venerdì 4 dicembre 2015

BAGNOSCHIUMA IMMORTELLE

BAGNOSCHIUMA IMMORTELLE
Premesso che non credo affatto nelle proprietà "curative" di un sapone, il quale ha solo la funzione di lavare e detergere, talvolta, mi lascio prendere la mano ed utilizzo ingredienti "preziosi" per formulare i miei saponi.
Mi ritrovavo in casa un eccessivo quantitativo di oleolito di elicriso, composto da più oli vegetali.
Dopo aver fatto unguenti, pomate, creme, shampoo di ogni genere con questo prezioso oleolito, volevo cimentarmi nella produzione di un sapone liquido, ma ahimé non ricordavo le percentuali degli oli utilizzati per la macerazione del vegetale in questione, per poter calcolare esattamente l'indice di saponificazione.
Avvalendomi di una media matematica ho calcolato il SAP del KOH di quest'oleolito con un valore approssimativo che si aggira intorno allo 0,1900 g per grammo di olio vegetale ed ho applicato un metodo, tipicamente americano, per garantirmi l'intera saponificazione di tutti gli acidi grassi, ovvero ho apportato un eccesso di KOH alla formula.
Ho preso il mio solito taccuino ed ho iniziato a formulare.

BAGNOSCHIUMA IMMORTELLE

PER LA PASTA DI SAPONE

  • 200 g di olio d'oliva
  • 250 g di oleolito di elicriso in oli polinsaturi misti
  • 150 g di olio di cocco
  • 300 g di olio di ricino
  • 200 g di sapone solido 100% cocco grattugiato
  • 560 g di acqua demineralizzata
  • 208 g di KOH (idrossido di potassio) con titolo di purezza 90% e con eccesso del 5%
  • una tazzina di caffé di tintura alcolica (TA) di elicriso*
  • 30 di sodio citrato in polvere
* TA di Elicriso= in un vasetto di vetro a chiusura ermetica, fate macerare l'elicriso (secco o fresco) con alcool puro per uso alimentare per circa un mese, o anche meno.
Inizialmente ho grattugiato il mio sapone 100% cocco e con uno sconto soda del 15%, mostruosamente brutto, tanto che mi son sempre vergognata di condividerlo!

Sapone solido 100% cocco grattugiato
Ho portato a bollire 200 g di acqua demineralizzata dove, successivamente ci ho versato il sapone grattugiato per farlo sciogliere.
Nel frattempo, ho preparato tutti gli altri ingredienti, in particolar modo, ho versato nella slowcooker tutti i grassi/oli necessari richiesti in formula.
A questo punto mi sono "abbardata" come un'astronauta, ed ho indossato tutti i dispositivi di protezione: occhialini, guanti, mascherina!
In un altro contenitore, ampio e profondo, ho versato i restanti 360 g di acqua insieme a 30 g di sodio citrato in polvere, ed ho portato tutto sul fornello a scaldare. Dopo aver pesato l'idrossido di potassio (KOH) l'ho aggiunto a piccole dosi nell'acqua scaldata, mescolando di continuo, per agevolarne lo scioglimento. Fatto questo, ho unito, ulteriormente, la soluzione di sapone grattugiato sciolta ed ho continuato a mescolare.

Soluzione caustica con soluzione di sapone solido sciolto

Come si evince dalla foto, ho ottenuto, in tal modo, un composto indefinito e, dall'aspetto cremoso. Comunque, non lasciandomi prendere dal panico, ho unito, immediatamente, tale soluzione ai grassi che, avevo inserito precedentemente nella slowcooker.

Grassi e soluzione caustica composta anche da sapone grattugiato e sciolto

A questo punto ho acceso la slowcooker e l'ho impostata sul tasto "Hight" ed ho iniziato ad emulsionare con minipimer (frullatore ad immersione). Nella fase di preparazione della pasta di sapone, quando si utilizza il KOH, è difficile raggiungere il nastro in presenza della maggior parte di oli polinsaturi, quindi, per accelerare la saponificazione ho aggiunto, da subito, la tazzina da caffé di TA di elicriso. Infatti, non ho avuto bisogno di frullare a lungo, poiché ho raggiunto il nastro in pochi minuti.

