali prelevare, via via, il giusto necessario da riporre nel ciotolino adeguato alla "montatura" a pennello!

Tubetto e ciotolo con crema da barba
USO
Sicuramente agli uomini non devo insegnare nulla in quanto sanno meglio di me come si monta un sapone/crema da barba, ma riassumo velocemente per chi, invece, non avesse dimestichezza con il comune pennello da barba.
Innanzi tutto, tenere a bagno il pennello in acqua calda per almeno 10/15 minuti. Nel frattempo versare in un ciotolo la giusta dose di sapone/crema da barba. Con il pennello bagnato montare il sapone girando sia in senso orario che antiorario finché non si forma una bella crema soffice e montata;
Crema da barba montata 
Crema da barba montata e raccolta con pennello

dopodichè si raccoglie la crema e la si continua a montare sulla barba; a questo punto si passa alla lametta e quindi alla rasatura vera e propria.

Crema da barba montata sulla pelle
Indubbiamente il mio braccio non è certo il tester perfetto, ma volevo solo farvi vedere la consistenza di questo prodotto meraviglioso. 
La crema di sapone da barba così concepita, permette una rasatura dolce e delicata anche per quelle barbe dure e di vecchia data! La pelle rimane delicatamente profumata ed umettata grazie alla presenza di glicerina e di zuccheri. Ovviamente un After Shave e successiva crema idratante e nutriente completerebbero l'opera d'arte :-) Ma per avere informazioni sulle formulazioni di questi prodotti dovrete attendere ancora un pò ;-) 

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