lunedì 14 dicembre 2015

IL SAPONE LIQUIDO FATTO IN CASA CON IL METODO A FREDDO- RICETTA SEMPLICE

La scorsa settimana, nel mio gruppo facebook Il Sapone liquido fatto da me, Anna Colaprice, bravissima saponaia, sollevò alcune perplessità circa la produzione del sapone liquido fatto in casa.
Facendosi portavoce della maggior parte dei saponai, Anna mise in evidenza la sua particolare difficoltà a cimentarsi nella preparazione del sapone liquido a causa del lungo procedimento, dell'uso di attrezzature meno comuni, di tecniche e metodiche più elaborate, nonché la paura di utilizzare un alcale, il KOH (idrossido di potassio), la cui reazione in acqua è un pò più virulenta rispetto al suo cugino idrossido di sodio (NaOH=soda caustica); insomma Anna sostiene che il sapone solido è certamente più pratico da preparare rispetto a quello liquido.
Nulla da obiettare, in quanto anche io, ho affrontato le stesse problematiche tanto che, prima di produrre il mio primo sapone liquido, ho conservato per ben due anni il KOH senza mai utilizzarlo.
Indubbiamente, la lunga cottura della pasta di sapone, la preparazione della soluzione alcalina, il test di chiarezza e la successiva diluizione, spaventerebbe chiunque, non solo per i lunghi tempi, ma anche per il consumo energetico.
Per quanto sia inusuale produrre la pasta di sapone con il cosiddetto metodo a freddo, ovvero Cold process, è sicuramente il metodo più consigliato per coloro che vorrebbero cimentarsi in questa nuova avventura, ma che hanno gli stessi dubbi di Anna.
Sulla preparazione del sapone liquido con il metodo a freddo ne parlai lo scorso anno qui, e ne ho riparlato nel mio libro Il sapone liquido fatto da me, dove ho espresso alcune perplessità sulla validità di tale metodo.
Siccome sono convinta che solo gli idioti non cambiano mai idea, ho dovuto ricredermi dopo aver sperimentato tale metodo con nuove tecniche.
Il maggiore ostacolo che incontravo, saponificando a temperatura ambiente con idrossido di potassio era dovuto,  soprattutto al mancato raggiungimento del nastro in tempi decenti; inoltre l'emulsione continuava a separarsi facendo fluttuare fiocchi di sapone ed oli sull'acqua. Con la santa pazienza riuscii a recuperare ed, infatti, ottenni un buon risultato.
Oggi, invece, dopo aver acquisito altre nozioni e, dopo aver tanto sperimentato, sono riuscita ad ottenere eccellenti risultati in poco tempo e senza l'eccessivo consumo di energia elettrica o gas.
Grazie a Vivianne Hallett Kay ho scoperto una tecnica, sino ad ora a me sconosciuta e, che io ho sperimentato applicandola alla produzione di una pasta di sapone con il metodo completamente a freddo.
Vivianne prepara tutti i suoi saponi liquidi, o meglio la pasta di sapone, con una soluzione alcalina (con KOH) salata. Cosa significa?
La signora scioglie una certa dose di sale marino (cloruro di sodio ovvero il sale da cucina) in acqua bollente prima di aggiungere l'idrossido di potassio. Ciò le permette di accelerare la saponificazione raggiungendo il nastro in tempi brevi ed, inoltre le permette di diluire la pasta di sapone, specialmente quando questa è composta da oli insaturi, in modo molto veloce, senza sprecare gas inutilmente.
Ora vi spiegherò passo passo il procedimento adottato da me per ottenere il più classico dei saponi liquidi, ossia il sapone all'olio d'oliva 100%.

