domenica 2 febbraio 2014

OLEOLITO DI GINEPRO

Juniperus  communis
Il Ginepro, Juniperus communis (Cupressaceae), è un arbusto perenne di portamento cespuglioso molto diffuso in tutta la fascia mediterranea e montana. Il bosco che mi circonda ne è pieno :-)
Greci e Latini ne apprezzavano le sue presunte proprietà magiche; nel Medioevo si costruivano dei piccoli talismani coi suoi rametti che poi venivano appesi sulle porte di casa per tenere lontano le streghe. Veniva anche bruciato poichè si credeva che il suo fumo purificatore potesse prevenire malattie infettive. Gli Olandesi, nel XVII secolo, dalla distillazione delle sue bacche crearono  il famosissimo Gin.
A parte le leggende e le credenze popolari, al Ginepro vengono attribuite svariate proprietà terapeutiche tra cui un'azione diuretica,  sudorifera, espettorante, antisettica, antidiabetica, antiuricemica, antinfiammatoria,distensiva, drenante, tonificante. Per uso esterno, il Ginepro viene utilizzato soprattutto nelle tendiniti e nelle mialgie, ed è valido contro artrite, reumatismo lombaggini e gotta.
I bagni al Ginepro sono stimolanti, dimagranti e tonificanti.
Le parti utilizzate sono le foglie e le bacche; le prime si raccolgono in primavera, estate o autunno;  i frutti in autunno e si usa essiccarli e conservarli in barattoli chiusi ermeticamente. Famosissime sono le grappe al Ginepro ed altrettanto famoso è il Parampampoli, digestivo servito flambè originario della Valsugana.
Per quel che ci riguarda, il Ginepro lo possiamo estrarre in tutte le salse: Tintura idroalcolica, Gemmoderivato, Idrolato, Olio essenziale e non per ultimo Oleolito.

OLEOLITO DI GINEPRO
  • 100 g di bacche
  • 1 L di olio (500 ml di olio di sesamo e 500 ml di olio di girasole)

Dopo aver raccolto accuratamente le bacche di Ginepro, poniamole distese su una lastra o teglia su una fonte di calore dolce
Bacche di ginepro
Non appena le bacche inizieranno a scaldarsi emaneranno un bellissimo odore ed al tatto risulteranno appiccicose grazie alla resina che le avvolge. A questo punto ponetele in un mortaio ricoperte da una spruzzata di alcool puro; contundetele leggermente e passatele in un contenitore resistente alle alte temperature. Ora mettete il tutto a bagnomaria, fate evaporare leggermente l'alcool e dopo aggiungete l'olio (in questo caso ho aggiunto in pari misura olio di sesamo ed olio di girasole); Fate "cuocere" a bagnomaria per poco più di un'ora. Filtrate quando l'olio è ancora caldo e decantatelo per una notte intera. Il profumatissimo olio è pronto per essere travasato nelle solite bottigliette di vetro e va conservato al fresco e buio.
Oleolito di Ginepro
Non è difficile innamorarsi di questo macerato oleoso sia per il gradevolissimo profumo sia per gli effetti terapeutici. Massaggiato sui muscoli dopo un'attività sportiva aiuta a distenderli con la sua azione decontratturante; ottimo anche per massaggi su gambe affaticate e gonfie grazie alla sua azione tonica e drenante; inserito in un unguento/pomata è indicato per contrastare i geloni; usato in creme ed impacchi per combattere acne e pelli impure nonchè per frizionare il cuoio capelluto in presenza di forfora e capelli grassi. Bè, come vedete di proprietà ne ha svariate....sta solo a voi scegliere dove inserirlo e come usarlo al meglio :-) 






16 commenti:

  1. grazie a te sto imparando i vari effetti benefici degli oleoliti e delle piante con cui li prepari, sono belle le foto che usi e l'amore per la natura traspare anche dal modo che hai di spiegarne l'esecuzione,bravissima

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  2. Risposte
    1. Sì Elena
      è un valido coadiuvante anche nei casi di cervicale, se poi hai l'accortezza di scaldarlo leggermente prima di massaggiarlo ne godrai maggiormente beneficio :-)

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  3. una domanda stupida: nella mia zona bbondano i boschi ma non ho mai visto una pianta di ginepro, poichè mi hai fatto innamorare di questo oleolito, sarebbe proprio un'eresia farlo con quello comperato?

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  4. Ciao Agnese
    non è un'eresia :-) Puoi benissimo comprare le bacche di ginepro e poi procedi esattamente come ho descritto nell'articolo :-)

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  5. ciao! compliemnti per il blog!
    io ho appena rinnovato il mio,
    passate a trovarmi
    WWW.FIOCCHIFIOCCHI.COM
    e lasciate un commento!
    <3

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    1. Ciao cara
      appena la connessione me lo permetterà verrò a trovarti ;-)

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  6. Ciao Lalla! Il tuo Blog è uno di quelli che mi appassiona di più, ti dono un "premio" se così si può definire!! http://macomespignatti.blogspot.it/2014/03/the-versatile-blogger-award.html#more un abbraccio Michela

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    1. Ciao Michela
      appena riprenderò in mano la situazione del mio pc e connessione verrò a farti visita :-)
      Grazie <3

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  7. C'è la possibilità di farlo a freddo?

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  8. Ti prego rispondimi! L'ho fatto oggi, ma non ho ricordato di filtrarlo da caldo. L'ho lasciato nel pentolino a riposare e da freddo l'ho travasato in una bottiglietta scura. Sarà sceso qualche frammento di bacca.... Che faccio? Posso usarlo lo stesso senza problemi?

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    1. Purtroppo leggo solo ora il tuo commento :(
      Quando accadono queste cose basta fare un doppio filtraggio :-) E nulla è compromesso :-)

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  9. Buonasera io volevo sapere se è efficace per i capelli... ultimamente ne sto perdendo tantissimi e sto provando di tutto. Grazie

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  10. come olio base ho usato quello di semi di girasole lavorato a freddo, la quantità delle bacche "macinate" era pari a quella dell'olio e lasciato i due elementi a macerare qualche mese "in un poso ombreggiato e fresco" con ogni tanto qualche frullo di macinazione col minipimer ................. il risultato un olio verde

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