Il nastro

Non fatevi cruccio se, inizialmente, il composto vi apparirà come una sostanza dall'aspetto "ricottoso", perché durante la cottura e, con la continua manipolazione dell'impasto, otterrete un composto omogeneizzato alla perfezione e, finalmente, ammmassato!

Ammassamento

Durante la prima mezz'ora di cottura, dovrete avere la pazienza e costanza di emulsionare in continuazione sino a raggiungere, appunto l'ammassamento. Ora siete pronti ad abbassare la temperatura, impostando la vostra slowcooker sul tasto "Keep Warm". Da questo momento lasciate in pace la vostra pasta di sapone ed affidatevi alla chimica e, soprattutto al calore.
Dopo circa un'ora la vostra pasta inizierà ad avere un aspetto gommoso e traslucido. 
Nonostante io sapessi che un'ora sarebbe risultata poco favorevole al test di chiarezza, ho voluto, comunque, provarci.

Primo test di chiarezza
Questo test non mi ha convinta affatto perché non riuscivo a vedere chiaramente il sottofondo delle'immagine, né tanto meno il marchio impresso sul fondo della tazzina. Ho misurato il pH ed era ancora 14! Fiùùùùùùùùùù troppo alto! L'alacale non si era ancora neutralizzato per bene durante la fase di cottura. 
Ho proseguito la cottura della pasta di sapone, sempre con la pentola impostata su "Keep Warm", per un'altra ora e mezzo.

Pasta di sapone traslucida

Ho ripetuto il test prelevando un cucchiaino abbondante di pasta di sapone e sciogliendola in mezza tazza di acqua demineralizzata bollente!

Test perfetto
Ora sì che ci siamo! Riesco a vedere benissimo il fondo ed, oltretutto, leggo anche bene il marchio di fabbrica della tazza di vetro :-) Ho misurato il pH e stavolta é uguale a 10! Direi che è perfetto, considerando un eccesso di alcale nell'impasto!
Come è mio solito fare, non diluisco mai la pasta di sapone tutta insieme, ma ne prelevo poco per volta, poiché non amo fare uso di conservanti in un sapone naturale.

PER LA DILUIZIONE
  • 200 g di pasta di sapone
  • 215 g di acqua demineralizzata
  • 25 g di soluzione di acido citrico alla concentrazione del 5%
  • 10 g di TA di elicriso
  • 10 g di alcool puro
  • 5 g di glicerina
  • un cucchiano di sciroppo di zucchero composto da 30 g di zucchero bianco, sciolto in 10 g di acqua demineralizzata bollente.
Ho inserito, in un pentolino, prima l'acqua e la soluzione acida, ed ho portatao a bollore, dopo di che ho unito la pasta di sapone, la TA di elicriso, l'alcool puro, la glicerina e lo sciroppo di zucchero. A fiamma dolcissima, ho mescolato continuamente sino allo scioglimento completo della pasta di sapone, sino ad ottenere un fluido, piuttosto consistente, ma scorrevole. Ho misurato nuovamente il pH e stavolta era uguale a 8! Più che perfetto, direi, per un bagnoschiuma :-)
Consapevole del fatto che la TA di elicriso avrebbe reso torbido il mio sapone liquido, non ci ho pensato due volte prima di aggiungerla :-)

DOPO LA DILUIZIONE
  • 1 ml di o.e di sandalo
  • 4 ml di o.e. di arancio dolce
Ho atteso il completo raffreddamento, prima di aggiungere gli oli essenziali, i quali sono stati mescolati all'intero sapone liquido, delicatamente con un cucchiaino.
Il prodotto finale  si presenta di una consistenza piuttosto "gellosa", dal colore giallo ambra caramellato, tipico del colore rilasciato dall'elicriso e, dall'odore inconfondibile di questo vegetale.. Produce una schiuma gradevole e soffice, lasciando la pelle molto morbida.





3 commenti:

  1. Ciao Flavia, al posto del sapone 100% cocco potrei usare un sapone diverso?

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  2. Sì Rita, puoi utilizzare qualsiasi sapone sodico a tua scelta <3

    RispondiElimina
  3. Il fai dai te offre la possibilità di scegliere quello che più si adatta alle nostre esigenze, in questo modo sono i prodotti ad adattarsi a noi e non viceversa.

    RispondiElimina

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