Per la pasta di sapone :
- 300 g di olio d'oliva
- 63 g di idrossido di potassio (KOH tit.90%) se invece avete un KOH tit. 85% ne dovete inserire 66 g
- 90 g di acqua demineralizzata
- 23 g di sale marino da cucina (cloruro di sodio)
- 20 g di alcool puro
- 20 g di glicerina

Procedimento :
Innanzitutto ho fatto bollire i 90 g di acqua demineralizzata in un contenitore piuttosto profondo e, mentre questa era ancora calda ho sciolto i 23 g di sale.
Ho atteso un pò affinché si abbassasse la temperatura della salamoia prima di inserire e sciogliere l'idrossido di potassio. Nell'attesa ho infilato i guanti, ho indossato la mascherina e gli occhialini e quando la temperatura della salamoia me lo ha consentito, ho aggiunto il KOH ed ho mescolato con con cucchiaio lungo per sciolgiere bene l'alcale sino ad ottenere un composto del genere:

Salamoia e KOH

A questo punto, nel solito contenitore dove emulsiono anche i saponi solidi, ho pesato l'olio d'oliva e ci ho aggiunto i 20 g di alcool e i 20 g di glicerina, i quali solventi mi aiutano ad accelerare la saponificazione e a raggiungere il nastro in tempi brevi. Infatti, appena ho versato la salamoia alcalina ed ho cominciato ad emulsionare con il minipimer, ho raggiunto il nastro in tre minuti netti.

Il nastro

Ho versato il composto in un contenitore di plastica che ho chiuso con coperchio e, che successivamente, ho avvolto con coperte di lana.

Contenitore per la pasta di sapone

Il mio lavoro è finito! Il tempo necessario per preparare la pasta di sapone è identico a quello che si impiega per produrre qualsiasi sapone solido.
Ho posto il contenitore al calduccio, anzi se devo essere sincera, l'ho messo su un termosifone affinché la chimica facesse il suo lavoro.
Dopo tre giorni ho controllato il mio intruglio per verificare se la pasta di sapone avesse raggiunto la cosiddetta fase gel, ed infatti è risultata traslucida.

Pasta traslucida
Consapevole del fatto che il test di chiarezza non sarebbe mai stato limpido e cristallino a causa dei sali insolubili, ho voluto comunque farlo.

test di chiarezza e consistenza

Come potete notare dalla foto, il composto è piuttosto torbido e quindi per esser certa che il mio alcale fosse stato neutralizzato, ho misurato immediatamente il pH, che con mia grande sorpresa mi ha dato subito un risultato tra 8.5 e 9. Nello stesso tempo ho atteso per verificare l'eventuale presenza di acidi grassi liberi, che se ci fossero stati, sarebbero comparsi sulla superficie del liquido. Ciò non è accaduto, quindi ho dedotto immediatamente che la mia pasta di sapone era pronta per essere diluita.
Non so se dalla foto si nota anche la consistenza "gellosa" del sapone.
Comunque son passata a diluire un piccolo lotto di pasta di sapone perché ero fin troppo curiosa di vederne i risultati.

Per la diluizione :
- 100 g di pasta di sapone
- 500 g di acqua demineralizzata

Procedimento :
Ho versato l'acqua in una comune pentola che ho posto sul fuoco a bollire, ho, poi, abbassato la fiamma al minimo, e ci ho aggiunto la pasta di sapone. Ho mescolato delicatamente con cucchiaio per evitare il formarsi di un'eccessiva schiuma e, con mio grande stupore, la pasta ha cominciato a sciolgiersi sotto ai miei occhi, senza formare, come di solito fa, blocchi di "gelatina" durissimi, difficilmente solubili in pochi minuti.
Quando, sul fuoco, il mio sapone ha iniziato a "sbuffare", cioè a ribollire producendo schiuma, ho spento ed ho continuato a mescolare delicatamente per sciogliere gli ultimi grumi. Il tutto si è diluito in poco più di 10 minuti.
Ho lasciato raffreddare e, man mano, il liquido assumeva consistenza e diventava sempre più lattiginoso.

La diluizione
Dopo la diluizione, però, mi è sorto un dubbio: "questo sapone produrrà schiuma?". Ebbene son passata a verificarlo sciogliendone un cucchiaino in un pò d'acqua di rubinetto a temperatura ambiente; ho agitato energicamente con un cucchiaio e con mia meraviglia ho visto formarsi una bellissima schiuma soffice e durevole, tanto che è rimasta nel pentolino per oltre 5 minuti.

La schiuma

Appena la temperatura me lo ha consentito, ho travasato il tutto in una bottiglietta d'acqua trasparente, affinché potessi tenere sotto controllo l'evolversi della faccenda.

Il travaso
Il sapone è pronto, per cui, a questo punto, manca solo il test finale: l'effetto sulla pelle.
E qui ci sono un paio di considerazioni da fare.
Il sapone, così come è, è sorprendentemente bavoso, il che potrebbe piacere, ma a me, personalmente non piace. Comunque mi ci son lavata le mani e, quell'effetto "bava" iniziale non mi piace proprio, per quanto, poi il sapone risulti delicato e produca abbondante schiuma.
Poi son passata ad usarlo sotto la doccia con la mia spugnetta preferita e lì, mi sono ricreduta. Ovviamente, il sapone, messo sulla spugnetta, che poi ho passato sotto l'acqua corrente, non mi ha dato la sensazione di "rivestirmi" di bava, ma mi ha "affogata" in una schiuma soffice e delicata, nonostante ne abbia usato pochissimo.
Per cui, come bagnoschiuma o doccia schiuma lo trovo strepitoso, ma per le mani no, quindi mi sono adoperata per modificare quel tipo di consistenza "bavosa" per poterlo utilizzare come sapone per le mani.
Cosa ho fatto, dunque per ovviare a tale problema?
Ho solo aggiunto dell'alcool puro in una percentuale del 10%, ovvero 10 ml di alcool puro per ogni 100 ml di sapone giù diluito e freddo. In pratica nella mia bottiglietta di plastica ho inserito l'alcool necessario, ho chiuso ed ho agitato sino ad ottenere, finalmente, il mio sapone liquido per le mani.
Ovviamente, la consistenza del sapone è cambiata e, pur rimanendo "gellosa" non ha assolutamente più la consistenza di una bava; oltretutto, il sapone ha assunto un aspetto semitrasparente, grazie al solvente utilizzato e, nonostante la presenza di alcool, continua a produrre una stupenda schiuma.

Sapone liquido per le mani

Spero che questo semplicissimo procedimento, possa far cambiare idea alla mia amica Anna e a tutti i saponai che ancora non si sono cimentati nella produzione del sapone liquido per le ragioni esposte all'inizio dell'articolo.
Ci ho mesoo molto di più a scrivere questo articolo, anziché a produrre il mio sapone liquido per le mani.

27 commenti:

  1. Bella ricetta da provare al più presto.Ho una domanda..considerato che può essere utilizzato come bagno schiuma, è possibile inserire coloranti naturali e profumazioni di qualche genere? se si in quale fase?

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  2. Sì Shanti, puoi usare coloranti liquidi per saponi o anche quelli alimentari e fragranze oppure oli essenziali a piacere. Questi li inserisci a sapone già diluito e freddo. Per quanto riguarda i coloranti, ti consiglio di fare una piccola prova colore in una tazzina con un pò di sapone, in modo tale che tu possa renderti conto del colore finale che assumerà il tuo sapone. Gli oli essenziali, o fragranze, ne puoi inserire 10 ml per ogni 500 ml di sapone già diluito :-)

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    1. Questo metodo è valido anche per sapone lavatrice?

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  3. scusa LaLLA DOVE POSSO TROVARE L'OSSIDO DI POTASSIO? GRAZIE

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    1. Ciao Irene, io compre generalmente l'idrossido di potassio da percarbonato.it

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  4. Ho scoperto casualmente, dopo un periodo di latitanza sul blog, questa piccola chicca e ho già tirato giù alcune ricette che mi sembrano molto interessanti. Grazie!

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  5. Prendo nota anche di questo metodo e con tutte le indicazioni sarà facilissimo farlo, grazie!

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  6. mi manca un passaggio.che temperatura ha la soluzione caustica all'inserimento nell'olio?

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    1. Ciao Shanti
      la soluzione caustica la aggiungi subito appena è pronta, cioè una volta che hai sciolto l'alcale, puoi inserirla immediatamente nei grassi :-)

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    2. Ciao Shanti
      la soluzione caustica la aggiungi subito appena è pronta, cioè una volta che hai sciolto l'alcale, puoi inserirla immediatamente nei grassi :-)

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  7. Ciao Flavia ho letto la ricetta del sapone liquido con metodo a freddo, dopo aver fatto il tuo corso ho voluto ricalcolare il valore dell'acqua e dell'idrossido per vedere se avevo capito bene tutto, il calcolo dell'idrossido mi torna ma per l'acqua mi son persa....se non sbaglio devo prendere il valore della sap quindi 0,1879 moltiplicarlo per i 300 g di olio e poi per 3 quindi mi tornerebbe 169 g di acqua....cosa sbaglio? forse l'aggiunta di glicerina fa abbassare e la quantità di acqua necessaria?

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    1. In questo caso avevo premura di raggiungere presto il nastro e quindi ho ridotto l'acqua anche in virtù del fatto che dovevo procedere col metodo a freddo. Il tuo ragionamento non fa una grinza, ma è valido per il procedimento a caldo dove un bel Po di acqua evapora. Non so se mi sono spiegata :-)

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    2. Grazie mille, sei fantastica e sempre molto disponibile!!!!

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  8. Ciao Flavia posso tagliuzzare il sapone autoprodotto scioglierlo e continuare a seguire la tua ricetta o meglio fare tutto dall'inizio?

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    1. Ciao hai provato ? Interessa anche a me

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  9. Salve vorrei sapere se dopo aver fatto il sapone liquido deve stagionare ho posso usarlo subito

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  10. Salve vorrei sapere se dopo aver fatto il sapone liquido deve stagionare ho posso usarlo subito

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  11. Ma alcol quale! Quello rosa disinfettante o a 95 gradi

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    1. L'alcool è quello puro che si usa per i liquori. È incolore e si trova nel reparto liquori in qualsiasi supermercato. Si chiama "alcool buongusto"

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  12. Ciao, ti volevo chiedere che tipo di alcool usi?

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    1. L'alcool è quello puro che si usa per i liquori. È incolore e si trova nel reparto liquori in qualsiasi supermercato. Si chiama "alcool buongusto"

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  13. Ciao non hai una foto della consistenza del sapone dopo l aggiunta di alcool? Mi piace questa ricetta la mia PASTA sta riposando speriamo bene!!

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  14. In attesa di ricevere il libro di cui parli, trovo che la tua ricetta sia meravigliosa, sei stata chiarissima anche grazie ai passaggi fotografici, quindi ci voglio provare, io ho la soda caustica che utilizzo per il sapone quello he ho in casa è al 98% quanto ne devo usare? E quanto si conserva se ne faccio una discreta quantità? Grazie! e Buon Anno!

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  15. Ciao, se usassi la soda al posto del potassio?

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  16. Ciao, avrei una curiosità. Si può usare questo sapone liquido come base perperuno shampoo? Avete provato ad usarlo sui capelli?

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  17. Ciao, la ricetta è fantastica, la adopero già da un po', ma vorrei sapere: come si calcola la percentuale di sale? E se volessi aggiungere qualche ingrediente, tipo gel di aloe fresco, ovviamente in piccole quantità, per rendere il sapone più delicato, o un 2-3% di altri oli, tipo ricino o cocco, posso inserirli al nastro?

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  18. Ciao Lala
    Volevo chiedere se l'olio deve essere riscaldato prima di versare la salamoia alcalina o no?
    Grazie

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